sabato 26 ottobre 2013

Tibò giocattoli per bambini

Quest' oggi vi voglio parlare di una nuova marca di giocattoli per bambini, che ho scoperto girovagando sul web. Dove le mamme condividono le loro scelte e le loro preferenze. La mia attenzione è stata attirata da questi giocattoli, sapete perché?

 Perché Tibò giocattoli sono in cartone. Dove,  il bambino per poter giocare con il giocattolo, deve costruirlo e usare la propria fantasia per crearlo.
Tibò crea giocattoli per bambini, fabbricati e assemblati in Italia. Attraverso l'assemblaggio del giocattolo scelto, il vostro bambino sviluppa  il pensiero costruttivo e questo è veramente bellissimo e utile. Soprattutto è molto bello sapere che, il nostro bambino deve costruire il suo giocattolo e questo non si basa solo sul dover mettere all'interno del giocattolo le pile.





 Con Tibò Fantasy i nostri bambini hanno a disposizione un bellissimo castello per il bambino e  la casa delle bambole  per la bambina che possono montare tramite incastri e tagli , facile no?
 Ma quanto sono belli?
 Li prenderei per me. Sono forse troppo grande, ma Giada e Elena no...perciò con la scusa, gioco anch'io.
Ogni modello può essere colorato come meglio suggerisce la fantasia del bambino ed inoltre è dotato di adesivi da posizionare in tutta libertà. I bambini potranno trovare porte segrete e botole in Castle, mentre invece le bambine potranno avere la magia di uno  scrigno per la casa delle bambole.



 
 

 
 
Inoltre vi è anche una linea Tibò Adventure invece ci offre la possibilità di scegliere quattro tipi di ambientazione, per i giocattoli Tibò dei nostri bambini e per dare libero sfogo alla loro fantasia.
 
 
  • Pirati
  • Fattoria
  • Preistoria
  • Mondo della principessa
Basta che i bambini staccano il materiale e lo assemblano senza uso di forbici o colla, solo incastrando i pezzi fra loro. Inoltre è molto carino anche perché all'interno del giocattolo Tibò, trovate anche i pennelli lavabili e atossici.
 I personaggi che stimoleranno la fantasia e la creatività sono: Coccozoppo, Lady Volpe, Trex e Armando, ma non finiscono qui. I bambini avranno anche una filastrocca da poter seguire e che li guida all'interno della storia.
Che dirvi, io sono rimasta veramente soddisfatta, di aver scoperto Tibò, può essere anche utile, visto il Natale in arrivo e come sempre non sappiamo o per lo meno io, non so mai cosa regalare.
Se vi interessa informarvi in maniera più dettagliata visitate:
 
 
 
 
 
 
 
 


 

venerdì 25 ottobre 2013

Parto naturale di gemelli Beatrice e Mattia

Oggi avrete il piace di leggere l' esperienza di Alessandra, mamma di due gemelli Beatrice e Mattia nati con parto naturale. Va ad arricchire la Pagina creata all'interno del sito e che potete trovare nella homepage: Il parto di altre mamme.






Ma ecco le sue parole:

Ecco qui la mia storia. La gravidanza e la voglia di avere un bimbo sono stati fortemente voluti, sentivo che mancava qualcosa nella mia vita, mi sentivo incompleta. Per realizzarmi completamente mancava questo tassello.

