domenica 30 giugno 2013

Gravidanza gemelli

Oggi vi voglio parlare in dettaglio di alcune informazioni riguardanti la gravidanza di gemelli. Come la mia, come la gravidanza di tante altre mamme gemellari. Ma, quando si aspettano i gemelli bisogna sicuramente avere qualche accortezza in più. E' bello e interessante sapere soprattutto come avviene la fecondazione di due gemelli?







Queste sono alcune caratteristiche della gravidanza gemellare:
  • due terzi delle gravidanze gemellari derivano dalla fecondazione di due zigoti, uova dove il  nostro patrimonio genetico dei gemelli è diverso, vale a dire che sono due fratelli.
  • le gravidanze monozigotiche, vengono originate dalla divisione di un unico uovo e si differenziano in base a quando avviene la divisione.
  • se l'embrione si divide dal 1 al 3 giorno, ogni bambino ha la sua placenta, il suo sacco .
  • se l'embrione si divide tra il 4 e l' 8 giorno, si ha una gravidanza monozigotica e i gemelli, hanno un' unica placenta, ma un sacco amniotico unico.
  • nel raro caso dell' 1% l'embrione si divide fra il 9 e il 14 giorno e i gemelli, in questo caso condividono sacco amniotico e placenta.

Come potete leggere la gravidanza gemellare se i gemelli sono uguali, se diversi, un sacco amniotico, due dipende dalla divisione dell'embrione, o per meglio dire a quale settimana si divide.
Inoltre è bene ricordare che, la gravidanza gemellare viene considerata una gravidanza a rischio, per cui, bisogna avere qualche riguardo in più, rispetto ad una gravidanza unica.

Esistono ospedali che seguono le donne che aspettano i gemelli , specializzati in queste gravidanze e sono:

  1. Bergamo: Ospedale Riuniti  www.ospedale riuniti.bergamo.it
  2. Brescia:   Ospedali Civili di  Brescia www.ospedalicivili.brescia.it
  3. Cuneo:     Ospedale Santa Croce e San Carlo  www.ospedale.cuneo.it
  4. Firenze:    Ospedale Santa Maria Nuova www.asf.toscana.it
  5. Milano: Clinica Mangiagalli  www.policlinico.mi.it


Queste sono alcune strutture ospedaliere alle quali potete rivolgervi in caso di bisogno.
 

venerdì 28 giugno 2013

Il primo amore all'asilo

Il primo amore all'asilo, lo ricordate? Io non posso, l'asilo non l'ho frequentato, ho avuto una mamma casalinga, che ha preferito tenermi con sé. Non so se sia stato giusto, non per non averlo apprezzato, ma ricordo ancora ora che quando sono dovuta andare alle elementari, ho sofferto tanto, piangevo e mi mancava la mamma.







 Sono passati ben quasi 30 anni, ma certe emozioni non si scordano. Per questo con Giada e Elena , ho preferito, nonostante sono casalinga mandarle da subito all'asilo, almeno si staccavano un po' da me e entravano a far parte della società, avendo a che fare con compagni d'asilo e maestre. Imparare a staccarsi, a relazionarsi con gli altri, a non avermi sempre accanto. E quest'anno come secondo anno d'asilo, per Elena è nato il suo "primo amore". Ha incominciato a dirmi che si era fidanzata, con un bambino all'asilo, che era simpatico, e mi è capitato di vederla arrossire, quando lo vedeva, ma cosa proveranno a questa età?   Mi scappava un sorriso sotto i baffi, di fronte al suo comportamento, non per deriderla. E mi sono chiesta se sarà  anche per lei un  batticuore  e farfalle nello stomaco chissà! Fatto sta che era molto contenta di frequentare l'asilo, perché sapeva che c'era anche questo bimbo, meno male, non ne ha mai avuto molta voglia di andarci. Ed ecco che ora aveva un buon motivo. Ora l'asilo è finito e proprio l'altro giorno mi diceva che lo aveva lasciato, perché l'asilo è finito, eh beh certo ora bisogna pensare agli amori estivi, anche questi faranno battere il cuore e arrossirà? Credo di sì, per fortuna sono ancora molto piccole e possono vedere solo il lato positivo dell'amore, non sempre si sorride, si arrossisce, a volte si piange, ci si dispera, ma c'è ancora tempo, anzi se potessi glielo eviterei, ma è la vita. Se vorrà sarò lì a consolarla, a consigliarla, ad asciugargli le lacrime, a fargli capire che purtroppo non sempre si è ricambiati, ma se succede, si ha il mondo nelle mani. Cosa c'è di più bello dell'amore? Per ora piccola mia vivi le tue emozioni, tutto il resto può aspettare.

