giovedì 28 febbraio 2013

Cos'è lo svezzamento naturale

Cos'è lo svezzamento naturale?
Avete mai sentito parlare di svezzamento naturale o lo avete usato per il vostro bambino?

Lo svezzamento naturale raccontato da Mamma Cra del blog http://mammacra.blogspot.it/ .
Nei miei post ho parlato in diversi, dello svezzamento che prevede l'inserimento di nuovi alimenti. E proprio in risposta ad un commento sullo svezzamento, è stata Mamma Cra che mi ha chiesto se avevo mai sentito parlare di svezzamento naturale. Dicendomi che, lo aveva applicato con uno dei suoi  bambini. Da qui, è nata la mia curiosità di saperne di più e di farle un'intervista.
Ma cosa intende per svezzamento "naturale"?

Ecco a voi cosa ci racconta:


1) Ciao MammaCra, cos'è lo svezzamento naturale?

Dare una risposta esaustiva in poche righe a questa domanda sarebbe troppo difficile così vi suggerisco di leggere questo articolo sullo Svezzamento naturale  e se l'argomento vi attrae di leggere questo libro Io mi svezzo da solo.

Come ci si comporta applicando lo svezzamento naturale al bambino?


I principi base sono i seguenti:
- tenere sempre i bambini a tavola con mamma, papà e altri membri della famiglia non appena sono in grado di stare seduti da soli sul seggiolone
- iniziare lo svezzamento a 6 mesi, come raccomanda l'OMS
- aspettare e assecondare le richieste e le curiosità del bambino verso il cibo (ne risulterà attratto, vorrà prenderlo con le mani o lo guarderà eccitato o farà dei versetti indicandolo) purché il cibo sia idoneo e a piccoli pezzetti (se il cibo è cucinato in modo leggero ed è cibo di buona qualità il bambino può assaggiare di tutto)
- il latte (materno o artificiale) rimarrà comunque l'alimento principale e l'allattamento al seno proseguirà finché mamma e bambino saranno, entrambi, d'accordo.
- non esistono ricette e tabelle ma si cerca di assecondare il più possibile i ritmi e i bisogni del bambino che saranno comunque ben allineati a quelli della famiglia (non cambiamo i nostri ritmi a tavola, se il bambino sta a tavola con noi sarà naturale per lui seguire i ritmi della sua famiglia)


2)Tu come ti sei comportata con i tuoi bambini?

Con i miei bimbi che ora hanno 3 anni e mezzo e 14 mesi mi sono comportata in modo diverso.
Col Cipolla, il più grande, ho messo in atto lo svezzamento classico quello con le tabelle e le pappe da preparare secondo le indicazioni...è stato un disastro!
A 5 mesi ha fatto i primi assaggi di frutta e non è andata malissimo ma con le pappe vere e proprie è stato un calvario!
Aveva quasi 6 mesi e per circa due settimane non ne ha voluto sapere di pappe, brodini, omogeneizzati e appena vedeva il cucchiaino partiva a piangere fino a che non lo attaccavo alla tetta. Poi su consiglio dell'ostetrica del punto allattamento ho iniziato a rendere la pappa più solida e saporita (aggiungendo più farina di riso o semolino, variando spesso il gusto e aggiungendo molto, molto formaggio grattugiato, grana o parmigiano) e pian pianino ha iniziato a mangiare (prima due cucchiaini, poi quattro...). Io ovviamente ero andata in crisi e temevo non si staccasse più dalla tetta, invece poi ha iniziato a mangiare un po' di più quando ho introdotto cibi e sapori nuovi e soprattutto le cose che mangiavamo noi a piccoli pezzi, nonostante non avesse ancora i denti (li ha messi a 13 mesi). Credo che non fosse pronto, non si mostrava per niente interessato a quello che mangiavamo noi, non aveva neanche un dente e probabilmente dovevo solo aspettare e dargli tempo. Comunque l'ho allattato fino all'anno compiuto. Anche ora va molto a periodi, a volte mangia davvero poco e le solite cose, a volte si mostra più interessato e assaggia qualcosa di più. Comunque è sempre stato sano e cresce costantemente, quindi mi sento tranquilla nonostante mi dispiaccia molto che non ami la frutta e la verdura (le gradisce ancora frullate).
Con la Princess invece mi dicevo "aspetterò i 6 mesi inoltrati, non le offrirò assaggi di frutta prima di allora, aspetterò i suoi tempi e opterò per lo svezzamento naturale". Invece ha deciso lei. A 4 mesi e mezzo indicava tutto quello che mangiava il Cipolla e così verso i 5 mesi assaggiava un po' della sua frutta e verdura (frullata o a piccoli pezzetti schiacciati con la forchetta) e prima dei 6 mesi son partita con le prime pappe classiche aggiungendo però liberi assaggi di un po' di tutto dai nostri piatti (a piccole dosi e a piccoli pezzi) senza la preoccupazione di aspettare ad introdurre cibi nuovi.
Diciamo che ho messo in atto una sorta di via di mezzo fra svezzamento classico e quello naturale, optando per le pappe perché si attaccava pochissimo al seno (ma io perdevo un sacco di latte e quindi il latte c'era) e gli assaggini dai nostri piatti non le sarebbero bastati. Fortunatamente ho una pediatra che appoggia questo tipo d'approccio e mi consiglia e supporta!!! Infatti in quel periodo lei ciucciava pochissimo da me e rischiava di calare di peso allora in accordo con la pediatra (invece di aggiungere latte in polvere come era stato suggerito a delle mie amiche) siamo partiti con questa via di mezzo e lei ha iniziato anche a succhiare di più da me. Probabilmente era solo curiosa e desiderosa di nuovi sapori. E anche dal seno si è staccata gradualmente e completamente da sola prima dell'anno e sinceramente un po' mi è dispiaciuto.
Ora mangia come noi (da sola con le mani e la forchetta o cucchiaio), mangiamo tutti insieme e già da mesi cucino una sola cosa per tutti. Sto solo attenta a cucinare in modo salutare e leggero.

3)Cosa ti ha portato a decidere per lo svezzamento naturale?

Principalmente i miei figli, le esperienze che ho avuto con entrambi e le loro reazioni al cibo. La Princess mangia tutt'ora più del fratello e un po' credo che sia anche dovuto alla serenità con la quale ho affrontato lo svezzamento con lei e invece l'ansia con la quale avevo affrontato quello del Cipolla.
Credo sia più comodo ed economico oltre che salutare.

 

4)Ne avevi sentito parlare,di svezzamento naturale  oppure qualche tua amica o conoscente lo aveva già attuato con il proprio bambino?

Ne avevo sentito parlare da una mia amica blogger, Mammacanguro (clicca qui dove puoi trovare una serie di post e articoli sull'argomento)), avevo letto qualcosa sul libro di Giorgia Cozza Bebè a costo zero e avevo trovato delle ricette carine anche per noi adulti sul libro Le ricette di Sofia (non parla di svezzamento naturale ma suggerisce ricette da "grandi" per i bimbi).
E poi, come dicevo prima, mi ha incoraggiato la mia pediatra che già col Cipolla, presentandomi la tabella dello svezzamento classico mi aveva detto: "questo è solo un modo per svezzare i bambini, in altre culture e nazioni li svezzano in modo diverso e crescono comunque sani quindi non lo prenda come una tabella da rispettare a tutti i costi ma solo indicativa, segua il suo bimbo e i suoi desideri" e poi mi aveva detto di non comprare prodotti specifici per l'infanzia a parte le creme (semolino ecc... che ho scelto sempre bio e senza aromi artificiali) ma mi aveva incoraggiato ad usare frutta e verdure fresche (frullate o schiacciate o a piccoli pezzi), carne e pesce freschi frullati o a piccoli pezzi, insomma no liofilizzati e omogeneizzati se non per necessità di tempo e praticità, non olio per bambini ma un buon olio d'oliva, no formaggini e omogenizzati di prosciutto ma prosciutto tritato a pezzettini e formaggi freschi come mozzarella, ricotta ecc...

