giovedì 26 settembre 2013

Gemelle e confronto

Ciao a tutte, questa sera ho deciso di condividere con voi, la mia "analisi" personale delle mie gemelle, un confronto. In questo momento, immaginate di trovarvi di fronte a due fotografie nelle quali dovete trovare le varie differenze.
 A prescindere dal fatto che, Giada e Elena hanno due aspetti totalmente differenti, vi sono anche tante altre caratteristiche che le differenziano l'una dall'altra.
Innanzitutto hanno due caratteri totalmente diversi, Giada più tranquilla, più donnina, se così posso dire, ragiona, mi ascolta e molto spesso mi pone domande alle quali rimango veramente a bocca aperta, tanto mi sembrano impossibili per una bambina di cinque anni. Quando parlo, so benissimo che anche se fa finta di niente, ascolta tutto quello che dico e poco dopo non mi meraviglia di dover rispondere ad una domanda relativa all'argomento che ho appena raccontato. E' molto più attenta a tutto quello che la circonda.
Elena invece vive in un mondo tutto suo, io la definisco così. Ancora piccola, ha un carattere forte, capriccioso, tosto, abbastanza da ricorrere spesso a dover scaldare il suo angolino della punizione.
Molto determinata, ma assolutamente non riesce ad imporsi, anche perché non deve imporsi ad un genitore.
Ma in tante altre cose sono differenti:


GIADA:

- Ha preso il ciuccio fino ai 4 anni, anzi ne aveva due: uno in bocca e l'altro da strofinare sul naso. Poi fortunatamente è stata bravissima a lasciarlo, lo abbiamo dato alla Befana in cambio della calza. Sono state difficili le prime sere senza, ma non ha fatto nessun pianto disperato, lo cercava un po'. Ma bastava che la distraevo con un altro argomento che lo dimenticava.
- Ha tolto il pannolino per la pipì molto presto, per la cacca ha impiegato più tempo.
- E' difficilissimo fargli assaggiare il cibo, gli basta guardarlo per dire che non gli piace, formidabile. Ricordo sempre, di averci messo un'eternità a fargli assaggiare l'omogeneizzato di frutta durante lo svezzamento. Non c'era verso di fargli aprire la bocca.
- Ha sempre dormito tutta la notte e tutt'ora a meno che non si sente poco bene fa altrettanto.
- Gli piace andare all'asilo. Infatti quando Elena è ammalata va anche da sola.
- Non mangia verdura, tranne minestrone fortunatamente mangia la frutta.


ELENA:

- Ha preso il ciuccio solo la settimana che siamo rimaste in ospedale. Inoltre voleva quello in caucciù più grosso della sua bocca. Sembrava quasi che non respirava. Quando siamo arrivate a casa non lo ha più voluto.
- Ha tolto presto sia il pannolino per fare la pipì che per fare la cacca.
- Non ha nessun tipo di problema ad assaggiare ogni tipo di cibo. Mangia tutte le verdure senza fare troppe storie.
- La notte dorme, ma almeno un risveglio nel quale mi cerca, fa la sua comparsa.
Va all'asilo senza fare troppe storie, ma se può rimanere a casa con la mamma, quando è ammalata non se ne fa un problema. Infatti quando Giada è ammalata ne approfitta e fa festa anche lei.


Queste sono le due differenti personalità delle mie bimbe, come potete leggere gemelle, ma molto differenti fra di loro sotto vari aspetti. Tra di loro vi è un bel rapporto,anche se alternano momenti di amore folle, baci abbracci a momenti nei quali si tirano i capelli, litigano, di tutto di più. Vi lascio immaginare.

 

lunedì 23 settembre 2013

Crescere due gemelli e un cane

Buongiorno, finalmente dopo un po' di giorni sono riuscita di buona mattina a dedicarmi a voi e al mio amatissimo blog. Quanto mi siete mancati. Cosa si prova a crescere due gemelli o meglio gemelle e un cane?