 

mercoledì 26 giugno 2013

Giorgia ci racconta il suo parto di gemelli

Ecco una nuova testimonianza di parto gemellare. Giorgia mamma giovanissima, ci racconta il suo parto gemellare: anche questa andrà ad arricchire le testimonianze, nella pagina che ho aperto da poco. Come tutte  le testimonianze di mamme raccolte finora è bellissima, intensa e piacevole.








Mi chiamo Giorgia, ho 26 anni e sono mamma di Enea e Gaia  gemelli nati il 21-11-12.
Il 12 aprile dopo un piccolissimo ritardo di 2 giorni, decido di fare il test, così.  In realtà, non perchè mi sentissi incinta  con mia super sorpresa una bella "+" non sapevo se fosse vero appena mia mamma è tornata dal lavoro gli ho fatto vedere il test e lei tutta agitata... dopo aver avuto la conferma mando a mio marito la foto del test e lui subito mi chiama... ancora non sapevo cosa pensare in realtà... L'indomani mia mamma mi aveva già prenotato gli esami per le beta hcg che sono chiaramente risultate altissime, così mia mamma che lavora in ospedale ha subito chiamato un amico ginecologo che mi ha vista subito. Arrivo da lui e subito mi guarda e mi dice "doppi auguri" lì ho visto per la prima volta i miei cuccioletti... due palline in realtà che però significavano già tutto il mio mondo...
Una settimana dopo, mi prescrive un altro controllo per vedere se era presente il battito, ma dentro di me sentivo che loro c'erano, con ansia però ho aspettato quel mercoledì.
Ero con mia mamma e la mia miglior amica, sentire quei cuoricini minuscoli battere oddio che emozione, che agitazione 2 creature stavano prendendo forma dentro di me, il miracolo della vita... 2000 domande da fare al ginecologo e in quel momento non sapevo che dire... avevo solo tantissima paura che potesse andare male qualcosa.
Da lì è partito il periodo della mia vita più emozionante tra ecografie che mi facevano vedere i miei cuccioli crescere, sentire i lori cuori, seguire i loro sviluppi due creature, due gemelli...
Le paure... toxo, distacchi.... ogni minima perdita correre da mia mamma disperata e lei ogni volta mi rassicurava, poi ho  trovato un ginecologo bravissimo, che mi ha seguito lungo tutta la gravidanza....
Li trascorrono le mie settimane, settimana dopo settimana, la pancia cresce e pure la mia gioia perchè comincio a sentirli muovere, mi accorgo che loro riconosco la mia voce... emozioni...
Nelle ultime settimane, il ginecologo ha voluto tenermi più controllata... il 12-12-12 sarebbe stato il termine e verso fine ottobre ogni settimana un'ecografia, per monitorare il collo dell'utero. Mi aveva già detto che mi avrebbe fatto cesareo il 12 novembre e io felicissima ero stanchissima... loro erano già 2 kg ciascuno, quindi pesava portarli in giro. Una delle ultime eco, mi dice con la faccia seria " ci vediamo il 31 ottobre perchè forse avviciniamo il parto al 5 novembre" ODDIOOOO avevo solo 3 settimane e poi li avrei coccolati, baciati, abbracciati. Vado a prendere il passeggino, metto fretta per finire di sistemare la loro cameretta,casa, tutto! Vado a fare l'eco il 31 ottobre e mi fissa la data al 21 novembre COMEEEE???? Lì mi sento morire.. come 21 novembre? non era il 5 novembre?? 5,12,21 oddio.... ma questo giochino di spostare in continuazione le date ha funzionato, in quelle ultime settimane avevo ripreso la forza, stavo benissimo... li avrei visti, ancora 20 giorni.

Ebbene ci siamo, arriva il 21... sveglia alle 6, partenza per l'ospedale che ho raggiunto a piedi visto che abito attaccata all'ospedale con me mia mamma e mio marito. Emozione, ma cerchi di stare calma, arrivo in ospedale e lì tutti pronti e super emozionati per me con me.  Due ostetriche bravissime che mi hanno messo a mio agio e super disponibili, poi anestesista, infermieri della sala operatoria, bravissimo staff, arrivano con la cuffietta verde e lì comincia la tremarella alle gambe c'eravamo quasi . Alle 9.15 mi spostano col lettino io e il mio pancione facciamo il nostro ultimo viaggio, arrivo in sala dove scopro che una è la mia vicina, il mio ginecologo la mamma di un'amica e altre persone simpaticissime.... gambe che tremano io super agitata ma è bastata una piccola puntura sulla schiena e sono tornata in pace con il mondo,amo la spinale.
 Il ginecologo arriva, mi guarda,  mi chiede se sono pronta e via, arrivato il momento.  9.38 vedo un esserino tutto sporco passare daventi a me e lo sento urlare : Enea , stupendo 9.40 ancora prima di uscire dalla pancia praticamente la sento piangere:  Gaia e li sento da tutti gli auguri Gaia di nome e di fatto a quanto pare, poco dopo vedo le due ostretiche arrivare con due frugoletti avvolti negli asciugamani, i miei tori, la mia vita  Enea 3.250 Gaia 2.760, stavano benissimo, le mie due creature, i miei due miracoli.
Che scema a ripensarci,  la prima cosa che ho chiesto alle ostetriche è stata se avevano capelli, in quel momento non sapevo nemmeno dov'ero,  che emozione.