Tutto ebbe inizio il 19 novembre, quando abbiamo voluto festeggiare in modo speciale il compleanno del futuro papà. Ancora non lo sapevano, ma in quel giorno abbiamo dato la vita.
Non ci pensavo eppure il 5 dicembre il ciclo non è arrivato, e neppure il 6 e neppure il 7. Mi sentivo stranamente stanca. Allora alla sera di quel venerdì ho preso un test, di quelli con il + o meno, da sola in bagno non ho avuto nemmeno il tempo di aspettare che comparisse il più, il più era comparso bello nitido immediatamente. E' stata una forte emozione, che mai mi scorderò. La domenica per essere sicura ho fatto un' altro test, per confermare ed ero incinta di  2-3 settimane così dava come risultato. Poi ho iniziato a stare poco bene fin da subito, tanta nausea e vomito, ma non ci badavo, aspettavo qualcuno ed era quello che fin da sempre volevo. Poi al 20 dicembre la visita. "Oh oh cosa vedo qui" dice la dottoressa e sul monitor sono comparsi due cerchietti con due puntini dentro. Sono rimasta senza parole, pietrificata, non sapevo se essere felice o triste, ho pianto, poi però m i sono abituata all'idea di avere due corpicini dentro di me. E la pancia ha iniziato a crescere, a febbraio la dott.ssa ci ha detto subito che uno era un bel maschietto, con il pisello in bella vista. Ho avuto tutti i sintomi della gravidanza : mal di schiena, gengive infiammate, croste e sangue dal naso, ho sconfitto la paura degli esami del sangue. Per tutto il tempo ho tenuto una mano sulla pancia mentre dormivo, come per proteggerli e creare il primo contatto con loro. La sera ascoltavo il loro battito e il papà accarezzava la pancia, per raggiungerli. Poi all'inizio di aprile abbiamo scoperto che c'era Mattia ma c'era anche Beatrice. I nomi? Beh la scelta non è stata semplice, i nomi di maschi non ci piacevano molto, Mattia però ci è piaciuto subito. Come nome da femmina ci piaceva Martina, Sofia, Nicole ma mentre guardavamo i bebè a bordo cercando un nome da maschio, abbiamo trovato Beatrice e ci siamo innamorati. Da aprile ho iniziato a sentire qualcosa nella pancia, come un solletico all'inizio, nella pancia, poi un fruscio che pian piano sono diventati colpi sempre più marcati, la pancia si deformava. La Bea a destra sempre cefalica, Mattia a sinistra prima con i piedini in giù e poi ha deciso di girarsi anche lui. La Bea si muoveva sempre, molti calci nelle costole, Mattia invece aveva sempre il singhiozzo. Ci divertivamo sempre a rispondere ai colpetti. E poi arriviamo a quel  7 giugno. Alla sera finito di stirare sento SPLASH e corro in ospedale, il sacco della Bea è rotto, mi portano al Sant'Orsola di Bologna dove devo stare ricoverata fino a quando nasceranno. Sono a 30 settimane e 2 giorni, presto per voi. Sto bene, mi rassegno all'idea di rimanere almeno 2 settimane (il tempo che si raggiunge la 32 settimane per la completa maturazione dei polmoni e suzione), non ho contrazioni, mi danno medicine e rimango con la flebo due giorni. E arriva domenica 9 giugno, tutti vengono a trovarmi, sto bene e sono felice, poi verso le 19 inizio a avere male alla schiena. Saranno coliche renali, soffro di queste coliche e non ci do peso. Tanto male, ma sopportabile e un male conosciuto. Un male che poi diventa più forte, cammino, respiro profondamente, poi guardo l'orologio, cavolo queste fitte sono regolari, durano un minuto. Respiro. tutto questo nella stanzina di ospedale, mentre parlo con le compagne di stanza, non penso che tra qualche ora Mattia e Beatrice sarebbero venuti al mondo. Arrivano le infermiere, sentono i vostri battiti, non ci sono contrazioni, "signora tutto ok". Eppure ok non è, chiedo qualcosa per il male. Arrivano le 23 e la dottoressa decide di visitarmi. Vestita carina, con una bella magliettina. Appena mi vede la dottoressa esclama "veloci sala parto, dilatata di 10, si vede la testa della bimba" COSAAAAA? " non sono pronta, ho saltato questa parte del corso, dovevo fare il cesareo". E invece ho dovuto superare le mie paure, era pronta per il cesareo e non per un parto naturale, non c'era nessuno con me (il mio compagno era a casa a Ferrara), ma ho preso forze. "Va bene, andiamo" stavo andando a piedi in sala parto. Via di corsa, c'è voluto un pò per capire come spingere, tanti medici attorno, ma ero carica, mi sentivo bene, ero pronta per riceverli. Mi scusavo se spingevo troppo o facevo le puzzette mentre spingevo (sono molto comica lo so), urlavo e poi chiedevo di bere, e di aprire le finestre che faceva caldo, dicevo "quanto brucia". Finalmente alle 23.54 nasce Beatrice, piange,è sana, evviva. Nel frattempo anche Mattia si era posizionato, rompono il sacco, "signora prossima contrazione 2-3 spinte ed esce" ed eccolo ore 23.59. Piange, sta bene, " evviva posso mangiare il salame" questo è stato il mio primo pensiero.
 Sono nati così, inaspettatamente, nel modo in cui la mamma avrebbe comunque voluto, perchè dare alla luce il tuo bimbo così è consegnarlo al mondo e nonostante il male e il bruciore, è una emozione che mai mi scorderò. Mai scorderò quei corpicini tutti scuri, con le braccia aperte e urlanti. E' stato brutto non poterli stringere subito a me, non poterli abbracciare come volevo, vivere il primo mese all'ospedale è stato duro, li volevo a casa e vivere questi momenti meravigliosi a casa, con papà e tutta la nostra famiglia. Abbiamo passato un mese che sembrava un'eternità. Beatrice è sempre stata bene doveva solo crescere. E' stata lei che a 1,5 kg ha detto basta all'incubatrice ed è arrivata a casa pesando 1,8 kg. Mattia invece è uscito prima dall'incubatrice, ma ha avuto problemi di respirazione all'inizio, asportazione chirurgica di sacche d'aria e chiusura dotto di botallo, oltre a una piccola anemia del prematuro .E' andata così, li ho conosciuto due mesi prima, li ho visto crescere velocemente. Tra noi c'è un legame ancora più speciale. mi sorprendo ancora nel pensare che quei due puntini sono diventati due scriccioli di 1080 e 1360 gr (dopo il calo) e ora, 22 ottobre, sono rispettivamente 5,6 e 6,1 kg. Sono tutta la mia vita e li amo da impazzire

Alessandra


Cara Alessandra, apprezzo moltissimo come faranno altre mamme la tua splendida esperienza, fatta di coraggio, amore, forza e gratitudine per essere mamma come me di due splendide creature che sono tutta la nostra vita.

giovedì 24 ottobre 2013

Le imperfezioni di noi mamme

Nella vita di tutti i giorni da mamma mi trovo ad affrontare molte problematiche legate alle bambine al loro rapporto con gli amici, con la scuola e con il tempo libero.
Molte mamme lavorano e non possono dedicarsi pienamente ai propri bambini, come in realtà vorrebbero.


Spesso ci troviamo ad affrontare problemi che creano in noi stress e nervosismo e anche questi fattori, vanno ad influenzare il nostro rapporto con nostro figlio, il ruolo di madre è difficile e soprattutto, riflette il comportamento di nostro figlio nella vita di tutti i giorni.


Credo che per quanto ci sia possibile è giusto creare a scuola con le altre mamme un buon rapporto, cercando di creare tutte assieme attività creative quando i nostri bambini escono da scuola, cercando di dare un sostegno anche ad una mamma che in quel giorno non può essere disponibile per il proprio bambino. Offrendosi per tenerlo al suo posto.

Quando Giada e Elena escono dall'asilo, tempo permettendo con le altre mamme, ci ritroviamo fuori dall'asilo, i bambini giocano assieme. Quotidianamente ognuna di noi, porta qualcosa per fare merenda che poi naturalmente, viene messo a disposizione di tutti i bambini. Se invece il tempo non è dei migliori, ci ritroviamo a casa di qualche amichetta oppure qualche amichetta viene da noi.