5)Quali consigli ti senti di dare a noi mamme, riguardo lo svezzamento naturale?

Consiglio di informarsi e poi scegliere quello che crediate sia meglio per voi e per la vostra famiglia. Ad esempio ho amiche che preferiscono preparare la pappa per il piccolo poi metterlo a letto e cenare in pace col marito. Noi invece preferiamo cenare tutti insieme, cucinare una cosa per tutti, forse è più faticoso da un lato ma più comodo e divertente dall'altro. Insomma non credo che ci sia una cosa migliore ma che ogni scelta vada calibrata sui propri bisogni e su quelli del nostro bambino.
Se vuoi saperne di più sulle mie esperienze attraverso il mio blog clicca qui per trovare tutti i post che parlano di pappa.
Infine consiglio anche questo libro: Un mondo di pappe.
Grazie per l'attenzione e la curiosità sull'argomento.
Cra.



Grazie Mamma Cra per la tua testimonianaza. Per quanto riguarda questo argomento, durante lo svezzamento loro mangiavano un pò prima la loro pappa. da dopo le mettevamo a tavola con noi, ma non gli ho mai fatto assaggiare un alimento che il pediatra magari non mi aveva ancora fatto introdurre. Per timore magari che gli potesse far male. Nonostante questo , con Elena ho avuto ugualmente diversi episodi di orticaria, come potete vedere in questo post  http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8291154424461595011#editor/target=post;postID=2338947230322316953
 
Cos'è lo svezzamento naturale Recensita da UBERTI DEBORA il 28 febbraio . Come si appilica al bambino lo svezzamento naturale Svezzamento naturale Voto: 4,5

martedì 26 febbraio 2013

Urgente: Lottiamo per Christian





Foto


Urgente: Lottiamo per Christian.

Questo mio post di stasera ,ritengo che sia veramente importantissimo e chiedo a tutti voi che avete l'opportunità di leggere, di condividerlo e di dare il vostro contributo. No, non si stanno chiedendo soldi, questa è la sua storia:

Christian è questo bellissimo bimbo, del quale vedete la fotografia, è nato il 20 Ottobre 2011, sembrava non avesse nessun problema di salute. Ma i suoi genitori, ben presto si accorgono che non riesce a sorreggere la testa e a muovere le braccia. Le varie visite ospedaliere, purtroppo emanano un esito tristissimo: Christian è affetto da SMA(Atrofia Spinale Muscolare) di tipo1. Per questa malattia per ora non esistono cure, ma solo sperimentazioni . Queste si possono fare alla Isis Pharmaceuticals, ma Christian non può aderire, perchè non supera i 2 anni, perchè non è un cittadino americano e perchè è affetto da SMA 1 la più difficoltosa.
Qui potete immaginare l'impotenza,la rabbia e la solitudine di questi due genitori, che per combattere pur di cambiare qualcosa per il loro bambino, aprono su facebook la pagina  “Lottiamo per Christian”.
Fanno un appello al Presidente Napolitano per cercare di far avere al loro bambino e a tutti quelli che ne hanno bisogno, questo farmaco.
Parte la petizione dei genitori di Christian dove chiedono di poter utilizzare il farmaco  ISIS RMNRx, di cui ha bisogno.
Se anche voi volete aiutarli seguite questo  link  . Scaricando il modulo, potete usarlo per farlo firmare a più persone possibili e speditelo entro la fine di marzo a :

NADIA TROTTA VIA BORGO SAN LAZZARO SERRE (SA) CAP 84028

Nadia e Pasquale i genitori di Christian non chiedono soldi, per cui non aderite a nessuna iniziativa di questo genere.
E allora cosa aspettiamo? Uniamoci e diamo una mano a questi due genitori, perchè riescano anche per un attimo ad avere una piccola speranza per il loro piccolo angioletto dagli occhi azzurri.


Me lo leggi? di Giorgia Cozza


Oggi vi voglio parlare di questo libro di Giorgia Cozza. " Me lo leggi?".
Credo che i libri hanno molto da insegnare a tutti. Oltre ad avere il piacere di leggere, si ha il piacere di imparare, confrontarsi e soprattutto, se si ama leggere, si ha il piacere di trasmetterlo ai nostri bambini.
" Me lo leggi? " come chiaramente dice la copertina, è composto da: racconti, fiabe e filastrocche da condividere e leggere al nostro bambino.
Questo libro, parla di svariati argomenti, tra i quali:
- Cosa sente il bambino nella pancia?
-Perchè è importante che leggiamo un libro  ai nostri bambini fin dai primi mesi di vita ?
- Possiamo trasmettergli l'amore per la lettura?
In questo libro molti genitori parlano della loro esperienza riguardo queste domande.
Leggere un libro assieme al proprio bambino crea un legame, anche se non può sembrare così. E' di questo che Giorgia Cozza parla nel suo "Me lo leggi?"




I racconti lo aiutano a confrontarsi con la realtà, le emozioni e le paure.
All'interno trovate racconti e ninne nanne.
Lo trovo molto interessante. Per esperienza personale, posso dire che io amo leggere, fin da bambina. A Giada e Elena ho sempre letto molti libri, anche quando erano  piccole.
 Prestavano sicuramente più attenzione alle figure che al contenuto. Ora continuiamo a leggere libri, si divertono molto a imitarmi. Prendono un libro facendo finta di leggere, e raccontano la loro storia. Le ascolto, mi piace. In effetti la storia raccontata, ha contenuti inerenti la fiaba che hanno di fronte e quando non si ricordano....inventano.
Credo che trasmettere il piacere di leggere ai nostri bambini sia molto bello e importante.
E i vostri bambini amano leggere e sentirsi leggere fiabe e racconti?

lunedì 25 febbraio 2013

Happymais e dai libero sfogo alla fantasia del bambino

Con HappyMais di Ecotoys dai libero sfogo alla fantasia del bambino. Cos'è Ecotoys e su cosa si basa , o per meglio dire, come nasce Ecotoys? Come viene creato HappyMais.
Ecotoys è un 'azienda italiana che diffonde il concetto di giocattolo ecologico, produttrice in questo settore dal 2004. Ecotoys è un ditta del comasco e promuove politiche ambientale che prevedono la difesa del territorio. Offre un' offerta di giocattoli in legno, stoffa ed è l'ideatrice dei mattoncini in amido di mais HappyMais.Creati con coloranti atossici. Ecco la fotografia del materiale appena ricevuto.





Nei  giorni seguenti, posterò le nostre creazioni con Happymais.
 Certo con HappyMais il bambino ha la possibilità di dare libero sfogo alla fantasia. Per poter creare ciò che gli torna meglio: un animale, un fiore, un cerchio, una stella, un treno. Quello che la fantasia gli suggerisce.  Basta poco, una spugnetta umida: bagnate il mattoncino e come per magia si attacca! Non c'è bisogno di colla, basta usare le mani. Si possono usare anche su superfici come carta e vetro.
Altro uso: è possibile sciogliere i mattoncini nell'acqua per creare un effetto acquarello e invece usati come "tampone", si ottiene un effetto "spugnato"sul nostro foglio bianco.





La ditta naturalmente produce diverse confezioni:


- quella come la nostra con tantissimi e svariati colori.
- le confezioni Ecovalenti: che permettono di costruire farfalle, aerei, comprensive di zavorre, adesivi e istruzioni per costruirli.
- La novità di quest'anno è la casetta di cartone da decorare, dotata di mura e tetto bianco, per dare libero sfogo alla creatività del bambino.
- Fiori e gioielli.
- Mostri e insetti.
-Animali di campagna.
-La vecchia fattoria.