  •  
    Il 25 novembre siamo tornati a casa... allattamento al seno. ahimè durato solo 10 giorni e neanche per tutti i pasti, latte artificiale.
    Oggi hanno 7 mesi, Enea pesa 10kg la Gaia 7.5 kg stanno benissimo e sono fantastici, sono bravissimi e sono gran soddisfazioni... impegnativi ma bravi davvero.... non so che altro aggiungere.
  •  
    Vorrei aggiungere il fatto che, andando su "alfemminile" abbiamo creato un gruppo con delle altre mamme che avrebbero partorito a dicembre ed è stata un esperienza ancora piu bella perchè arricchita anche da loro. A loro devo molto sia in gravidanza che ora.... ci sentiamo ancora e sapere che affrontiamo problemi comuni aiuta parecchio.

  • Grazie Giorgia per la tua bellissima testimonianza, mamme vi è piaciuta? Vi ricordo che chi vuole mamma di gemelli e non può scrivere l'esperienza del suo parto e spedirlo a ubertidebora@yahoo.it

       

      lunedì 24 giugno 2013

      Quando portare il bambino in bicicletta

      Volete portare il vostro bambino con voi in bicicletta ma non sapete se è abbastanza cresciuto per farlo?  Quale seggiolino e casco sono quelli giusti per far sì, che il bambino non corra alcun pericolo durante il tragitto? A quale età possiamo metterlo sul seggiolino da bicicletta? Il seggiolino per la   bicicletta dobbiamo posizionarlo davanti o dietro? Come trasportare il bambino in bicicletta?






      Nessun problema oggi andremo a vedere insieme quando si può portare il bambino in bicicletta con il seggiolino, elimineremo qualsiasi dubbio che vi affligge dando una risposta a tutte queste domande.





      Ma andiamo a scoprire insieme quando portare il bambino in bicicletta, e di conseguenza quando montare l'apposito seggiolino.

      • ci sono i pratici seggiolini che si mettono davanti, agganciati al manubrio della bici, che consentono di vedere il bambino e anche lui può guardarsi intorno. I seggiolini anteriori possono essere usati da un peso di 9 kg, fino a un massimo di 15 kg.

      • i modelli di seggiolini, sono classificati  con una lettera, A o B e un numero. La lettera indica dove deve venire posizionato il seggiolino: A = posteriore; B = anteriore;  La B indica il peso del bambino: i seggiolini B, vanno da 9 a 15 kg; i seggiolini A, vanno da 9 a 22 kg. Dal 2005 le norme di sicurezza prevedono che, il seggiolino, deve essere comodo e sicuro. Verificate che sul seggiolino sia riportata questa sigla : EN14344.


      •  seggiolini posteriori, devono avere il poggiapiedi e il fermapiedi.

      • per quanto riguarda il casco, vi sono di varie misure e si possono regolare con la rotellina che trovate dietro .
      • il codice della strada prevede che i bambini fino agli 8 anni possono essere portati in bicicletta, ogni seggiolino deve essere composto di sedile con schienale, braccioli, ( non obbligatori per il sedile posteriore e se il bambino ha più di 4 anni), cinture di sicurezza e struttura per fissarlo.