Vi invito a seguire la serie Una Mammma Imperfetta (#mammaIMperfetta e #mezzeverità) per scoprire cosa possono fare le mamme unendo le proprie forze.


martedì 22 ottobre 2013

Come si fa il didò

In queste giornate  autunnali, passerete molto tempo in casa. Per cui oggi vi insegno come fare il didò o plastilina.  Come si fa il didò ?




Una ricetta casalinga per fare il didò, sicuramente ci aiuta, anche perché se i vostri bambini, sono come le mie, comperiamo tutti i vari colori e dopo qualche giorno, sono tutti mescolati in un misto, che assomiglia molto all'arcobaleno. Oppure, dimenticano di chiuderlo e quando andiamo per utilizzarlo è diventato duro.

Allora, creiamo il didò


 
Ingredienti per fare il didò
  • 3 tazze di farina
  • 1 tazza e mezza di sale
  • 6 cucchiaini di cremor tartaro
  • 3 cucchiaini d' olio
  • 3 tazze d' acqua
  • colorante alimentare in diverse tonalità
 
Mettete sul fuoco a calore medio una pentola e unite assieme tutti gli ingredienti, tranne il colorante alimentare. Girate continuamente fino a quando la miscela, inizia a staccarsi dalle pareti della pentola, fategli assumere la forma di una palla e lasciatela raffreddare. Quando sarà fredda, appoggiatela su un foglio di carta oleata e lavoratela all'incirca per un minuto. Dopodiché, questa quantità, potete dividerla in tre parti, aggiungete qualche goccia di colorante e continuate a lavorarla. Il didò è pronto. Potete conservare il didò in frigorifero fino a due settimane.
 
Giada e Elena adorano giocare con il didò e con queste giornate piovose, rimane uno dei loro passatempi preferiti, inoltre è molto utile per stimolare la manipolazione e la fantasia del bambino. I vostri bambini amano giocare al didò?
 
 



 

lunedì 21 ottobre 2013

Fattori ambientali che indeboliscono il sistema immunitario di neonato e bambino

Care amiche oggi, ho il piacere di leggere assieme a voi, quali sono i fattori ambientali che indeboliscono il sistema immunitario di neonato e bambino. L'autunno è in arrivo, ma ci abbiamo veramente mai pensato, al sistema immunitario del nostro bambino. Certo perché dovete sapere che il suo sistema immunitario, incomincia a svilupparsi già quando si trova all'interno del grembo materno.


 

E proprio l'argomento riguardante il sistema immunitario, lo affrontiamo oggi, con la carissima amica Liliana Jaramillo con la quale avevo già avuto il piacere di affrontare questi due argomenti:

E oggi per noi ha scritto questo:
 
Tra poco arriverà l’inverno. Come madri già dall’autunno possiamo preparare i nostri figli ad affrontare l’inverno al meglio. Da parte mia, con i miei bambini inizio con rinforzi naturali (vitamine, molta frutta verdura) e vaccini omeopatici in modo da rinforzare al meglio il sistema immunitario.
 
Ci sono alcuni fattori che possono invece indebolire il sistema immunitario dei bambini, ad esempio il non dormire bene, carenza di vitamine, stress, contaminazione ambientale ecc. Ma che penseresti se ti dicessi che il sistema immunitario dei nostri figli si inizia a sviluppare già nel grembo materno?
 
In gravidanza  alcuni fattori come l’esposizione al fumo diretta o indiretta può danneggiare lo sviluppo del sistema immunitario del nascituro a livello molecolare.  Secondo una recente ricerca (2013) del   Leipzig Helmholtz Center for Environmental Research (centro di ricerca sull’ambiente), il fumo di tabacco è a tutti gli effetti un fattore di stress ambientale.
 
Studi precedenti avevano già dimostrato che il fumo durante la gravidanza può danneggiare il nascituro: i neonati di madri fumatrici soffrono spesso di basso peso alla nascita, hanno  funzioni polmonari deteriorate e conseguenti malattie respiratorie, diabete di tipo II, asma o malattie cardiovascolari.
 
Inoltre i bambini esposti al fumo passivo nella prima infanzia hanno maggiori probabilità di crescere sviluppando comportamenti aggressivi e antisociali, indipendentemente dal fatto  che i loro genitori abbiano una storia di comportamenti aggressivi o antisociali secondo uno studio della Università di Montreal, pubblicato sulla rivista Epidemiology and Community Health (maggio 2013)
 
Il fumo passivo è composto per l’85% di side stream (fumo emanato dalla sigaretta accesa) e per il 15% da mainstream (fumo prodotto durante l'aspirazione dalla parte in combustione della sigaretta sommato al fumo esalato dal fumatore stesso). Quindi il fumo collaterale è considerato più tossico che il fumo tradizionale perché contiene una maggiore concentrazione di inquinanti respirabili su un periodo più lungo di esposizione.
 
Quindi una maniera efficace per proteggere e rinforzare il sistema immunitario dei nostri bimbi e’ evitarne l’esposizione a contaminazione industriale oltre che al fumo di prima e seconda mano.
 
 
Ancora una volta la ringrazio, per aver arricchito le nostre informazioni.

    domenica 20 ottobre 2013

    Contabosco app per imparare a contare con gli animali

    Tutti i telefonini, hanno sezioni dedicate alle app , ma Iphone e IPad vi offrono la possibilità di dare via al download di un' applicazione divertentissima, anche se a pagamento, che verrà apprezzata molto dai vostri bambini;  Il Contabosco  app per imparare a contare con gli animali, attraverso la quale i vostri figli inizieranno a conoscere la matematica.




    Contabosco app per imparare a contare con gli animali del bosco ha come protagonisti:
    • la rana che conta le mosche che può mangiare;

              lo scoiattolo e le sue  ghiande;                                                                  un simpatico gufetto



        •  




                                                     una buffa e vispa volpe che gira in bicicletta

                                                                un ragnetto che si cala dalla ragnatela.