Veramente moltissima scelta,che troverete sul sito www.ecotoys.it  dove avete la possibilità di valutare di persona tutte queste cose meravigliose.
Ecotoys nel 2005 ha vinto "Il Premio Impresa Ambiente", si tratta di un riconoscimento dato all'azienda per aver contribuito a sostenere l'ambiente e molto importante è un prodotto certificato "Giocattoli Sicuri"  marchio dell'Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli.
Sodisfatta di poter provare questo materiale vi lascio l'invito a visitare il sito e nei prossimi giorni dedicherò un post alle nostre personalissime creazioni.
Che ne dite? Vi piacciono? Li avete mai usati?
Happymais e dai libero sfogo alla fantasia del bambino Recensita da UBERTI DEBORA il 25 febbraio . Happymais e dai libero sfogo alla fantasia del bambino Happymais per il bambino Voto: 4,5

domenica 24 febbraio 2013

Quando si può inserire il formaggio nello svezzamento del bambino

Quando si può inserire il formaggio nello svezzamento del bambino. Durante lo  svezzamento bisogna introdurre gli alimenti uno alla volta. E anche con  il formaggio, bisogna usare il solito procedimento.
Il formaggio è un alimento importante per il bambino, perchè è ricco di calcio. Il formaggio contiene proteine e batteri utili per l'intestino , ma è anche ricco di grassi e sale. Per questo, deve essere dato con moderazione. Il calcio, oltre ad essere importante per le ossa, ha altre funzioni importanti, per l' organismo del bambino.Protegge i muscoli e favorisce la coagulazione del sangue.  Il formaggio stagionato, sono più ricchi di calcio, rispetto a quelli freschi.


Il  formaggio fresco, come ad esempio la ricotta, e lo stracchino hanno un alto contenuto di batteri benefici, per cui utili per l'equilibrio della flora intestinale. E ' importante dare al bambino, soprattutto prima del primo anno, per rafforzare la flora intestinale.  Per accertare l'allergia del bambino  durante lo svezzamento ,verso un determinato alimento, come per tutti i nuovi alimenti, va inserito facendo assaggiare al bambino un cucchiaino di cibo. Bisogna assicurarsi che il formaggio, sia prodotto con latte pastorizzato, vale a dire, sottoposto a un trattamento, che prevede un'elevata temperatura per un breve periodo di tempo. Con questo procedimento, viene garantito l'uccisione dei batteri nocivi.


In bese all'età, questa è una tabella generale di come si può introdurre il formaggio nello svezzamento del bambino:

- 6 mesi: Puoi aggiungere un cucchiaino di formaggio di tipo grana, alla sua pappa anche tutti i giorni. Stagionato, è ricco di calcio, proteine e grassi.


- 7 mesi: Puoi aumentare la quantità di formaggio nel suo svezzamento. Da un cucchiaino ad un cucchiaio. Puoi variare e integrarlo con i formaggini per l'infanzia, che hanno un ridotto contenuto di grassi.
Si inizia con un cucchiaio nella pappa, poi con mezzo vasetto e come ultimo con un vasetto 2-3 volte a settimana.Alternandolo all'omogeneizzato di carne o pesce.

- 8 mesi: D'ora in poi, si può dare formaggio fresco come: crescenza e ricotta. La ricotta è un alimento molto leggero, perchè non contiene la caseina.

- 1 anno: A questo punto, puoi offrire al bambino, oltre ai vari formaggi detti sopra, anche la mozzarella di mucca o bufala.






 
Quando si può inserire il formaggio nello svezzamento del bambino Recensita da UBERTI DEBORA il 24 febbraio . Svezzamento inserimento formaggio Quando inserire il formaggio nello svezzamento Voto: 4,5

venerdì 22 febbraio 2013

Quando vanno tolte le tonsille







Quando vanno tolte le tonsille?
Le tonsille, assieme alle adenoidi, fanno parte del sistema immunitario( di difesa naturale) di naso e gola. Principalmente le tonsille e le adenoidi, fanno da "filtro" verso virus e batteri. Che entrano nell'organismo da naso e bocca.

Cosa sono le tonsille?

Le tonsille, sono due piccoli organi a forma di mandorla, composti da tessuto linfatico. Nei neonati hanno dimensioni molto piccole, ma aumentano il loro volume fino ai 5-6 anni. Appositamente per rafforzare questa barriera di difesa. Che in questi  anni è molto intensa. Intorno ai 9-10 anni, incominciano a rimpicciolirsi, come succede per gli altri organi linfatici.Le tonsille funzionano da anticorpi specifici, in presenza di germi e batteri, ne bloccano il proliferarsi.
Durante il processo di difesa, le tonsille si ingrossano temporaneamente, terminata la loro funzione, tornano alla loro dimensione normale.

Vi sono due tipi di tonsilliti:

- Batterica: Rispetto all'infezione virale, la batterica si riconosce per la presenza di febbre, macchie bianche sulle tonsille ingrossate e aumento del volume delle ghiandole del collo.
Come si cura?

La tonsillite batterica prevede l' uso di antibiotici, la cura dipende da quale batterio è presente nella gola. Il più forte è lo Streptococco di gruppo A . Per verificare quale batterio è presente nella gola il pediatra prescrive il tampone faringeo. E' un prelievo che viene fatto in gola con un apposito bastoncino.


- Virale:  E' la forma più comune e consiste nella proliferazione di un virus . Si manifesta con febbre, tonsille arrossate e ingrossate, mal di gola e difficoltà ad ingoiare. Dopo all'incirca due giorni, i disturbi si attenuano e lasciano tosse e raffreddore.
Come si cura?

Siccome è un' infezione virale, non vi è una cura. Si può usare la tachipirina (paracetamolo) per abbassare la febbre.



Per alleviare il mal di gola :

- Nell'alimentazione scegliere alimenti pastosi e liqudi, che non irritano le mucose; mangiare gelato e ghiaccioli. Il freddo in queste situazioni è un antidolorifico.
- Cercare di mantenere umido l'ambiente dove si trova il bambino, utilizzando umidificatori oppure vaschette da mettere sui termosifoni.


Quando serve l'intervento chirurgico per asportare le tonsille?
L'operazione di asporto delle tonsille si chiama" tonsillectomia" . E' molto meno frequente degli anni scorsi, visto che ,sono considerate una funzione di difesa per l'organismo.
L'intervento è raccomandato a bambini che hanno tonsilliti ricorrenti. Dove gli episodi si ripetono 5 o 6 volte in un anno.

Come avviene l'operazione di asporto delle tonsille?
L'operazione più comune, viene chiamata dissezione a freddo,  con anestesia totale. Questo secondo i medici, comporta un minor rischio di emoraggia dopo l'operazione.
L'intervento si può svolgere in one-day surgery, vale a dire un giorno di ricovero, più uno di pernottamento.
Dopo una settimana dall'intervento c'è la visita di controllo.


Le mie bimbe non hanno nessuna delle due problemi di tonsille. In verità Giada, ha due tonsille grossissime, ma dagli esami effettuati, fortunatamente sembrerebbe che , sono sane. Vedremo il da farsi. Anche perchè finora, a parte le grosse dimensioni, non gli hanno mai dato più di tanti problemi di tonsilliti. Incrocio le dita e accio tutti i vari scongiuri.
Invece ricordo benissimo quando le hanno tolte a me. Avevo 8 anni e anche se ero grandicella, mi è rimasto molto impresso questo ricordo. Soprattutto ricordo di essere entrata nella sala operatoria, che era completamente verde. L'infermiera siccome vedeva che chiudevo e aprivo gli occhi, mi chiese"Hai paura di non addormentarti?" io naturalmente risposi di no. (Bugiaaaaa) Mi hanno messo la farfallina nel braccio e dopo questo , mi sono risvegliata in camera.

E voi , i vostri bambini hanno avuto o hanno problemmi di tonsilliti ricorrenti?