                                                  


      E voi quale seggiolino usate per il vostro bambino e a quale età, lo avete messo in bicicletta ?
        Quando portare il bambino in bicicletta

        Recensita da UBERTI DEBORA il 24 Giugno .
        A quale età si può mettere il seggiolino per portare il bambino in bicicletta con il casco Vuoi portare il tuo bambino in bicicletta ecco il casco e il seggiolino che ti servono

        Voto:4,5

        sabato 22 giugno 2013

        Terremoto in Lunigiana

        In questi giorni abbiamo a che fare con il terremoto. Purtroppo per quest non mi vedete molto attiva nello scrivere. Cerchiamo di passare la maggior parte del tempo fuori casa, sperando passi presto. Le bimbe hanno un po paura e cerchiamo di fare il possibile.Vi auguro un buon week end sperando che lo sia anche per noi.

        giovedì 20 giugno 2013

        Il parto prematuro gemellare di Martina

        Questa è una testimonianza di parto prematuro  gemellare, con le sue difficoltà, ma ugualmente  bellissimo, emozionante, da leggere tutto d'un fiato.
        Cosa accade se i gemelli nascono prima del termine? Cosa si prova a non poter portare a casa con sé i suoi piccoli, ma poterli solo vedere un'ora il giorno, non potendoli abbracciare e coccolare? Dopo mesi e mesi di attesa........
        Questa è una testimonianza di un parto di gemelli in anticipo.








        Ecco cosa ci racconta Martina:


        Ciao a tutte, io sono Martina, mamma di Giulia&Giorgia, 3 anni. Mi piacerebbe di più parlare di come avrei voluto fosse la mia esperienza e invece sono qui a raccontarvi una storia, quella del mio parto, che spero solo non demoralizzi le bi-mamme in dolce attesa. Ricordatevi care che non tutti i parti sono uguali, ogni esperienza è diversa, diversa nei modi e nelle sensazioni.