                Ogni livello di gioco spiega gli obiettivi da raggiungere con un Report; complessivamente sono  7 livelli, ad ogni aumento di livello cresce il suo grado di difficoltà.
                 
                 
                 
                 
                Con il Contabosco i bambini hanno la possibilità di apprendere competenze numeriche:
                la differenza fra maggiore e minore e  tra grande e piccolo. Tutti  i protagonisti di questo bellissimo gioco piacciono anche a me,ed è un gran piacere informarvi che anche noi genitori abbiamo un' area riservata;  l'Area Genitori, dove possiamo seguire i progressi di nostro figlio, vedere ciò che impara e seguire i consigli per cercare di sviluppare la sua intelligenza, con esempi pratici.
                 
                 
                 
                Questa App nasce dal progetto educativo "Little Smiling Minds" creato assieme a Focus e Digital Accademia  da Daniela Lucangeli ( Professore Ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Università di Padova).
                Puoi scoprire consigli sul suo uso su www.littlesmilingminds.it
                 
                Se vi è piaciuta vi informo che seguirà anche : Contamare e Contasavana.

                venerdì 18 ottobre 2013

                Denaro e valori

                Quanto è importante  il denaro nella vita di ognuno di noi? Ma credo sia molto importante insegnare ceri valori ai nostri figli e soprattutto fargli capire l' importanza del soldo, non come potere di acquisto, ma come sacrificio nello spendere e nel guadagnarlo.
                Denaro e valori, argomento alquanto delicato. Il "Dio soldo",   è in gran parte la rovina dell'uomo, nel bene e nel male. Per i soldi si ammazza, nascono gelosie, incomprensioni, ma perché? Il soldo veramente non fa la felicità, poi certo bisogna stare bene e serve per vivere, ma non deve diventare la causa di violenza e cattiveria. Bisogna insegnargli fin da piccoli, che nella vita è importante credere e portare avanti certi valori, fondamentali per essere se stessi e rimanere persone semplici e oneste. E' troppo facile chiedere sempre e subito avere. Magari incominciando proprio con il topolino dei denti, con la paghetta settimanale, per fargli associare che un buon comportamento, o insomma un "compito" fatto bene, porta a un "premio". Nei bambini non vi è niente di più facile di provare a chiedere qualcosa tutti i giorni, dalla semplice caramella ad un giocattolo.  Da mamma, cerco di fare del mio meglio spiegandogli il valore del denaro, che  non va speso inutilmente. Si fa molta fatica a guadagnarselo e tutti i giorni non si può comperare qualcosa, ma ci sono particolari occasioni come compleanno, Natale , durante i quali riceveranno ciò che desiderano. Penso che sia molto importante insegnare il valore del denaro ai bambini, certamente commisurato alla loro età.  Tutto questo per far sì che possano riuscire a costruire un mondo migliore, in fondo perché non dobbiamo provarci? Cerchiamo di costruirgli assieme un mondo migliore.


                Questo post partecipa al blogstorming di genitori crescono


                 

                Crema per eritema da pannolino


                Quale crema usare per l'eritema da pannolino?

                 L'irritazione da pannolino, o comunemente chiamato eritema da pannolino è molto ricorrente nei neonati e nei bambini. La sua comparsa si manifesta con un arrossamento di varia estensione che si riscontra nelle parti a contatto con la zona pannolino. Le cause più ricorrenti che
                favoriscono la comparsa del fastidioso eritema sono diverse
                e spesso concomitanti:

                • sfregamento del pannolino sulla pelle estremamente delicata, sottile e sensibile dei bambini;
                • macerazione della cute favorita dall'umidità, dal calore e dalla poca traspirazione dovuti alla presenza del pannolino;
                • prolungato contatto con urina e feci, che diventa ancora più problematico in presenza di diarrea o infezioni urinarie;
                • lavaggi frequenti con detergenti aggressivi;
                Come possiamo curare l'eritema da pannolino?

                Esistono alcune accortezze che da mamme possiamo mettere in pratica per prevenire l'insorgenza dell' eritema e farlo guarire rapidamente:

                • cambiare spesso il pannolino, almeno 5/6 volte il giorno;
                • lavare il bambino a ogni cambio con acqua tiepida;
                • usare sapone neutro e senza profumi, al massimo due volte al giorno, e asciugare il bambino, tamponando senza mai fregare, usando un telo di cotone;
                • evitare l' uso del talco, che può provocare irritazione;
                • evitare prodotti che contengono parabeni, possono dare origine ad allergie;
                Per i vostri bambini potete usare BabyFoille  di Sanofi


                E' una pasta protettiva lenitiva studiata appositamente per l' eritema da pannolino e per lenire gli arrossamenti della pelle, grazie alla proprietà emollienti e rigeneranti.
                Possiede una formulazione unica sul mercato che associa ossido di zinco al 27% e olio di pesce, ricco di vitamina A.

                 
                 
                L' ossido di zinco protegge la pelle del bambino dagli agenti irritanti esterni, mentre l' olio di pesce ne favorisce l' idratazione, lasciandola morbida e protetta.
                BabyFoille è facilmente spalmabile, non contiene parabeni, ha una piacevole profumazione ed è dotata di tappo "flip-top", per un' apertura pratica e igienica. BabyFoille, va applicata secondo neccesità, anche più volte al giorno. Vi basterà stendere uno strato sottile dopo aver lavato e asciugato bene la zona interessata da rossore. In caso di irritazione da pannolino, si può applicare a ogni cambio. BabyFoille può essere utilizzata su qualsiasi parte del corpo ( a eccezione delle mucose) per proteggere e idratare la pelle. E' disponibile in confezione da 145 gr e da 65 gr.
                 