 
 
 
Questo perché in questa ultima settimana è entrata a far parte e ad allargare la nostra famiglia una cucciolotta setter inglese di soli due mesi: Luna, questo è il nome che gli è stato dato da Giada e Elena. Ne sono felicissima e potete immaginare la felicità delle bimbe, erano mesi e mesi che mi chiedevano se potevamo prendere un cucciolo. Ci abbiamo pensato molto e alla fine abbiamo fatto questo "passo" importante. Dico importante perché gli animali, come le persone hanno bisogno di cure e amore. Ma di certo questo non gli mancherà.  A me, mio marito, visto che naturalmente i primi ad  occuparci di lei siamo noi, gli animali sono sempre piaciuti. E piano piano, anche Giada ed Elena si abituano all'idea del cane, stiamo  cercando di fargli capire alcune cose importanti :

  • il cane è bello, va rispettato e amato ma non è un giocattolo, o per meglio dire un peluche.
  • ha bisogno di essere accudito dandogli da mangiare, da bere e portarlo a spasso.
  • ha solo due mesi, è molto piccola, è per questo che mordicchia, non di certo per fargli del male.
  • non bisogna assolutamente toccarlo mentre mangia e mentre dorme, ha bisogno dei suoi spazi.
  • con il cane bisogna giocarci, ma prima di mangiare, lavarsi le mani.

Queste sono alcune delle regole che stiamo mettendo in pratica. E in questa settimana, la mia vita è un po' cambiata, sto "allevando" una terza bambina. Sono contenta di vederle felici, finalmente hanno un cane tutto loro e anch'io mi sono già innamorata di questo "peloso" bianco e nero dagli occhi dolci.

 

mercoledì 11 settembre 2013

La bottega di Archimede

Ciao a tutte, sul web si ha occasione di conoscere molte persone ed è così che sono venuta in contatto con Aurora, l' ideatrice di "La bottega di Archimede". Ne avete mai sentito parlare?
Siamo all'inizio, la scuola è appena iniziata e la sua iniziativa è molto bella.


 
 
Questa è l'immagine che ha scelto per mettere in pratica la sua idea, rappresentata benissimo da questa lampadina. Ma, cos'è la bottega di Archimede?
Innanzitutto devo dirvi che potrete aderire a questa sua iniziativa se abitate nelle vicinanze di Bolzano, ma se avete la fortuna di vivere lì ecco in cosa consiste:
 
Aurora dice che fin da quando era bambina, si è sempre chiesta perché è così noioso fare i compiti? La scuola è iniziata. Non si può imparare divertendosi? Crede di sì, basta solo un po' di fantasia. Dice che lavorando a stretto contatto con i bambini si è resa conto che, il momento di dover fare i compiti è frustrante e ripetitiva. E allora gli è venuta l'idea di aiutare i bambini per apprezzare quello che imparano attraverso il gioco. Matematica, storia, italiano, non sono solo racconti, numeri o regole, ma si possono trasformare in giochi e canzoni attività di manipolazione e ricerche su enciclopedie multimediali. Non vi sono bambini che non possono imparare, bisogna cercare di cambiare il modo nel quale si pongono i concetti.
Il suo metodo si basa rispettando ogni singolo bambino, per la sua singolare individualità: lavorando assieme per creare uno spazio dove il bambino si senta a proprio agio, soprattutto con materie che trova ostiche o poco simpatiche. E tiene a precisare che è molto importante insegnare al bambino e al ragazzo il metodo di studio.
Per cui la sua Bottega di Archimede nasce dalla necessità di aiutare i bambini ad imparare camminando nella storia, toccando con mano i numeri , costruendo storie da piccoli personaggi di carta, e innamorarsi delle proprie idee per poterle condividere con gli altri, perchè il mondo va esplorato, ma anche conosciuto. Per questo ha scelto la "figura" della lampadina, da associare a luce, ingegno, idea!
Per questo  la bottega di Archimede a Bolzano si mette a disposizione di tutte voi mamme per consigli, spunti, commenti e aiuti, anche a domicilio e si vi interessa potete trovare La bottega di Archimede potete trovare la pagina fb qui dove potete chiedere di entrare a farne parte.
 
Gran bella idea, non vi pare? Complimenti per la tua iniziativa e ti auguro tanta fortuna per il tuo progetto.
 
 
 

 

martedì 10 settembre 2013

Cosa fare se il bambino mette le dita nel naso

Quest'oggi, vi parlo di un argomento che mi riguarda molto da vicino e dunque mi sono chiesta:  cosa   fare, se il bambino mette le dita nel naso. Da un po' di tempo a questa parte, è diventato l' abitudine di Elena, se così si può chiamare. So benissimo che è popolare tra molti bambini, ne vedono molti che hanno questo comportamento, oppure parlando con altre mamme sento dire che anche loro, hanno affrontato a suo tempo questo "problema". Ma perché il bambino si mette le dita nel naso?