        Sono di Venezia, ma ho partorito a Treviso all’Ospedale Ca’ Foncello alla 34+2. La mia gravidanza è stata nel complesso senza complicazioni. Le bimbe sono monocoriali bi-amniotiche, ossia in due sacchi ma con la placenta unica. Per questo motivo ogni 3/4 settimane facevo un’ecografia per controllare che le due bimbe mangiassero in maniera equilibrata senza portarsi via “la pappa” l’una con l’altra. Sin da subito Giorgia tendeva a mangiare di più della sorella e il suo peso è sempre stato leggermente superiore rispetto alla sorella. Alla 27ma settimana sono stata ricoverata 3gg al Civile di Venezia per una cura di Bentelan: il medico che mi seguiva la gravidanza prevedeva un gestazione non oltre la 35ma per cui aveva preferito accelerare lo sviluppo polmonare delle bimbe in modo tale che se anche ci fossero stati problemi prima della 35ma settimana le gemelle non avrebbero avuto complicazioni. Tutto è andato bene fino alla 31ma quando abbiamo preferito farmi ricoverare a Treviso, ospedale in cui avrei avuto assistenza anche nel caso in cui le bimbe fossero nate molto prima del previsto, assistenza che Venezia non mi assicurava per mancanza di una terapia intensiva neonatale attrezzata per bimbi molto prematuri. Il mio soggiorno a Treviso è durato 20gg circa, monitoraggi quotidiani, 2 volte al giorno, finché un’ecografia non ha rilevato che la piccolina Giulia non cresceva più e fu deciso quindi di intervenire con cesareo. Sono intervenuti alla 34+2, puntura spinale e via… il giorno 1 aprile 2010 alle 8.35 è nata Giorgia, alle 8.36 è nata Giulia. Tutto bene, “ciao amore sono la mamma”, “ciao amore sei bellissima”, urla (le loro) e pianti (i miei) hanno fatto da contorno ad un’equipe medica che stava curando loro e me. Le bimbe sono state portate subito in terapia intensiva nel reparto di patologia neonatale. La patologia di Treviso è suddivisa in 3 sezioni a seconda delle condizioni gravi-meno gravi dei prematuri, sono ammessi all’interno solo mamma e papà, obbligati a indossare un camice, guanti e salva scarpe. C’è una vetrata che circonda tutto il reparto e che permette anche a nonni e parenti di vedere i nascituri. Diciamo che non è proprio una “vetrina” piacevole come può essere quella di un nido normale: ci sono bimbi veramente in condizioni critiche, incubatrici ovunque, tubicini, tubi grandi, strumenti e macchinari con lucine varie e suoni alcuni inquietanti… Le mie bimbe le ho viste 2 secondi alle 8.30 dell’1 aprile. Le ho riviste poi a distanza di due giorni. Non era quello che mi ero immaginata, non era quello che speravo di vivere nei primi miei istanti da mamma. Una volta partorite le bimbe ho avuto una reazione allergica alla spinale: ho cominciato a sentirmi soffocare, mi sentivo le tonsille ingrossarsi sempre di più, cominciava a mancarmi il respiro, ho avvisato subito l’anestesista e sono stata tenuta sotto controllo per due ore. Fuori ad aspettarmi c’erano il mio compagno e i miei genitori ai quali non erano state comunicate le mie condizioni e che non vedendomi uscire cominciavano a preoccuparsi. Io non pensavo fosse passato tanto tempo, avevo perso completamente la cognizione temporale, ero convinta di essere stata dentro poco e invece il mio compagno mentre mi accompagnavano in stanza mi disse che erano passata ben due ora da quando avevano portato le gemelle in terapia intensiva. Quando mi son ripresa, a distanza di due giorni, mi hanno messa in sedia a rotelle e mi han portata a vedere per la prima volta (anzi seconda..) le mie bambine. Erano lì piccoline, minime, mignon…. Giorgia è nata 2,200 kg per 45.5 cm, Giulia 1,860 Kg per 43 cm. Piccole…. Le mie piccole…. E quella volta lì ho potuto tenere in braccio solo Giulia perché Giorgia era piena di tubicini, impossibile da abbracciare. E Giulia, questo scricciolo, aveva un tubicino su per il naso, uno sul braccio e uno sotto il piede. Non sapevo come prenderla in braccio, avevo paura di farle male. Il giorno dopo ho potuto prendere in braccio anche Giorgia. Andavo tutte le volte k potevo, tutti i pomeriggi andavo ogni ora (si poteva entrare in reparto solo nel pomeriggio). La domenica di Pasqua, Giorgia mi ha fatto prendere uno spavento perché lì davanti ai miei occhi ha smesso di respirare e gli strumenti che la monitoravano avevano cominciato a suonare e suonavano e suonavano e io non vedevo arrivare nessuno, o almeno ero convinta di non vedere arrivare nessuno e invece l’infermiera c’era solo che io ero talmente scossa da quello che stavo vivendo che non me ne rendevo conto. “Signora non si preoccupi la piccola non ha niente, si è solo dimenticata di respirare, succede, a volte si dimenticano” – dimenticata??? Per pigrizia… praticamente sembra che ci siano dei bambini talmente pigri che si dimentichino addirittura di respirare. Effettivamente Giorgia lo è pigra, resta comunque il fatto che tu mamma da pochi giorni queste cose non le sai e enfatizzi tutto all’ennesima potenza perché la ragione non comanda più, c’è solo il cuore di una mamma che non vede l’ora di abbracciare e di portarsi a casa le sue piccoline. Il decorso post-operatorio ha visto le bimbe tenute in patologia per 20gg circa, con trasferimento da Treviso a Venezia (non vi sto a raccontare anche qui l’incubo che abbiamo dovuto affrontare altrimenti non è più finita…). Una volta a Venezia, io andavo tutti i giorni in ospedale, dalla mattina alla sera, speranzosa ogni santo dì di sentire che il Primario mi dicesse “Signora le porti a casa”, ma dovevamo aspettare che Giulia raggiungesse i 2kg di peso e dopodiché avremmo potuto tornare tutti a casa. Concludo raccontandovi che dopo il controllo dei 40gg sono stata ricoverata un’altra volta a Treviso per eseguire un’isteroscopia: pur avendo fatto un cesareo avevo ancora placenta dentro. E così è andata la mia avventura… spero solo di non aver spaventata nessuna. Sono esperienze, c’è chi le vive senza il minimo trauma, chi invece passa ore e ore di travaglio o chi si vede strappare i propri bimbi subito dopo averli partoriti. Il mio sogno era quello di prenderle e tenermele in braccio, sin da subito, allattarle, coccolarle, tenerle strette a me… e invece per 20 lunghi giorni siamo stati distanti. Eh vabbé vorrà dire che mi toccherà farne un altro (uno solo però magari stavolta…) in modo da coccolarmelo e godermelo … scherzo scherzo… ho già dato! Son felicissima con le mie bambine, sono tutta la mia vita, io sono per loro e grazie a loro. Buona fortuna bi-mamme!!
         
         
        Grazie Martina per la tua bellissima testimonianza che hai condiviso con tutte noi, riguardante la tua gravidanza gemellare.

        mercoledì 19 giugno 2013

        Come sviluppare l'intelligenza fisica e mentale del bambino


        Oggi voglio riportare in questo post quanto è importante come stimolare l'intelligenza fisica e mentale del bambino da 0 a 3 anni, spiegato da Liliana Jaramillo psicologa  e scrittrice.
        Quanto è importante stimolare il nostro bambino? Come possiamo sviluppare in maniera corretta la sua intelligenza fisica e mentale?
         
         
         
         
         
         
         
        Sono Liliana Jaramillo, mamma, scrittrice e Psicologa .  Esperta in stimolazione infantile, operatrice certificata nel 2009 nel “Metodo Canguro” per bimbi prematuri e direttrice del sito www.stimolazioneinfantile.it Voglio presentarvi il mio libro Stimolazione infantile: Sviluppa al meglio l’intelligenza fisica, mentale ed emotiva del tuo bimbo da 0 a3 anni. Edizioni San Paolo.