 
Tonsille: quando vanno tolte? Recensita da UBERTI DEBORA il 22 febbraio . Tonsille Quando si devono togliere le tonsille Voto: 4,5

giovedì 21 febbraio 2013

Come ricordare la spesa? Con Staedtler è più facile


La filiale italiana di STAEDTLER Mars GmbH & Co. KG, Germania, nasce a Milano il 2 gennaio 1967 e da sempre si contraddistingue per la sua continua crescita esponenziale. Ho avuto il privilegio di poter ricevere del materiale, che ho trovato ottimo. Non solo per la qualità, ma anche per l'utilità. Noi mamme siamo sempre di corsa, stiamo facendo una cosa e già pensiamo alla successiva. O è solo così per me?
E' sicuramente di grande aiuto avere a portata di mano questa lavagnetta "Lumacolor Memo" dotata di penna e un ' ulteriore penna Correctable con apposito cancellino. 


 Si possono attaccare dove lo troviamo più utile. Per me sono utilissime in cucina. Per cui ,gli ho trovato il posto: attaccate al frigorifero. 










Certo, almeno non dimentico gli acquisti da fare relativi alla spesa. Visto che, ultimamente quando ho da ricordare qualcosa, o non trovo la penna o non trovo il foglio. Con la lavagnetta Lumocolor nemo di staedtler , basta annotare quello che manca che subito lo abbiamo sott'occhio. La penna ha anche un cancellino, che ci permette di correggere eventuali errori. Per cui visitate il sito   www.staedtler.it e troverete questa lavagnetta e penna, per far sì che, fare la spesa diventi più facile, avendo la possibilità di annotare subito quello che ci manca.

mercoledì 20 febbraio 2013

Quando inserire la carne nello svezzamento del bambino

Quando inserire  la carne nello svezzamento del bambino?
Nello svezzamento come e quando inserire la carne?
Quanto è importante per il proprio fabbisogno del bambino?

Queste sono alcune delle molte domande, che  ci poniamo di fronte all'inserimento di un nuovo alimento.
Lo svezzamento è incominciato e sicuramente abbiamo le disposizioni  del  pediatra,  che ci spiega come deve avvenire l'inserimento della carne nella sua alimentazione.
Ma è bene sapere, che già dal quinto - sesto mese, le riserve di ferro trasmesse al bambino in gravidanza e durante le poppate con il latte materno, vengono a mancare.


Durante lo svezzamento, la carne è molto importante, visto che, l'organismo del bambino ha un alto fabbisogno di proteine. La carne sia rossa che bianca ha un'alto contenuto di ferro, importante per la formazione dei globuli rossi. Il bambino sta crescendo ,e ha un fabbisogno di ferro maggiore  rispetto ad un adulto. La carne è ricca di vitamina B 12 , comntiene anche la vitamina B6 e B1.
Per introdurre la carne nello svezzamento  del bambino, bisogna incominciare con la carne bianca.

Il calendario per introdurre la carne nello svezzamento del bambino è:

5-6MESI:
Si incomincia ad inserirla nell'alimentazione. Variando ogni 2 o 3 giorni l'insrimento di un nuovo tipo di carne.

8 MESI:

Si può offrire il prosciutto cotto a pezzettini, senza grassi e senza conservanti(polifosfati).

12 MESI:

Dopo l'anno si può dare anche la carne di maiale, assieme alle verdure. Si può cuocere bollita, al vapore o al forno.Al vapore la carne, mantiene le sue proprietà nutrizionali.

Questo è a grandi linee come inserire la carne nello svezzamento del bambino, poi naturalmente val la pena seguire le indicazioni del pediatra che ci segue.



martedì 19 febbraio 2013

Imparare giocando con Sassi junior

Imparare giocando, credo che sia molto utile e nel contempo bellissimo. Soprattutto per i bambini. E' possibile imparare giocando con i libro- giochi ecologici di Sassi Junior.
Il prodotto di cui vi parlo, fa parte della "collana" Eco-cubotti e libretto.
Come potete vedere dalla fotografia, ha diverse modalità di gioco.
Mettendo uno sull'altro i cubi, in ordine di grandezza, si raggiunge un'alta torre di un metro. Per cui questo per un bambino è molto bello.

Ogni lato del quadrato fa trovare al bambino una cosa diversa:



- i numeri da 1 a 10 illustrati con animaletti, in modo che dà la possibilità al bambino di contare le figure. Per arrivare a capire che si riferisce al numero riportato sopra;
-  figure di diversi animali con il nome scritto in stampatello sotto;
- il bambino impara le forme;
- impara i colori;
- l'alfabeto;

Inoltre allegato un piccolo libricino da leggere assieme al nostro bambino.
Trovo che sia veramente molto bello. E vedo che Giada e Elena lo trovano divertente. Passano molto tempo giocando girando e rigirando i cubi e nominano non i numeri per ora, ma le figure, quelle che conoscono. I colori, le forme e gli animali.
Le diverte molto anche formare la torre, naturalmente facendo finta di niente si divertono a farla cadere. Oppure trovano divertente mettere le scatoline una all'interno dell'altra, proprio come una matrioska.
Per questo vi invito a visitare il sito  http://www.sassijunior.com/Sassi_Junior_ITA.html

Trovate tanti bellissimi libri per i bambini. Ricordandovi che la Sassi Junior usa libri-gioco ecologici.





domenica 17 febbraio 2013

Cellule staminali del cordone ombelicale, conservazione e donazione a confronto


All'interno del sangue cordonale è presente una popolazione di cellule, dette staminali da cordone ombelicale, che grazie sia a continui progressi della ricerca, sia grazie a risultati clinici già ottenuti, si sta confermando sempre più di grande importanza per il trattamento di numerose patologie. Il sangue cordonale (e le staminali in esso contenute) può essere conservato e le strade possibili sono due: la donazione del cordone ombelicale in strutture pubbliche oppure la sua conservazione in biobanche private. Entrambe le vie sono meritevoli, ma il servizio offerto presenta alcune sostanziali differenze, che è necessario conoscere per fare la scelta migliore per le proprie esigenze.
Il servizio pubblico prevede la conservazione delle cellule staminali prelevate dai cordoni in apposite strutture presenti sul territorio nazionale. I campioni donati vengono catalogati e inseriti in una banca dati e diventano di proprietà pubblica, pronti per essere utilizzati in casi di trapianti allogenici, ovvero verso un donatore esterno con cui viene riscontrata compatibilità. Fanno eccezione le coppie in attesa di un bambino a rischio di contrarre patologie geneticamente determinate, per i quali è possibile usufruire di un particolare servizio che prevede la conservazione ad uso dedicato [1].
Tuttavia, a fronte di un numero di donazioni pari a 22.166 unità nel 2011, solamente 3.142 campioni sono stati conservati [2]. Un dato allarmante, che di fatto dimostra i limiti dell'attuale sistema Italiano di bancaggio pubblico.
Scegliere di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale del proprio figlio in una struttura privata dà ai genitori la piena proprietà del campione che è immediatamente disponibile in caso di bisogno ai fini sia di un trapianto autologo, quando vengono infuse nel paziente le sue stesse staminali, sia di un trapianto allogenico intra-famigliare, ovvero quando il paziente riceve cellule donategli da un famigliare. Diversi bambini trattati con le cellule conservate privatamente hanno riportato risultati clinici positivi. Molti sono i casi di trapianti intra-familiari, come per esempio quello di Jan, un ragazzino colpito da anemia aplastica le cui condizioni sono migliorate dopo il trapianto delle cellule cordonali del fratello minore [3]. Anche i trapianti autologhi, come quello che ha ricevuto una bimba affetta da leucemia linfoblastica acuta, hanno dimostrato la loro possibile efficacia [4]. Oggi, trascorsi sei anni dal trapianto, la piccola trascorre un’infanzia serena e del tutto simile a quella dei suoi coetanei.
Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com
Note:
1. Decreto Ministeriale 18 novembre 2009.
2. Dati riportati all’interno del report 2011 del CNS. 3. Leggi l’articolo completo sul caso di Jan.
4.
Clicca qui per leggere l'articolo 

sabato 16 febbraio 2013

Premio liebster blog award




In questo post vi voglio parlare del premio Liebster blog award rilasciatomi da http://fooditalianblog.blogspot.it/ , e la ringrazio veramente molto.
La regola prevede che si risponda ad alcune domande.Avendo ricevuto il premio da lei, mi attengo alle sue solite domande.Come da regola.
E dopo aver risposto alle domande, passerò il mio premio a 11 blogger.