                Per ulteriori informazioni www.babyfoille.it









                   


                    giovedì 17 ottobre 2013

                    Pannolini Nuvolotti

                    Ciao a tutte. Oggi vi  parlo di pannolini per bambini, ma anche salva slip e assorbenti per noi mamme. I bambini soprattutto quando sono piccoli hanno bisogno molto spesso di essere cambiati, immaginate quanti pannolini ho usato io.
                    Per questo vi indico la marca di pannolini  Nuvolotti, che ho avuto il piacere di ricevere in prova, sia per le bambine, dato che ho ancora Elena che la notte non si sveglia per fare la pipì, sia salva slip e assorbenti per donna.


                    • Linea di pannolini per bambini prodotti da FAS SPA Nuvolotti
                     
                    Disponibili in diverse misure :
                    - 1 new born per un peso di 2-5 kg in  confezione da 40 pannolini
                    - 2 mini per un peso  di 3-6 kg  in confezione da 40 pannolini
                    - 3 midi per un peso di 4-9 kg in confezione da 20 pannolini
                    - 4 maxi per un peso di 8-18 kg in confezione da 18 pannolini
                    - 5 junior per un peso di 12-25 kg in confezione da 16 pannolini
                     
                    Questi sono i morbidi pannolini Nuvolotti per bambini  che trovate all'interno della confezione
                     
                     
                     
                     L' azienda produttrice FAS spa italiana li ha resi, anatomici, con morbide barriere laterali, anallergici e super assorbenti. In gradi di trattenere la pipì della notte.
                     
                    Inoltre vi parlo di Morbidea GIORNO CON ALI assorbente sottilissimo, con ali e super assorbente, riesce a trattenere il flusso notturno senza fuoriuscite indesiderate. In una confezione da 14 pezzi, confezionati singolarmente.
                     
                     
                     
                     
                    
                    E infine vi parlo dei pratici Proteggi Slip  Morbidea Lady da portare comodamente in borsa, per ogni evenienza, anch'essi confezionati singolarmente.

                     
                     
                     Questi prodotti potete comodamente trovarli in farmacia con i marchi SEMPRE ASCIUTTO (pannolini) e LADY CARE (assorbenti)
                     
                     
                     
                     
                                      NEI SUPERMERCATI 
                     
                    Inoltre le catene di distribuzione che li vendono  sono queste
                     
                    MAGAZZINI MAURY'S
                     
                     
                     
                     
                    
                    IN CAMPANIA
                     
                    Potete trovare informazioni :
                                                                                                            www.facebook.com/Nuvolotti
                                                                                                            www.fas-spa.it
                     
                     
                     
                     
                    
                    

                    martedì 15 ottobre 2013

                    Deficit di attenzione nel bambino

                    Oggi voglio parlarvi i un argomento che trovo interessante: cos'è il disturbo  da deficit di attenzione nel bambino.
                    Il disturbo da deficit di attenzione o iperattività,  che corrisponde alla sigla A.D.H.D (Attention Deficit and Hiperactivity  Disorders) nel bambino si manifesta con difficoltà nella concentrazione, il bambino è iperattivo e impulsivo. Tutti i bambini sono vivaci ma il disturbo dell'iperattività, li rende instancabili. Il bambino con deficit di attenzione ha strani comportamenti anche a scuola, dove non riesce a rimanere fermo, a stare seduto, si muove dondola, mostrando appunto la sua iperattività.
                    Il deficit di attenzione non è un disturbo che riguarda la fase di crescita del bambino e non è  la conseguenza di  un' educazione sbagliata da parte dei genitori che lo seguono.
                    I sintomi più comuni nel bambino con deficit di attenzione sono:
                    • non porta a termine attività che richiede attenzione
                    • non ascolta ciò che gli viene detto
                    • si distrae facilmente
                    • parla sempre, spesso senza aspettare che si finisca la domanda
                    • non aspettano il proprio turno in coda

                    Cosa fare se un bambino con deficit di attenzione?

                    Il deficit d'attenzione, non è una malattia, e non c'è bisogno di nessun trattamento farmacologico ma solo di strategie educative per insegnare al bambino come comportarsi

                    Anche oggi mi trovo soddisfatta, un nuovo argomento che spero avete letto volentieri.

                     

                    lunedì 14 ottobre 2013

                    Trattamento per i pidocchi

                    Oggi voglio parlarvi di un argomento che vi trovate ad affrontare se i vostri bambini frequentano asilo e scuola. Vale a dire del trattamento per i pidocchi.  Una bella mattina arriviamo ad accompagnare il bambino e troviamo il fatidico cartello che ci informa della presenza di pidocchi, di controllare con cura il bambino. Le infestazioni di pidocchi, sono diffuse ogni anno, perché naturalmente giocando i bambini vengono a contatto con le teste di altri bambini. Dunque, vi consiglio due prodotti che vi possono tornare utili.
                    Un prodotto di prevenzione, nel caso il bambino non ha i pidocchi e un' altro per la presenza di pidocchi.
                    Questi prodotti fanno parte della linea Hairmed .


                     
                     
                    Hairmed XP come vedete riportato sulla confezione, è una protezione quotidiana per la prevenzione dei pidocchi. La sua formulazione a base di oli essenziali di Timo, Rosmarino, Anice, Tea Tree, Ylang-ylang crea un ambiente sfavorevole all' insediamento dei pidocchi.


                    Invece, questa pratica confezione, come potete vedere è dotata anche di apposito pettinino. Al suo interno, potete trovare Hairmed X1 che è un fluido attivo spray, che dovete usare in presenza di pidocchi. Invece Hairmed X2 è uno shampoo da usare sia dopo aver applicato Hairmed X1, ma potete anche usarlo per un' azione di prevenzione per i pidocchi.
                    Questi prodotti, non contengono parabeni.
                     
                    Come dovete usare questi prodotti?
                     