         

        Ogni genitore sa per istinto che la mente di un bimbo è estremamente “malleabile” e in grado di acquisire una quantità impressionante di informazioni e stimoli. A questa capacità gli psicologi diamo il nome di plasticità cerebrale.

         

        La plasticità del cervello infantile si deve proprio… alla sua immaturità! In effetti, il bimbo esibisce una maggiore flessibilità mentale rispetto a un adulto (ad esempio, nell’apprendimento delle lingue) proprio perché le connessioni tra i neuroni (dette sinaptiche) non si trovano già formate alla nascita, ma hanno bisogno per questo di un’adeguata stimolazione.

         

        Nello sviluppo cerebrale infantile le reti neurali sorgono in risposta alla stimolazione ambientale; i neuroni che non riescono a collegarsi tra loro tendono a morire. Questo in neurologia si definisce morte cellulare. Più collegamenti si creano, più il bambino sarà in grado di imparare e sviluppare la sua intelligenza fisica, emotiva, sociale ecc.

         

        Quindi Il concetto di plasticità cerebrale implica  l’idea che le esperienze che il bimbo vive nei primi anni di vita influiscono sullo sviluppo dei circuiti cerebrali. Questi, a loro volta, determineranno il suo comportamento adulto. Pertanto è   essenziale fornire al bimbo stimoli appropriati in modo da favorire il suo pieno sviluppo cerebrale soprattutto nei suoi primi tre anni di vita.

         

        Ci sono molti esempi di influssi delle esperienze infantili sul comportamento adulto. Per esempio, apprendere a nuotare o pattinare quando si è piccoli o molto giovani risulta più facile di quando si è adulti. La plasticità cerebrale che favorisce l’apprendimento di queste competenze tende quindi a diminuire con l’età.

         

        Tutti gli stimoli,  giochi, carezze, dialoghi o la vostra semplice compagnia producono nel cervello del bimbo delle “impronte” neurali che rendono possibile l’apprendimento di nuove informazioni. In questo processo naturalmente giocano un ruolo importante anche altri fattori come l’eredità genetica, la nutrizione e la salute in generale.

         

        Tuttavia, se questi elementi si integrano in un’adeguata stimolazione, con la quale si trasmette sicurezza, affetto e la possibilità di esplorare e sperimentare nuove sensazioni e relazioni con l’ambiente esterno, il bimbo può sviluppare al massimo il suo potenziale.

         

        La stimolazione infantile è appunto l’insieme di stimoli, tecniche, e attività a base scientifica e pedagogica che  applicate  in maniera sistematica e sequenziale  aiutano a sviluppare al massimo le aree  cognitive, fisiche,  emotive e sociali del bambino.  La stimolazione permette di identificare inoltre stati indesiderati nello sviluppo del bimbo ed aiuta le famiglie e i professionisti dell’educazione e della salute nella cura integrale e nell'’ educazione del bambino.

         

        Stimolare adeguatamente un bimbo però non significa (come molti genitori potrebbero pensare) trasformarlo in un genio! Niente di più falso... innanzitutto perché il termine “trasformare” implica che una persona ha inizialmente certe caratteristiche e poi ne acquisisce altre. Nemmeno significa stimolare precocemente un bimbo: questo infatti significherebbe fornire degli stimoli inadatti al grado di sviluppo delle strutture cerebrali del bimbo in un dato momento della sua crescita. Una vera stimolazione infantile, invece, tiene conto del normale sviluppo infantile e propone delle attività mirate a ciascuna tappa evolutiva.

         

        Non rispettare le tappe di sviluppo naturali del cervello infantile può costituire motivo di pericolo, nel senso che ciò che si insegna appare spesso lacunoso e può influenzare negativamente lo sviluppo successivo del bimbo.

         

        Stimolare significa far emergere tutte le potenzialità che un bimbo ha e coltivarle, non certamente creare qualcosa che non esiste.

         

        Stimolare davvero un bimbo significa aiutarlo ad essere la migliore persona che può diventare, a partire dalle potenzialità che già esistono in lui.

         

        Il mio libro illustra le più recenti scoperte scientifiche nel campo dello sviluppo infantile e le utilizza come base per suggerire più di 100 attività semplici ed efficaci per stimolare le varie intelligenze del bimbo (fisiche, mentali e socio-emotive) da 0 a 3 anni.  Inoltre si rivolge ai genitori di bimbi nati a termine ma anche a bimbi prematuri, educatori dell’infanzia e professionisti della salute.