Arredamento classico, moderno o rustico?
Prediligo l'arredamento rustico, anche se un tocco di moderno non guasta. Infatti in casa la camera da letto è un pò più moderna...non troppo.
Qual'è la cosa che vi piace fare di più da sempre?
Mi piace cucinare, occuparmi della mia famiglia.

Amore o innamoramento?
Amore, con la A maiuscola.

Nel campo artistico cosa vi piacerebbe saper fare?
Mi piacerebbe saper dipingere.
Carne o pesce?
Pesce
Qual'è lo sport che potendo avreste intrapreso come carriera sportiva?
Mi sarebbe piaciuto giocare a calcio. Un tempo lo seguivo molto, mi appassionava. Ora non so nemmeno più se esiste.
Salita o gradini?
Salita, in cima non si sa mai che trovo una discesa....
Cosa scegliete come relax quando siete stanche di tutto?
Un bel libro.
Fiume o lago?
Nessuno dei due
Il vostro ricordo più bello?
Tanti bei ricordi legati alla mia famiglia 4, numero perfetto per noi!
Profumi freschi, speziati o fruttati?
Sapori freschi.
Leggendo le mie risposte e quelle della mia amica, che mi ha premiato vedo che, abbiamo molte risposte uguali per cui su molte cose la pensiamo nel solito modo.
Adesso devo premiare 11 blogger che non l'hanno ancora ricevuto:


-http://bettascrap.blogspot.it/
http://bimamma.blogspot.it/
-http://trastulliola.blogspot.it/
- http://mammacra.blogspot.it/
-http://marikasartworks.blogspot.it
- http://racheleracconta.blogspot.it/
- http://appuntidimamma.blogspot.it/
-http://unamammaungirasole.blogspot.it/
-http://ess-enza.blogspot.it/
- http://lamiatribu.blogspot.it/
- http://immaginipensiericolori.blogspot.it/

Perfetto, lavoro finito. Adesso se volete visitateli e vi auguro una buona serata.













giovedì 14 febbraio 2013

Il nostro Carnevale casalingo

Carnevale ormai è passato e per noi quest'anno non è arrivato il momento di andare a qualche festa mascherata. Non hanno potuto nemmeno festeggiare la festa di Carnevale dell'asilo. Prima l'influenza, che come tutte le volte da Giada a Elena si trasmette alla velocità della luce. Poi dopo abbiamo sfruttato la neve, per fare i vari scivolini con i bob. E in questi giorni, abbiamo trasformato casa in una piccola "Rio de Janeiro".
 Giada ed Elena che sfoggiano il loro costumino da farfalla, naturalmente uguale. Si accertano che tutto sia alla pe
rfezione, il rossetto sulle labbra e le ali che il loro vestitino ha dietro.
Da ieri stiamo usando le stelle filanti e le strisce filanti. Ho messo solo un divieto, NO ai coriandoli. Altrimenti ,dovrei passare non so quante ore a toglierli e sono sicura che ne ritroverei qualcuno anche fra un mese.
Per cui mamma al lavoro "doppio".
Vi lascio immaginare la nostra casa in questi giorni, stelle filanti dappertutto. Le tirano, e le ritirano. Si rincorrono e fanno finta di essere ad un Carnevale. In fondo quest'anno non ci resta niente di meglio da fare. E devo dire ,che quando ho detto loro che non siamo potute andare al Carnevale perché c'era la neve, hanno accettato senza nessun capriccio. E soprattutto ancora non sanno che il Carnevale dura più di un giorno. Mi sento un po' bugiarda, ma a fin di bene no?
Comunque sono troppo buffe vederle scorazzare per casa con i vestitini. Vivendo con dei bambini ci si rende conto, di quanto sia semplice far diventare tutto divertente. Non è servito andare ad una sfilata di Carnevale per "sentire" il Carnevale è bastato prendere le stelle filanti, mettersi i vestitini a casa che il Carnevale è arrivato! Che bello, veramente in questi momenti vorrei fermare il tempo, non tanto per non vederle crescere, ma per assaporare e ricordare quanto è semplice divertirsi come un bambino.

mercoledì 13 febbraio 2013

I miei articoli per Le Nuove Mamme

Questa sera voglio parlarvi del sito Le  Nuove Mamme, del quale faccio parte .
Ogni mese, scrivo un articolo, che fin ora ,ha sempre riguardato argomentazioni inerenti i gemelli .

Questo è il mio terzo articolo:    http://www.lenuovemamme.it/lopinionedellemamme/gemelli-insieme-o-divisi/
Se vi fa piacere potete andare a leggerlo e visto che siete nel sito, approfittatene per visitarlo, è veramente molto carino.

Qui mi trovo molto bene, ho a che fare con persone molto simpatiche, disponibili e amiche. Ho iniziato scrivendo nel mio blog, quasi per gioco, e naturalmente per condividere quello che ho imparato, imparo e affronto tutt'oggi.

In più ho l'opportunità di far conoscere quello che penso e scrivo, anche nel "Le Nuove Mamme".
 E questo mi fa molto piacere. Come mi fa piacere, avere persone che trovano nel mio blog, le risposte che cercano. Lo capisco, perchè credo che il mestiere di genitori, sia alquanto difficile e le cose da sapere e da imparare sono moltissime, e soprattutto non finiscono mai. E' bello condividere le esperienze dell'essere mamma con altre mamme e soprattutto sentire di avere sempre una mano tesa , per un aiuto o un dubbio.
 
I miei articoli per Le Nuove Mamme Recensita da UBERTI DEBORA il 13 febbraio . Le Nuove Mamme Articoli scritti per collaborare con Le Nuove Mamme Voto: 4,5

martedì 12 febbraio 2013

Come prevenire il mal d'auto nel bambino

 
 


Come  comportarsi per prevenire il mal d'auto nel bambino, o per lo meno provare con alcuni accorgimenti per vedere se anche con il nostro bambino funzionano, credo  sia molto importante.

Altrimenti i viaggi da quelli brevi, a quelli più lunghi diventano un po' "difficili".

Questo disturbo viene chiamato " chinetosi".




Alcuni accorgimenti per prevenire il mal d'auto sono:

1)- Il cibo: Dai da mangiare al bambino cibi asciutti e leggeri, tipo cracker, pane, fette biscottate , accompagnate da un succo di frutta.Questi cibi, contrastano la produzione di succhi gastrici e riducono nausea e vomito provocati dal mal d'auto.

2)- Far sedere il bambino su un seggiolino da auto , oltre ad essere obbligatorio per legge, fa assumere al bambino una posizione eretta.  Il bambino nel contempo rimane fermo nella posizione eretta. Muovendosi troppo potrebbe favorire il mal d'auto.

3) Cambiare l'aria: aprendo un po' il finestrino respirando un pò d'aria il bambino può provare un senso di sollievo per il mal d'auto.




4)- Evitare i libri: Non fargli sfogliare libri o giornali, può provocare al bambino il mal d'auto. Visto che, vi è un contrasto tra lo sguardo fisso sul libro e i movimenti del corpo in macchina. Non è consigliato nemmeno la visione di dvd.

5)- Viaggiare la notte: Questo perché è molto facile che il bambino dorma e non avverte il mal d'auto.