                     A capelli asciutti, con l'apposito pettinino controllate ciocca per ciocca i capelli, dalle radici per tutta la lunghezza, facendo particolare attenzione nella zona dietro alle orecchie e sulla nuca. Se notate la presenza di lendini o pidocchi, iniziate subito il trattamento con Pidox . Ricordate di pulire il pettinino con acqua tiepida e insaponata , così evitate un' eventuale reinfestazione.
                     
                    Queste sono le istruzioni di uso:
                     
                    PIDOX X1 è uno spray da spruzzare sui capelli asciutti da una distanza di 10-15 cm, iniziando dal cuoio capelluto e proseguendo dalla radice sui capelli e in tutta la lunghezza. Lasciatelo agire per circa 20 minuti, fino a quando sarà asciugato.
                     
                    PIDOX X2 è uno shampoo che svolge un' azione repellente verso i pidocchi rispettando la cura del cuoio capelluto. Potete utilizzarlo sia in presenza di pidocchi dopo aver usato PIDOX 1 che in fase preventiva .
                     
                    PIDOX  XP Protezione quotidiana contro i pidocchi.
                     
                     
                    Ma intanto vi ricordo alcune informazioni sui pidocchi:
                     
                    - Come si diffondono i pidocchi?
                    I pidocchi si trasmettono per contatto da una testa all'altra. Per questo sono così diffusi nei bambini di scuole e asili.
                     
                    - Come si manifestano e come si riconoscono i pidocchi?
                    Il primo segnale di presenza di pidocchi avviene con prurito in testa.  il pidocchio, potete riconoscerlo.
                    - Come non confondere le uova di pidocchi con la forfora?
                    Le uova di pidocchio rimangono attaccate al capello, mentre invece la forfora, si stacca.
                     
                     
                    Il trattamento del quale vi ho appena parlato va ripetuto in caso di infestazione di pidocchi 2 volte nell'arco di una settimana.
                     
                    Se siete interessate trovate i prodotti qui
                     
                     
                     
                     
                     
                    
                     

                    Compleanno per le gemelle

                    Ebbene sì, oggi per noi è un giorno molto speciale, Giada e Elena le protagoniste del mio sito compiono ben 5 anni. Oggi è il compleanno delle mie gemelle.  La loro nascita e la particolarità di essere due gemelle e di poter vivere questa esperienza di mamma bis, mi ha portato ad aprire un anno e mezzo fa questo blog. Raccontando le mie esperienza ed allargandolo poi, ad argomenti riguardanti la mamma e il bambino, che mi sarebbe sempre piaciuto trovare in un unico sito, senza dover saltare da uno all'altro.
                    Ma tornando alle festeggiate : AUGURI BIMBE.









                    Il tempo vola, sono già 5 anni. E con la mente ritorno indietro a quando erano appena nate così piccole e indifese. Beh sicuramente non è stato facile, immaginate tutto quello che fate per un bambino, moltiplicato per due. Finito la pappa, il cambio e la nanna con una bambina, ecco che si ricomincia con l' altra. Una vera catena di montaggio e ringrazio tutti i parenti e amici che mi sono stati vicini. Ricordo di aver passato il primo anno a casa, per quanto riguarda uscire la sera, perché siccome dormivano e mangiavano assieme, non ci siamo mai sognati di rompere questo equilibrio che si era venuto a creare. Per non parlare appunto delle uscite, nelle quali non avevo con me una semplice borsa per l'occorrente, ma una vera e propria valigia. Biberon, sterilizzatore, ciucci, tutine, bavaglioli, calzini delle vere e proprie stese che non finivano più. Ma quanto amore e quanta dolcezza in quegli occhietti e in quelle manine. Proprio l'altro giorno, mi hanno chiesto di rivedere nella telecamera i video, che in questi anni, ma soprattutto quando erano piccole, facevo. Quanti ricordi, quanti momenti piacevoli e bellissimi da rivedere e da condividere assieme a loro. Quante domande e vi lascio immaginare i loro commenti. Tanti auguri piccole oggi è la vostra festa.
                     

                    mercoledì 9 ottobre 2013

                    Gumigem per dare sollievo alla dentizione del bambino

                    Gumigem per  dare sollievo alla dentizione del bambino.
                    Quante volte vi siete trovate disperate perché il vostro bambino sta mettendo i denti, ciuccia tutto e in qualche modo dovete trovare un modo per dare sollievo alle sue gengive?

                     Victoria, mamma britannica, ha avuto una bellissima idea creando il marchio Gumigem per dare sollievo alla dentizione del bambino.

                     
                     
                    L'idea è nata proprio da sua figlia, lei ha due bambini: uno di 3 anni e mezzo e una di 18 mesi. Racconta che ha sempre sofferto la crescita dei dentini e che ancora ora ne soffre. Questi prodotti sono bracciali, collane di varie forme e colori che possono essere messi in bocca dai bambini. Per cui per noi mamme è possibile avere una collana e un bracciale dal doppio uso.
                     
                     
                     
                    Sono prodotti sicuri, testati per la sicurezza e l'atossicità , in base alle normative vigenti in Europa, Australia e Stati Uniti.
                     Sono prodotti senza bisfenolo A, PVC, piombo, lattice, ftalati.
                    I braccialetti si possono lavare con acqua calda e sapone, lavastoviglie o sterilizzatore.
                    Le collane hanno un' apertura/chiusura a clic. Le collane naturalmente dovete farle usare al bambino solo quando sono indossate da voi, visto la presenza del cordoncino. Si possono lavare con acqua calda e sapone , lavastoviglie e asciugate all'aria aperta.
                     
                     
                     
                     
                    La trovo un' idea molto bella. Inoltre se i prodotti vi interessano potete avere lo sconto del 15%  dedicata ai miei followers. Mi sembra una buona idea anche per un regalo originale da fare ad un'amica. Ormai il Natale è alle porte, non si sa mai cosa regalare, si cade sempre sulle solite scelte. Sembra di essere monotone. Cosa aspettate? Se avete intenzione di acquistarli fatemi sapere io ho già fatto.
                    Se volete visionare il sito: qui
                     
                    Inoltre vi comunico che se siete interessate ad acquistare un prodotto, quando ordinate, inserite in codice sconto GEMELLI15 e otterrete uno sconto immediato del 15%.
                     