Per il bambino, mettere le dita nel naso è un gesto del tutto naturale, come può essere per un adulto toccarsi i capelli. Solo che, naturalmente, cerco di fargli capire con calma che è un gesto poco bello che non è bello ed educato. Mi sono documentata e ho letto che il bambino si mette le dita nel naso, per "scacciare" lo stress, che in quel momento della giornata o in quel periodo sta affrontando. Inizio dell'asilo, cambio di maestra, stanchezza, alcune delle cause che possono rendere stressante la giornata. Ma la mia domanda, come può essere la vostra se vi trovate ad avere a che fare con questo "momento" è come farlo smettere?
Bisogna cercare di fargli capire che non è un bel gesto da fare quando si trova in mezzo alle persone, non lo gradiscono sicuramente. Ma come possiamo fare se il bambino mette le dita nel naso?
Spieghiamogli  con calma, senza rimproverarlo che è un gesto che deve cercare di non fare più, se sente fastidio al naso, può prendere un fazzoletto e soffiarlo. Ci sono tantissimi fazzoletti carini da usare per pulirsi il nasino e possiamo scegliere assieme quelli che più gli piacciono. Ma ho letto che  a quanto pare è un vero e proprio antistress. Non bello da vedersi. Per cui, dobbiamo cercare, quando vediamo che si mette le dita nel naso, di distrarlo facendogli fare qualcos'altro che lo distoglie da quello che sta facendo. Usando parole giuste e soprattutto inoffensive. Piano piano, dovrebbe smettere di mettersi le dita nel naso, io ci sto provando e voi?
 

lunedì 9 settembre 2013

Scuola materna si inizia

Questa mattina vede l'inizio dell'ultimo anno di scuola materna per Giada e Elena. Così mi ritrovo a pensare come veramente scorra velocemente il tempo, come crescano in fretta. Quando sono arrivata davanti alla scuola materna e ho sentito il pianto dei "piccoli" che sono entrati quest'anno come primo anno, sono tornata per un momento indietro di due anni, quando con Giada e Elena sono entrata per la prima volta nella scuola materna per il loro inserimento. Pianti, braccia al collo e occhietti un po' smarriti, di chi in realtà capisce ben poco di quello che gli sta succedendo.
Il mio cuore che batte a mille, e i miei occhi che si velano un pochino, nel lasciarle così disperate, ma consapevole  che quello che stavo facendo era solo per il loro bene. E così è stato, dopo poco i loro pianti erano finiti e giorno dopo giorno, è diventato sempre più facile e piacevole andare all'asilo. Giocare con i bambini, rapportarsi e confrontarsi  con altre persone come è giusto che sia.
Questa mattina grembiulino nuovo, zaino in spalla e un nuovo anno ci attende. Felicissima di condividere con tutti voi la mia esperienza, anche perché tramite il mio blog, riesco ad annotare momenti che sicuramente altrimenti mi ritroverei a non ricordare con troppa precisione. Questo mi accade già con certi annedoti, sicuramente di poca importanza, perché i grandi progressi e le cose importanti non si dimenticano, non li ricordo. Per esempio: vedendo un bambino piccolo cerco di ricordare Giada e Elena a quell'età, ma  se non vado a vedere una foto, non le ricordo. Per questo vi consiglio di riprendere con video i vostri bambini, scattate fotografie, proprio come abbiamo fatto noi stamani, per il primo loro  primo  giorno di asilo. Fra qualche anno, sarà bellissimo riguardarle e con un sorriso ricordare questi momenti. E tanti altri che seguiranno. E allora care amiche vi auguro una buona giornata e il vostro primo giorno di materna o scuola che sia come è andato?

venerdì 6 settembre 2013

Bambini e facebook

Ciao a tutte, oggi vi voglio parlare del social network più popolare e cioè di facebook. Questo perché ognuno di noi, me compresa, ha un suo profilo personale e una sua pagina . Ma la mia attenzione, riguarda la tutela dei nostri bambini su facebook. Spetta a noi genitori : proteggiamo e tuteliamo i nostri bambini su facebook.