Questi sono cinque piccoli consigli, che spero possano esservi di aiuto se avete un bambino che soffre di mal d'auto.
Giada ed Elena, non hanno mai sofferto di mal d'auto, ma vi sono molti bambini che soffrono di questo disturbo.
Come prevenire il mal d'auto nel bambino Recensita da UBERTI DEBORA il 12 febbraio . Mal d'auto nel bambino Quali accorgimenti bisogna avere per prevenire il mal d'auto Voto: 4,5

lunedì 11 febbraio 2013

Il primo dono che fai a tuo figlio è il nome: blogthinker Donna Moderna



Questo mese partecipo di nuovo con Donna Moderna al blog thinker, che ha come argomento: Il primo dono che fai a tuo figlio è il nome.

Come dicono, è il primo vero dono d'amore che facciamo a nostro figlio dopo avergli dato la vita.
In base a cosa ho scelto il nome?
Beh prima di diventare mamma, non so perchè avevo sicuramente preferenza per i nomi femminili più che maschili. Per maschietto non ne avevo uno in particolare. Per femmina mi è sempre piaciuto Elena, non vi è un motivo particolare. Un'altro nome che mi è sempre piaciuto per una femmina è Giulia, ma non sò se vi capita, ma si associa il nome sempre a qualcuno che si conosce. A me ricordava una persona non troppo simpatica, per cui l'ho subito messo da parte. Ma venendo al dunque, quando ho saputo di essere incinta e per lo più di due gemelli, ho dovuto pensare a due nomi.
Prima di scoprire il sesso, visto che potevano essere:  un maschio e una femmina, due femmine, due maschi tenevo sempre presente il nome Elena. Ma intanto pensavo anche agli altri;  per il maschio avevo trovato un nome: il classico Andrea.

Poi ho deciso di sottopormi all' amniocentesi, per cui abbiamo subito scoperto che erano due femmine e qui è partita assieme a mio marito la ricerca del secondo nome. A lui piaceva Violette, carino, ma sicuramente lo avrebbero abbreviato e allora, come la chiamavano"Vai!" I nomi troppo lunghi vengono sempre abbreviati. Per cui alla fine abbiamo deciso due nomi corti Elena, già deciso da tempo e il secondo nome.....Giada. Una pietra preziosa...la nostra pietra preziosa, non che Elena non la sia, naturalmente. Lo trovo un nome corto, bello e a me piace!
Ho sfatato anche qui un pò le "abitudini" che hanno le mamme di gemelle,  visto che sono gemelli mettevano loro  nomi avevano le solite iniziali, oppure come mi è stato detto una volta da una signora"Perchè non l'hai chiamata Ambra, il nome di un'altra pietra"
No, decisamente no. Giada e Elena sono due gemelle, ma ognuna di loro deve avere la sua identità e la sua personalità. E appunto due nomi totalmente diversi.

 

domenica 10 febbraio 2013

L'alimentazione del bambino nelle diverse età

L'alimentazione nel  bambino, come tutti sappiamo varia ad ogni età. Il bambino, varia momenti nel quale quello che gli presenti lo mangia senza nessun tipo di difficoltà, a momenti nei quali è capriccioso e non vuole mangiare ciò che gli proponiamo.
Gli esperti dicono che, bisogna presentargli un'ampia varietà di cibi per favorire una buona alimentazione.


DA 4 A 6 MESI

Il bambino è pronto a fare i primi assaggi. Prima dei 4 mesi il sistema digestivo non è in grado di assorbire ualcosa di diverso dal latte materno o artificiale. In genere, lo svezzamento, si incomincia intorno ai 5-6 mesi. Grazie allo svezzamento, il bambino impara ad assaggiare i diversi sapori e la nuova consistenza del cibo. Per iniziare è importante fare delle porzioni piccole. Bisogna fargli assaggiare le cose, senza sforzarlo. In genere per i primi pasti, si usa la crema di riso, mais, tapioca.
 Le domande più frequenti in genere sono:

- E' pronto per lo svezzamento?
Se subito dopo la poppata, vedi che il bambino ha ancora fame, è prono per la pappa. Un'altro segnale è dato dai risvegli notturni: se prima dormiva tutta la notte e ora non dorme più.
- Sputa tutto il cibo che mangia
Inizialmente infatti, sembra che il bambino sputa tutto il cibo che gli diamo. Mangiare e pappina ovunque. Ma in realtà, si sta abituando a sentire la consistenza del cibo in bocca. Piano piano, smetterà.

- Rifiuta di mangiare
Inizialmente potrebbe rifiutare alcuni cibi, si vede che il loro sapore non gli piace. Più che altro, la sua bocca non è ancora abituata a quel sapore. Non bisogna insistere, ma per vedere se davvero non gli piace, provare a riproporlo dopo circa una settimana.



DA 6 A 9 MESI

Il bambino assume sempre più nutrimento dal cibo che mangia. Incomincia a mescolare i sapori, per esempio, mescolando la pera con la pesca, la patata con la carota. E dopo qualche settimana, aggiungi le proteine al cibo: mettendo vitello, pesce, pollo, ben cotti, disossati e tritati. Mangia assieme a lui, lo incoraggerà a mangiare e a imparare.

- Lancia il cibo dappertutto
Sta facendo nuove esperienze con il cibo, lanciandolo  e rovescia il piatto che ha davanti.
- E' meglio usare i vasetti o i cibi cotti in casa?
Il cibo in casa è preferibile perché è fresco, puoi decidere la consistenza e sai cosa c'è dentro. I vasetti, sono pratici e in commercio, c'è una vasta gamma di prodotti da poter scegliere. Si può sempre alternare i due prodotti.
- Può assaggiare il nostro cibo?
Alcuni piatti, come il purè potresti farglielo assaggiare, ricorda sempre di non mettere il sale nei suoi cibi.



DA 9 A 12 MESI

A questa età il bambino può mangiare molte cose. Farà tre pasti al giorno, più due spuntini.
Fai mangiare al bambino carne rossa, pollo, pesce, frutta, pane, formaggi e biscotti.
Sta diventando indipendente, per cui è in grado di mangiare da solo. Mangerà inizialmente con le mani, e proseguirà con il mangiare con il cucchiaio. Inizialmente sprecherà molto cibo, ma è normale.

- Devo continuare a frullare tutto?
No. E' bene dargli anche qualche pezzettino non troppo grande, anche se non ha i denti, ha le gengive per masticare i cibi.

- Mangia di meno?
Verso il primo anno di vita, il bambino ha bisogno di meno cibo, visto che crescerà meno rapidamente, rispetto a prima.

- Vuole mangiare dal piatto di mamma
Lascialo fare!



DA 1 A 2 ANNI

Il bambino cresce e brucia molte energie, ma il suo stomaco è piccolo e non è in grado di ingerire grandi quantità di cibo. Ora può mangiare pizza, biscotti, panini imbottiti. Evita dolciumi e patatine. Il momento in cui deve mangiare deve sempre essere un momento piacevole.

- Non vuole le verdure
Puoi camuffarle schiacciandole o gratuggiandole in minestre e sughi.


DOPO I 2 ANNI

Ormai è grande, gli piacerà aiutarti a preparare da mangiare assieme a te. Molto importante è variare il cibo, cerca di fargli assaggiare cibi diversi, per migliorare il suo gusto.

- Rifiuta molti cibi
Quello che a volte non desidera mangiare, poco dopo magari, ti stupirà mangiandolo.



Per cui, l'alimentazione nei bambini è molto importante, bisogna avere molta pazienza. Io avendo due bimbe, posso dire la mia: Giada fatica ad assaggiare tante cose tutt'ora, basta che guarda il cibo e nemmeno lo assaggia. Elena assaggia di tutto e mangia molte più cose.