                    Approfittatene sia per voi che per un regalo gradito io li trovo veramente bellissimi, di figura e utili.
                    
                    
                     
                    

                    lunedì 7 ottobre 2013

                    Quale microclisma usare per il bambino con stipsi

                    Buongiorno a tutte, sicuramente vi sarà capitato di avere avuto problemi di stipsi con il vostro bambino e oggi è proprio di questo argomento che vi voglio parlare.
                    Il bambino soffre di stipsi? Quale microclisma usare per il bambino?
                    Sono talmente piccoli che non si sa mai come poter risolvere un disagio. Almeno in un primo momento.
                    Per quanto riguarda la mia esperienza, non soffrivano tutte e due di stipsi, ma solo una.
                     Così, oggi vi voglio parlare di un microclisma al miele che potete usare per liberare l' intestino del vostro bambino.  Si tratta di un prodotto del tutto naturale, questo perchè non è consigliato usare per i bambini veri e propri farmaci, almeno fin quando possiamo.


                    Questo microclisma è adatto per lattanti e bambini, la ditta che lo produce è l'Aboca . Potete usarlo anche per i bambini che  soffrono di colon irritabile e ragadi. Il prodotto riduce i problemi di stipsi.
                    Melialix Pediatric ha una doppia azione : lenitiva della mucosa orale e evacuante. Questo perché ha al suo interno un complesso di mieli di nettare e di melata selezionati.
                    All'interno trovate sei flaconcini monouso.


                     
                     
                     Questi microclismi, se avete il  bambino che ha problemi di stipsi  sono efficaci,  importante  non somministrargli veri e propri medicinali, ma  con  Melilax riuscite ad aiutarlo a stare meglio e  a liberare l'intestino.
                     
                     Per altre informazioni potete trovare altri prodotti della line a Aboca qui.
                    Naturalmente vi sono bambini che ne soffrono spesso e invece bambini che non hanno nessun tipo di problema. Nel mio caso infatti, con due gemelle il problema di stipsi era presente solo in una delle due bambini. Ma devo ammettere che il microclisma, dopo poco tempo faceva subito il suo effetto. E quando sono molto piccoli, non sanno parlare, comunicarci il loro disagio, dobbiamo interpretare  il disagio di quel momento e vederli stare meglio è un gran sollievo.
                    I vostri bambini soffrono di stipsi?
                     
                     
                    

                     

                    giovedì 3 ottobre 2013

                    L'abbraccio di un figlio che scalda cuore e corpo

                    Cosa c'è di più dolce e piacevole per una mamma dell' abbraccio di un figlio che ci scalda corpo e cuore?
                    La sera e il mattino sono i momenti in cui riusciamo a rilassarci. Mi piace tanto la sera, quando Giada e Elena vogliono andare a letto, spesso si addormentano sul divano stanche dalla giornata di asilo e parco giochi, dove trascorriamo il resto della giornata dopo l'asilo.







                    Quando arriverà il cambio dell'ora e il freddo, e la pioggia, saremmo obbligate a rientrare. Ma come mi dicevo, per me, mamma, è una dolcezza infinita mettermi accanto a loro per farle addormentare. Quelle piccole braccia e mani che mi avvolgono e a mia volta le mie che avvolgono loro, in quel caldo abbraccio che mi scalda corpo, anima e cuore. Sono momenti veramente impagabili, che mi ripagano di tutta la stanchezza di un'intera giornata, in quel momento mi sento veramente mamma e soddisfatta di esserlo. Cosa c'è di più bello e dolce di un semplice abbraccio  da parte di nostro figlio? Quei grandi occhi che mi guardano e che sembrano sorridermi, tanta felicità per questo dolce e confortevole momento. Il rituale della mattina è un po' più veloce, bisogna alzarsi per andare all' asilo, ma ugualmente il loro primo abbraccio quando si svegliano, quelle braccia che si avvinghiano a me, quasi sembrano dei koala, momenti unici. Molte volte penso che devo proprio assaporarmeli tutti, perché indietro non si torna e certe situazioni non potrò riviverle. Ma è giuso così, cresceranno e ad ogni età avranno le loro dimostrazioni di affetto, in maniera diversa. Sono ancora molto piccole, fra pochi giorni compiranno 5 anni, il tempo, comunque sia vola. Ma in ogni momento della loro vita, quando ne avranno bisogno troveranno sempre il mio abbraccio che scalda cuore e corpo.
                     

                    La storia di Giulia e Alice

                    Care mamme, torno oggi con  una testimonianza di parto di una mamma di gemelle che ci racconta la storia di Giulia e Alice.


                    Quando nasce un bambino, nasce una mamma. Giulia e Alice, la nostra storia

                     