         

        Liliana Jaramillo, Psicologa.
        Come sviluppare l'intelligenza fisica e mentale del bambino

        Recensita da UBERTI DEBORA il 20 Giugno .
        Vuoi sviluppare l'intelligenza del tuo bambino? Ecco come L'importanza di sviluppare l'intelligenza del bambino fisica e mentale

        Voto:4,5

        Crea il bosco incantato con i Piccolini Time

        Oggi voglio parlarvi di come potete creare con i vostri bambini un favoloso bosco incantato, grazie ai Piccolini Time, questo è il sito Piccolini Time.


        Dovete entare nel sito, cliccare su Registrati e inserire i dati.


         
        Vi verrà inviata una mail di conferma al vostro indirizzo mail e cliccate su "conferma registrazione"
         
         
        E vi si aprirà questa finestra
         
         
         
        Ora entrate nel sito all'indirizzo che vi ho scritto all'inizio e vi si apre questa finestra andate su Entra
        dovete scrivere la vostra mail e la vostra password.


         
         
        Entrate in questa pagina dove potete vedere " Il bosco incantato" e scaricare il villaggio che noi abbiamo costruito e che vi farò vedere.
         
         
         
        Inoltre è possibile trovare altre avventure : La fattoria, Il campeggio che dobbiamo scaricarlo ancora anche noi. E altri giochi molto belli.
         
        Ecco gli gnomi da ritagliare. Potete costruiire con i vostri bambini il bosco incantato.
         
         
        Giada e Elena all'opera
         
         

         
         
         
        Li stiamo assemblando per costruire il nostro bosco incantato.
         
         
         

        Ed ecco la nostra casetta con gli gnomi al suo interno.
         
         
         
         
         
        Ora siamo pronte per scaricare  il campeggio e fa Fattoria.
        Andate anche voi e vedrete che belli, a noi sono piaciuti molto. 
         
         

        martedì 18 giugno 2013

        Prodotti naturali per bambini


         


        Oggi  voglio parlarvi di prodotti  per bambini naturali alle erbe.
         Quando  parlo di prodotti naturali per bambini intendo creme naturali, mousse naturali, medicine a base di erbe .

        Aboca è una delle aziende che tratta questi prodotti ed è inoltre una pianta medicinale dalle proprietà depurative.






        Usando prodotti con all'interno l'Aboca, ho sempre ottenuto buoni risultati e questi che vi illustro di seguito, sono quelli con i quali mi sono trovata molto bene.

        Sempre meglio scegliere prodotti a base di erbe, se ne traiamo benefici, anzi che ricorrere subito a medicinali, cosa pensate?


        Ecco i prodotti naturali a base di erba che uso e che vi consiglio:






        • Sciroppo Grintuss Tosse : lo uso per la tosse secca, un cucchiaino la sera prima di dormire e devo ammettere che ho sempre ottenuto dei buoni risultati.
        • Propol 2: E' uno spray per la gola a base di propoli e al gusto di fragola e ciliegia. Essendo un gusto dolce, riesco a spruzzarglielo in gola. Riesce a farle sentire meglio.
         

        •  Crema che si usa per la dermatite atopica. Senza derivati del petrolio, parabeni, coloranti e profumi. Idrata e protegge la pelle. Anche questa crema contiene: Olio di boraggine, olio di jojoba, Iperico, Elicrisio, Radice di Liquirizia, .Quando la spalmate sul corpo, lascia un colore bianco, che viene assorbito in poco tempo dalla pelle, ridonandogli idratazione.

        •  Mousse naturale  per lavare i bambini, apposta per le pelli sensibili . Da usare tutti i giorni per lavarli, inoltre si può usare anche per lavare tutto il corpo, compresi i capelli.
        •  Crema spray adatta per la dermatite da pannolino, Giada e Elena ormai sono grandi, ma la notte lo mettono ancora. Questo è uno spray, da spruzzare per alleviare il bruciore e l'arrossamento. Crea una barriera e protegge la pelle del bambino. Inoltre essendo in spray si riesce ad applicarlo senza toccare la zona irritata.

        Avete mai provato i prodotti dei quali vi ho parlato? Provateli e fatemi risapere.
           

          Come fare un test di gravidanza

          Oggi voglio parlarvi di come fare un test di gravidanza. State pensando che potreste essere incinta e dovete fare il test di gravidanza? Non ne avete mai fatto uno? Come si fa un test di gravidanza? Io ricordo che la mia mano tremava e il cuore batteva a mille.





           Quando dobbiamo fare il test di gravidanza?

          Il test di gravidanza, bisogna farlo quando abbiamo almeno 3 o 4 giorni di ritardo. Esistono in commercio test molto affidabili. Dovete effettuare il test per vedere se siete incinta, con la prima pipì della mattina, perchè la mattina l'ormone che rileva la BETA HCG è più elevato.