L' alimentazione del bambino nelle diverse età Recensita da UBERTI DEBORA il 10 febbraio . L'alimentazione del bambino I vari alimenti che il bambino può mangiare in base all'età Voto: 4,5

mercoledì 6 febbraio 2013

Intervista alla Baby Planner di Baby Shower Firenze



Oggi voglio riportarvi, l'intervista fatta alla Baby Planner Francesca. Sì, perché anche qui in Italia e precisamente a Firenze, potete trovare lei che organizza il Baby Planner e ci spiega meglio, attraverso le mie domande come si svolge.
Buona Lettura allora!


Mi chiamo Francesca Gottardo, ho 39 anni, sono sposata, ho una bambina di 8 anni e sono la Baby Planner di Baby Shower Firenze. A 31 anni io e il mio compagno abbiamo deciso di avere un bebè e dopo quattro mesi è arrivata la piccola Irene:che emozione, alla prima ecografia, vedere quel puntino luminoso...e seguire la pancia che giorno dopo giorno si ingrossava...Dopo nove mesi e tredici ore di travaglio, nei quali sono ingrassata ben venti chili, è nata la nostra principessa. Così è iniziata la meravigliosa avventura che ancora stiamo vivendo anche se nostra figlia ha 8 anni. Ma ciò che mi ha fatto decidere di fare questo lavoro è stata la difficoltà che ho riscontrato nel trovare un mio spazio come neo mamma, di trovare un'aiuto nell'allattamento, di avere un sostegno psicologico nel baby blues. Allora mi sono ripromessa che avrei fatto qualcosa per aiutare le altre donne in questo periodo così emozionante ma altrettanto complesso. Tante volte basta uno sguardo, una chiaccherata tra donne proprio come succede nelle Feste Premaman (Baby Shower): la mamma si ritrova con le sue amiche scambiandosi consigli, timori ed emozioni della gravidanza e del parto. A tutto questo unisco la mia creatività, la mia fantasia e sensibilità come disegnatrice e l'esperienza di mia madre come insegnante d'asilo mi hanno sicuramente aiutata.


1) Cos'è la baby planner?

1)La Baby Planner è una figura professonale che è conosciuta prevalentemente all'estero e che si occupa della donna dalla gravidanza fino a molti mesi dopo il parto. In Italia è un pò una via di mezzo tra l'ostetrica e la doula. Chiaramente non posso dire di essere un'ostetrica perchè non ho studiato e infatti mi avvalgo dell'aiuto di una professionista del campo.

2) Da quanto tempo ha preso "vita" in Italia la baby planner?

2)La Baby Planner non è molto conosciuta in Italia, a dire il vero è una figura quasi del tutto sconosciuta, infatti mi sto impegnando per farla conoscere.


3) Di cosa si occupa la baby planner?
4) In che modo può essere di aiuto alle mamme?

3)e4)Nello specifico, io mi occupo di aiutare le future mamme dando consigli, indirizzandole da professionisti, sostenendole nelle paure e le insicurezze che caratterizzano questo delicato periodo. L'intenzione è di dare alla donna in gravidanza un punto di riferimento diverso da quello medico ma più umano. Infatti metto a disposizione la mia casa per riunioni e ritrovi tra mamme. Tutto deve essere circondato dalla massima tranquillità e intimità:il parto è una fase della donna, non è una malattia, è questo il messaggio che deve passare. Ad aiutarmi c'è un'ostetrica, una naturopata, un'insegnante di massaggio infantile e un personal trainer.




5) Hai qualcosa in particolare da dire?

5)Purtroppo in Italia queste figure "secondarie" non sono riconosciute, invece penso che sia molto importante cominciare a fare più attenzione perchè le donne non si accontentano più solo di essere seguite dal punto di vista medico ma stanno cominciando a richiedere un'accompagnamento alla nascita diverso, più naturale e noi, nello specifico Baby Shower Firenze, cerchiamo di rispondere a queste esigenze.
Grazie a te per la disponibilità!

Francesca.

Grazie Francesca per l'intervista e spero che la riteniate utile.

martedì 5 febbraio 2013

L'operazione con tecnica Exit che salva il bambino prima della nascita

L'operazione con tecnica Exit che salva il bambino prima della nascita
 Voglio parlarvi di questo, perchè credo che è molto importante.
Sentiamo  troppo spesso parlare di "malasanità" e credo che di questo intervento si debba parlarne.
Sì ,perchè   salvare  la vita ad un bambino quando si trova ancora dentro alla pancia   della   mamma, è possibile.
Grazie al Centro Exit , primo in Italia e in Europa.
Con la collaborazione del policlinico Gemelli, dove ha sede e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ha questo nome "Exit", pechè appunto è la sigla di "ex utero intrapartum treatment". Ossia una tecnica chirurgica, che viene eseguita al momento del parto cesareo. Prima di separare il bambino dalla mamma con il taglio del cordone ombelicale, in caso di gravi anomalie. E se la vita del bambino è a grave rischio.
Questo intervento, viene svolto da un'equipe specializzata in chirurgia fetale e neonatale che comprende ginecologi, ostetrici, radiologi, infermieri, ecografisti, neonatologi, genetisti, competenti in questo ramo.
Questa equipe, è riuscita a correggere serie malformazioni, che avrebbero impedito la sopravvivenza di queste piccole creature.


Come si pratica la tecnica Exit?


Con la tecnica Exit si utilizza la circolazione sanguigna che lega in gravidanza mamma e bambino.Si ritarda il momento della nascita del bambino e quindi, il distacco fra loro, per il tempo necessario a praticare l'intervento chirurgico salvavita. Consiste nell'estrarre il bambino dall'utero con testa e spalle, ma viene mantenuto collegato alla mamma alla placenta attraverso il cordone ombelicale, che altrimenti, viene reciso al momento della nascita.
Così   la    mamma    ossigena  il bambino  visto che  non   è in grado di farlo da solo. Così viene operato. E' una sorte di circolazione extracorporea che gli garantisce ossigeno.

Per quali anomalie si pratica la tecnica Exit?

La tecnica Exit si applica in caso di molte patologie fetali, come: lesioni toraciche, gravi lesioni polmonari, cardiopatite congenite, anomalie della laringe o della trachea o ernie diaframmatiche.


Quale anestesia prevede la tecnica Exit?

Richiede l'anestesia generale della mamma. Anche il piccolo viene addormentato attraverso i farmaci usati per la mamma. Terminato l'intervento l'equipe, procede al distacco della placenta e al taglio del cordone ombelicale, completando il taglio cesareo.
Se il cordone ombelicale venisse reciso al momento del parto, la circolazione sanguigna e l'ossigenazione del feto, verrebbero interrotti prima di mettere il bambino in grado di ossigenarsi da solo grazie all'inizio del respiro: infatti nel caso di questi bambini, la malattia dai quali sono affetti, è presente  un impedimento al respiro e al pianto, che avrebbero conseguenze letali.


Ne avevate mai sentito parlare? Lo trovo molto interessante.
 

lunedì 4 febbraio 2013

Libro Il coraggio di Aurora di Daniela Arcangeli






Oggi, mi va di presentarvi questo nuovo libro di Danile Arcangeli, "Il coraggio di Aurora". A me piace moltissimo leggere ed è per questo che, mi sembra una buona occasione questa ,di parlare e di presentavi il suo libro.
Questo è il suo blog, www.mummyaromotherapy.blogspot.com se avete voglia di visitarlo.
 Sicuramente gli farà molto piacere. A tutte noi, protagoniste dei nostri blog piace essere lette, vuol dire che piace ciò che scriviamo.
Qui di seguito trovate  il titolo e la trama del suo libro, con una breve descrizione di se stessa.

Buona lettura.


Il coraggio di Aurora: Storia di amore, di angeli, di condivisione
Il coraggio di Aurora, Daniela Arcangeli
Potente commovente,emozionante, Il coraggio di Aurora: storia di Angeli, di Amore e di Condivisione http://ww4.photocity.it/Vetrina/DettaglioOpera.aspx?versione=19587
di Daniela Arcangeli, pubblicato in Italia in questi giorni da Photocity , è un romanzo mozzafiato che racconta il viaggio di una ragazza alla ricerca della sua famiglia d’origine, parla del senso della famiglia. La scelta di utilizzare la seconda persona per il dialogo interiore di Aurora con il padre, durante la sua ricerca, rende il racconto più coinvolgente ed emozionante, innovativa l’idea di inserire nella seconda parte una raccolta di favole che rispecchiano la storia narrata.
 