                     
                    Tra tutte le cose strane che potevo immaginare avrei fatto o mi sarebbero successe nella vita, non avevo mai pensato che sarei diventata mamma di due gemelle. Era proprio una cosa che non avevo mai minimamente considerato, e potete immaginare il mio stupore quando il ginecologo alla 12 settimana disse "..un momento...ce n'è un altro....sono due" . La gravidanza era capitata per caso e altrettanto per caso aspettavo due gemelli.
                    Nelle settimane successive alla scoperta, dopo lo shock iniziale, iniziai a pensare che quello che il destino aveva voluto per me era in realtà un regalo prezioso e inaspettato. Desideravo che tutto andasse bene più di ogni altra cosa, e iniziai cosi anche ad aver paura, che qualcosa andasse storto, troppa felicità mi spaventava, non ci ero abituata.
                    Non è stata una gravidanza vissuta con serenità, forse anche per colpa di un ginecologo di poche parole e troppo semplificatore. In ogni caso , a parte il primo trimestre, mi sentivo bene ed in forma, e ho continuato a lavorare, fino a metà del quinto mese, quando mi venne detto che il collo dell'utero era raccorciato e dovevo stare a riposo. Ma era "normale"" nelle mie condizioni, non era niente di strano a sentire il medico. Passarono 15 giorni in cui non mi sentivo bene, facevo fatica a camminare a scendere le scale e non uscivo più di casa, "tutto normale" continuavano a dirmi. La pancia iniziava ad essere grande ed aveva il suo peso.
                    Poi una sera, all'inizio della settimana 29, uno strano mal di schiena, un salto in ospedale per tranquillità, sicuri che non fosse nulla, e invece il tracciato parlava di contrazioni.
                    MI devono trasferire in una struttura attrezzata, fanno 10 telefonate, c'è un posto con due culle solo a Torino, a 150 km da casa. Io non ci credo, non mi sentivo assolutamente nulla di strano, mi metto a ridere. MI devono trasferire in ambulanza, un viaggio da incubo, al termine del quale riscontrano un peggioramento delle mie condizioni. resto ricoverata, mi fanno il cortisone, flebo di antibiotici continui, ma mi assicurano che sarà una degenza lunga, per sicurezza, i continui tracciati non segnalano contrazioni. Io mi preparo a stare li un bel po', mi faccio portare dei libri, un computer, dobbiamo arrivare almeno a 32 settimane, e ne mancano ancora 3.
                    Ma non va cosi.
                    Il destino ci ha fatto un regalo si, ma dobbiamo guadagnarcelo.
                    Dopo 3 giorni, arriva il giorno più brutto della mia vita:  al mattino tardi uno dei sacchi si rompe. "Stia tranquilla signora, sta solo gocciolando e il liquido si forma continuamente e in queste condizioni si può andare avanti settimane" e invece no. Dopo qualche ora un forte mal di schiena, l'ostetrica che dice "sarà la posizione distesa di questi giorni" e invece no. Dopo poco iniziano le contrazioni, la mia vicina di letto che tiene il tempo. La seconda dopo 5 minuti, la terza dopo 2 minuti, e poi sono continue, mi mettono una flebo, ma non si fermano. Si calma un pò il dolore, arriva il ginecologo "la dilatazione è completa, devo farla partorire, è consapevole che siamo in una situazione border -line?" annuisco. "Allora come le chiamiamo ?"" ci diciamo io e Piero "Giulia e Alice" come avevamo deciso una sera in macchina, pochi giorni prima, di ritorno da una visita che ci aveva confermato i sessi.
                    Mi fanno il cesareo d'urgenza. Io sono congelata, sono scioccata, per tre giorni mi han rassicurato che andava tutto bene e si continuava, e invece no. Mi sento fredda, come un contenitore che non è stato capace di contenere, inutile, superficiale e vuota. Sono un pezzo di ghiaccio, non mi scende una lacrima e continuo a pensare che forse il destino mi voleva solo illudere, e che andrà tutto male, le bambine sono piccole, chissà se saranno forti a sufficienza, chissà come staranno.
                    Cerco di mantenere distacco da quello che sta succedendo, ho troppa paura.
                    Le vedo solo passare quando le tirano fuori, incrocio i loro sguardi. Non li dimenticherò mai. Sono sguardi confusi e arrabbiati, molto arrabbiati, ho pensato che fossero sguardi che chiedevano "mamma perchè ci hai


                     
                    fatto questo?".
                    Poi per due giorni sto a letto, mi dicono che le bambine sono stazionarie. Il terzo giorno non resisto, nonostante il forte dolore mi alzo dal letto e camminando contro il muro arrivo in terapia intensiva.
                    "Sono la mamma di Giulia e Alice" dico.

                    Che strano suono fa la parola mamma, quando riguarda te, e non l'avevi mai detta. E poi forse mamma non mi sento neanche, non ho più la pancia, le ho sentite muovere solo qualche volta, io non le conosco queste bambine. E poi eccole la, piccolissime, dentro le loro teche di plexiglass, come fossero dei pezzi da museo e non degli esseri viventi. Sono nate 1350gr e 1310gr ma quando le vedo io sono 1100gr, a causa del calo fisiologico. Dove sono i bambini delle pubblicità belli sorridenti e cicciottelli? non ci sono qui. Ci sono due bambine piene di garze, tubi, fili, il volto nascosto da un grosso tubo e una maschera. Quando gli infermieri le maneggiano mi rendo conto che sono solo ossa. Il sederino, non c'è. Finisce la schiena e iniziano le gambe, come in certi pupazzi di pezza.  Non sanno respirare, non sanno nutrirsi, non sanno essere bambini, ancora non lo sono. Non ci conosciamo, loro non sanno che sono li, e che sono la loro mamma.
                    Quando si diventa mamme?
                    in quel momento non lo so, ma lo scopro nei 50 giorni successivi. Sono una mamma a metà, non ho la pancia, non ho le bambine. In quei giorni scopro che hanno bisogno di me, del mio latte, del mio calore. Imparo parole nuove: broncodisplasia ,  saturimetro, dotto di botallo, serratia, ROP e tante altre. Sono un automa, tiro il latte ogni tre ore, anche di notte, mi sento in colpa per non essere stata abbastanza mamma prima, e adesso la loro mamma sono un' incubatrice e un'infermiera.
                    In quei giorni abbiamo imparato a conoscerci, quei 50 giorni sono stati per noi un nuovo lungo parto, durante i quali io ho imparato a prendermi cura di voi e ad essere la vostra mamma, e voi avete imparato ad essere delle bambine.
                     
                     
                    Ecco la sua splendida testimonianza, grazie per averla condivisa con noi. Un bacione a Giulia e Alice.