 Ognuno è libero di condividere, pubblicare, fare ciò che vuole con le foto del proprio bambino, è una gioia da gridare al mondo intero, un amore incondizionato. Ma mi sembra giusto condividere con voi alcuni aspetti che spesso tralasciamo, oppure non ci pensiamo, presi dall'abitudine e dalla gioia di condividere. Cosa c'è di male? Abbiamo una bellissima immagine di nostro figlio, e perché non condividerla? Ma con chi la condividiamo? Chi può vedere la sua foto?
In realtà è bene ricordare che facebook, non è un album dove le foto che condividiamo vengono viste solo da persone amiche, ma vengono viste dal mondo intero. Il mondo è pieno di brave persone, ma anche di pedofili, scusate questa mia visuale, ma penso proprio a "loro". Troppi e tanti. Per questo vi elenco alcuni consigli che , potrete seguire come no, lasciando sempre libero ognuno di voi di continuare a fare con le foto dei propri bambini l'uso che ne creda. Sicuramente non mancherete di trovare sotto ad ognuna il mio "mi piace", ma ricordate che è sempre bene:

  • Non scrivete in rete informazioni troppo precise che riguardano i vostri bambini
  • Nella sezione "Impostazioni sulla privacy" del menu "Account" (in alto a destra) selezionate "amici" così che le vostre fotografie, siano visibili alle persone che conoscete o "Personalizzata" se volete rendere pubbliche le foto dei bambini solo a certe persone.
  • Potete creare possibilità di vedere foto solo alla vostra famiglia, creando una lista: vai su "Account" su "Modifica amici", nella pagina che si apre clicca su " Crea una lista" e qui puoi selezionare le persone che vuoi mettere al suo interno.
  • Le fotografie del vostro profilo personale, sono visibili a chiunque, non solo su facebook, magari evitate, se lo ritenete giusto, di mettere quelle dei vostri bambini.
  • Le fotografie dei vostri bambini, non possono essere pubblicate da altri, senza aver avuto il vostro consenso, perché viola le leggi della personalità. Se dovesse succedere, potete cliccare su "Opzioni" su "segnala" e gli amministratori di facebook rimuoveranno l'immagine.
  • Inoltre, se i genitori sono separati, per pubblicare la fotografia del bambino, serve il consenso di entrambi i genitori.
  • E' bene tutelare i bambini e i minori: per questo, infatti facebook, sta pensando di creare per gli under 13 un profilo che sarà collegato a quello di mamma e papà, così che, potranno controllare le amicizie del figlio.

Queste sono alcune informazioni, che sicuramente conoscevate già, ma è sempre bene, per quel che è possibile cercare di tutelare i bambini, da questo mondo, che corre, che progredisce, che comunque è pieno di insidie e persone purtroppo poco raccomandabili. E voi in proposito cosa ne pensate?
 

giovedì 5 settembre 2013

Peluche scaldaletto e passeggino

Buongiorno a tutti, Settembre è arrivato e con lui arriverà sicuramente un po' di fresco. Oggi vi voglio parlare di un bellissimo e morbido peluche che può essere usato sia come scaldaletto, scalda passeggino, carrozzina per i nostri bambini. Una volta prima di andare a letto, le nostre mamme e nonne ci preparavano la borsa dell'acqua calda, così sentivamo meno il freddo sotto le coperte. Oggi possiamo usare per i bambini un morbido peluche, che non è solo peluche, ma li aiuta a scaldarsi.
Vi presento la pecorella Lisa, lei sarà da quest'anno lo scaldaletto di Giada e Elena.




 
Ma quanto è bella? Vi assicuro che è morbidissima, quasi quasi, senza che se ne accorgono gliela frego un po'.
 Non è un semplice peluche perché questa pecorella, innanzitutto all'interno ha un'imbottitura di miglio naturale aromatizzata alla lavanda, che ha un'azione calmante e rilassante.
Se volete rinvigorire il profumo di lavanda che può perdere con il tempo basta rinvigorirlo con gocce di olio essenziale, così che tornerà a sprigionare il suo piacevole profumo.

Ma vi chiederete come si mette in pratica la sua "funzione" di scaldaletto, scalda
passeggino, scalda carrozzina, come meglio preferite, semplice usate:



Il forno a microonde: posizionate al suo interno il peluche, ad una temperatura di 800 watt per 90 secondi.


Se non avete il forno a microonde, potete usare il forno tradizionale ad una temperatura di 100° per 10 minuti.