Daniela Arcangeli, in questo che è stato il suo secondo romanzo, rivela l’intimità dei suoi personaggi e racconta i dettagli delle loro storie che s’intrecciano tra loro con molta grazia. Un commovente viaggio dell’anima, tra due estranei che devono imparare a raccontarsi, riscoprendo il linguaggio dell’amore e del perdono. Esordisce con il suo primo romanzo Noi piccoli uomini saggi edito da Excogita editore tra i più venduti dalla casa editrice.


 
 
Daniela Arcangeli è nata a Milano, scrive da quand’era piccola, è ora al suo secondo romanzo sul coraggio delle donne, sulla voglia di conoscersi, di mettersi in gioco fino in fondo, tratta temi quali l’adozione e la senilità. Potente, commovente, emozionante, Il coraggio di Aurora: storia di Angeli, di Amore e di Condivisione di Daniela Arcangeli, pubblicato in Italia in questi giorni da Photocity, è un romanzo mozzafiato che racconta il viaggio di una ragazza alla ricerca della sua famiglia d’origine, parla del senso della famiglia. La scelta di utilizzare la seconda persona per il dialogo interiore di Aurora con il padre, durante la sua ricerca, rende il racconto più coinvolgente ed emozionante, innovativa l’idea di inserire nella seconda parte una raccolta di favole che rispecchiano la storia narrata. E’ una blogger, esordisce con www.mummyaromotherapy.blogspot.com dove tratta temi molto interessanti e di attualità sul benessere, sull’alimentazione, sulle ricette di cucina.  Esordisce con il suo primo romanzo Noi piccoli uomini saggi edito da  Excogita editore  www.excogita.it  tra i più venduti dalla casa editrice.
 
Seguimi su http://www.facebook.com/IlCoraggioDiAurora?ref=hl
 

domenica 3 febbraio 2013

Influenza di stagione

E' arrivata anche per noi l'influenza di cui tanto si parlava. Erano diversi giorni, che quando andavo a prendere Giada e Elena all'asilo, sentivo parlare le mamme e le maestre dell'influenza che stava aleggiando all'asilo. Per cui, mi aspettavo che prima o dopo toccava a noi. Da Giovedì sera ha avuto l'influenza Elena , tosse e raffreddore. Oggi incominciava a stare un pò meglio, mi sembrava strano che Giada non la prendeva, infatti non si è fatta attendere più di tanto .
Dopo aver pranzato, abbiamo misurato la febbre e il termometro ci ha segnalato un bel 38°. Incomincia il secondo turno come dico io. Per cui ci aspettano ancora qualche giorni in casa.
Se succede come a Elena con due giorni la febbre se ne va.
Eh sì, perchè per i gemelli, come per i fratelli di ogni età che vivono assieme, le varie influenze e virus si trasmettono alla velocità della luce.
La casa oggi sembra un campo di battaglia, continuo a sistemare ma fra bambole, vestiti, pennarelli, didò c'è sempre qualcosa in giro. E' per tutti così? Quando sono in casa la parola ordine non fa parte del nostro vocabolario. Non un disastro ma quasi......
In attesa di guarire, vi auguro una Buona Domenica.
Qui vi è una bellissima giornata di sole che assaporiamo guardando fuori dalla finestra.

 

sabato 2 febbraio 2013

Vaccini raccomandati nei bambini

I vaccini raccomandati nei bambini , come i vaccini obbligatori, sono diversi.
Per questo, mi sembra un argomento da trattare.

- Anti haemophilus influentiae  di tipo B

Questo vaccino è raccomandato nei bambini piccoli, perché è ritenuto il responsabile della meningite batterica, che può  provocare otite e polmonite. Questo vaccino non è obbligatorio, ma ormai molti bambini vengono vaccinati.

Il  vaccino viene effettuato assieme alle vaccinazioni obbligatorie(anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B). Le dosi si fanno a 3-5 e 12 mesi. Se invece il bambino ha più di 1 anno, basta una dose sola.

-Anti-pertosse

Questo vaccino è raccomandato nei bambini per la pertosse, è una malattia contagiosa che comporta difficoltà respiratorie.
Il germe che trasmette la pertosse è il Bordetella pertussis.

Il vaccino, viene effettuato tramite un'iniezione nella coscia, assieme all'anti-difterica e all'anti-tetanica.
Le dosi si somministrano a 3-5 e 11-12 mesi. Prevede due richiami a 5-6 anni e 14 anni.

- Anti-morbillo

Questo vaccino è raccomandato nei bambini per il morbillo, che è una malattia esantematica tipica dell'infanzia. Si riconosce dalla comparsa di macchioline rosse sulla pelle. Il virus del morbillo fa parte dei Paramyxoviridae. Il morbillo dura una decina di giorni. Le complicazioni del morbillo, sono otite, polmonite e encefalite.

Il vaccino si somministra in un'unica soluzione e protegge il bambino da parotite e rosolia, infatti è un vaccino trivalente.
Viene somministrato nel braccio ad un'età tra i 13-15 mesi e ha un richiamo a 11-12 anni.



-Anti-rosolia

Questo vaccino è raccomandato  nei bambini per la rosolia, che fa parte delle malattie esantematiche dell'infanzia. Non crea problemi nei bambini, ma può causare conseguenze gravi nelle donne in gravidanza. I sintomi della rosolia sono: febbre e la comparsa di macchie rosse sulla pelle e linfonodi gonfi. E' provocata dal Rubivirus.

Il vaccino viene somministrato con un'iniezione nel braccio tra i 13-15 mesi e ha un richiamo a 11-12 anni. ed è efficace anche contro parotite e morbillo, è un trivalente.

-Anti-parotite

Questo vaccino raccomandato nei bambini per la parotite, conosciuta come "orecchioni", provoca un rigonfiamento delle ghiandole salivari, febbre e difficoltà a masticare.

Il vaccino viene somministrato con un'iniezione nel braccio tra i 13-15 mesi e ha un richiamo a 11-12 anni. E' un trivalente efficace anche per rosolia e morbillo.





venerdì 1 febbraio 2013

Un'igiene accurata con i prodotti Prodecopharma

Oggi, voglio parlarvi di una serie di prodotti di una ditta, la prodecopharma,per un'igiene accurata. Li  ho trovato molto buoni e utili.
La prodecopharma è una ditta di Castelfranco Veneto e potete trovare i loro prodotti sul sito: http://www.prodecopharma.com/ .
Mi sono stati inviati tre prodotti che ho avuto la possibilità di apprezzare, per la loro utilità.
Credo che, una buona igiene intima sia molto importante, sia per noi mamme che per i bambini.
Ecco i prodotti qui di seguito.

- Detergente intimo prodecopharma

Detergente intimo
A base di estratti di semi di pompelmo, estratti di calendula . Da usare giornalmente, ha anche un gradevole profumo.
- Salviette igieniche prodecopharma
Salviete intime


Una confezione di praticissime e utili salviette igieniche. Da poratre sempre con sè, durante i viaggi, in ufficio. Sono confezionate in bustine singole . Basta metterne alcune nella borsa, senza che portino via troppo spazio.
- Deogenic intimo prodecopharma

Degenic intimo
Personalmente una novità, che trovo utilissima. Un deodorante per le parti intime in spray. Igienizza la biancheria intima, garantendo una buona prevenzione.
Allora, vi consiglio di acquistare questi prodotti e altri, di questa linea .
Un'igiene accurata, per garantire al nostro corpo una buona salute.

Cosa aspettate?