Cosa ve ne pare? Io lo trovo molto comodo soprattutto da usare appunto in inverno. Mantiene il calore all' incirca per due ore. Potete naturalmente lavarlo, non in lavatrice, visto che ha un'imbottitura naturale, ma con un panno bagnato.
Potete trovare questo scaldaletto, per passeggino, carrozzina o come meglio volete qui . Dove potete scegliere fra i diversi animali. Noi abbiamo scelto Lisa, ed Elena Giada sono rimaste entusiaste nel sapere che non è un semplice peluche da poter usare come gioco durante il giorno, ma anche uno scaldaletto durante le fredde notti invernali. Allora sogni d'oro piccole.

martedì 3 settembre 2013

Cavallino Matto

Ebbene oggi sono riuscita a scaricare le fotografie della nostra giornata al parco divertimenti Cavallino Matto di Donoratico.  In una giornata di Agosto, siamo andati con gli amici a Livorno, insomma lì vicino, tenete conto che, è vicino a dove abitiamo noi all'incirca un'oretta e mezzo. Anche perché altrimenti non so quanto avrei dovuto ancora sentire l'ennesimo: "Siamo arrivati mamma?", iniziato praticamente cinque minuti dalla nostra partenza. Queste sono alcune fotografie che ho scattato quel giorno, che oggi condivido con tutti voi.

Le giostre e come una bambina con la scusa di essere stata chiamata...sì faccio un giro.

 
 
L'ottovolante
 
 
 
   Speedy Gonzales, ho perso il conto di quante volte ci siamo salite. Era anche uno dei giochi che potevano fare adatti alla loro età.
 
 
 
 
Devo dire che è un gran bel parco divertimenti, noi non c'eravamo mai stati, me è veramente divertente e con la scusa che, in alcuni giochi bisogna accompagnarli, sono tornata un po' bambina e soprattutto mi sono divertita a vedere certe espressioni nei loro visi, di paura, di meraviglia, di curiosità, mentre affrontavano i vari giochi.
Veramente una bella giornata, vi consiglio di andare per far divertire i vostri bambini.


 

lunedì 2 settembre 2013

Coppetta mestruale

Oggi voglio parlarvi della coppetta mestruale, un'alternativa utile e a quanto pare pratica per noi mamme, evita l'uso dell'assorbente, che a molte persone provoca fastidio.
Ma oggi approfondiamo assieme cos'è la coppetta mestruale? Come si usa la coppetta mestruale ? E soprattutto come si mette la coppetta mestruale?
La coppetta mestruale, della quale avrete sicuramente sentito parlare, se non l' avete già provata, vi chiederete sicuramente tutto questo.
La coppetta mestruale  è una coppetta di silicone morbido o comunque di un materiale che non contiene lattice, per evitare le allergie.


 
 
Questa è l'immagine di una comune coppetta mestruale, che durante il ciclo mestruale, va a sostituire l'assorbente. La differenza fra l'assorbente e la coppetta mestruale è dato dal fatto che appunto l'assorbente "assorbe" il flusso mestruale, mentre invece la coppetta mestruale lo raccoglie al suo interno. Dovete tener presente che deve essere svuotata ogni 2 o 3 ore, lavata e si può riutilizzare. Tutto sta ad ogni singola persona, non a tutte può "piacere" svuotarla, lavarla per poi poterla riutilizzare.
Per cui non per tutte sarà utile.
 In commercio se ne trovano veramente molte, addirittura anche profumate(a quanto pare) come ho trovato in questo sito : http://www.ladycup.it/
 
 
 
Il suo inserimento non è complicato, viene paragonato all'inserimento di un assorbente interno.
 
E' bene comunque seguire alcuni consigli:
  • Dovete piegarla come trovate scritto nelle spiegazioni di ogni modello.
  • Non dovete togliere la coppetta se avete bisogno di fare la pipì.
  • Togliete la coppetta se avete bruciore o dolore.
  • Dovete contattare il medico per poterla usare, se usate la spirale come metodo contraccettivo, se avete appena partorito o se avete l'utero retroverso.
  • Potete sterilizzarla, lasciandola per 5 minuti in acqua bollente.
 
 
La coppetta mestruale ha una durata all'incirca di 10 anni, per cui ammortizzate nel tempo il suo costo, che comunque sia non è molto elevato.  Alcuni studi hanno dimostrato che non ha dato nessun tipo di problemi e ha evitato la crescita di batteri associata all'uso degli assorbenti.
E voi avete usate o state usando la coppetta mestruale?