          Come dovete usare il test di gravidanza?

          Il test di gravidanza ha un pratico manico in plastica e finisce con un tampone. E' proprio su questo tampone che dovete fare la pipì e in poco tempo, all'incirca due - tre minuti , il tempo necessario, nel quale l'apparecchio riconosce o meno la presenza dell'ormone Beta HCG . In base alla marca che avete scelto, sulle istruzioni vi è indicato il numero di linee che devono apparire più o meno marcate.


          E voi cosa ricordate del vostro test di gravidanza?


          lunedì 17 giugno 2013

          Ghiaccioli antinausea

          L'estate è in arrivo, sei incinta e devi combattere la nausea? Ho appena letto, ma non sono una novità recentissima, che esistono in commercio dei ghiaccioli antinausea. Soffrite di nausea in gravidanza? Come combattere la noiosa e fastidiosa nausea in gravidanza?
          Lillipops ha inventato i ghiaccioli  anti nausea,  del tutto naturali.



          I ghiaccioli antinausea, hanno avuto successo in Inghilterra e da qualche hanno potete trovarli anche in Italia.
          Il loro nome è Lillipops, che sembra abbiano avuto efficacia nel 95% nei casi di nausea in gravidanza.
          Li potete acquistare, non nei supermercati, ma in farmacia. Questi ghiaccioli sono stati sperimentati in 6 centri AOGOI ( Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) a Bergamo, Gorizia, Pescara, Chieti, Roma, Napoli e hanno riscontrato un' efficacia del 95%.
          Per la nausea, non vengono mai prescritti medicinali, per cui i rimedi naturali, vengono ben visti da ginecologi e future mamme.
          Questi ghiaccioli Lillipops eliminano i bruciori di stomaco e nausea. Si trovano in vendita in confezioni da 20 pezzi, gusti assortiti ad un prezzo di 10 euro.
          Potete trovare in farmacia maggiori dettagli e chiedete informazioni in merito, al vostro ginecologo.
          Vale la pena provare no? L'estate è appena iniziata, i ghiaccioli si mangiano volentieri e oltretutto sono anche antinausea, che ti aiuteranno a stare meglio.  Il caldo vi infastidisce e la nausea è un vero e proprio incubo.
          Fatemi sapere se  avete provato Lillipops,  gli ormai famosi ghiaccioli per combattere la nausea.Se vi hanno dato i benefici sperati e buon ghiacciolo. La nausea spero per voi che sia solo un ricordo.


          Ghiaccioli antinausea

          Recensita da UBERTI DEBORA il 17 Giugno .
          Combatti la nausea con i ghiaccioli Lillipops Con i ghiaccioli Lillipops combatti la nausea in gravidanza

          Voto:4,5

          Esperienza di parto di Morena

          Ecco un'altra esperienza di parto, che va ad arricchire la mia nuova pagina. Sono contenta che molte mamme hanno voglia di raccontarmi e raccontarvi la sua esperienza.
          Oggi ci racconta il suo parto Morena.







          I miei due parti ,a distanza di cinque anni, risalgono agli anni 70. Sono stati entrambi"naturali"anche se non del tutto spontanei. Dico questo perché, entrambe le volte,
          mi sono ricoverata dopo che erano trascorsi dieci giorni dalla data presunta del parto e i dottori hanno iniziato la terapia per farmi partorire.La terapia consisteva nel somministrare, per tre giorni consecutivi tre pasticche e infine il quarto giorno venivano messe alla partoriente due flebo che avrebbero indotto definitivamente il parto.
          Per quanto mi riguarda il primo parto è iniziato(rottura delle"acque") dopo sei pasticche, cioè alla sera del secondo giorno, e durante la notte è nata mia figlia.
          Per il secondo parto ho dovuto fare tutta la procedura infatti il mio bambino è nato, il quarto giorno, dopo la somministrazione di due flebo.
          Allora non esisteva l'epidurale durante il parto e nemmeno,nell'ospedale dove ero ricoverata,la macchina per l'ecografia per cui il sesso del nascituro è stata,entrambe le volte, una sorpresa.
          Che dire.......ho avuto la fortuna di partorire senza grossi problemi e che i miei figli sono nati sani.
          Mia suocera, invece, ha partorito in casa com' era usanza a quei tempi.Il bimbo (mio marito) è nato un po' prima dei nove mesi ed era talmente piccolo che le hanno detto di non affezionarsi, perché non sarebbe sopravvissuto.
          Lo tenevano, in mezzo al cotone ,dentro una scatola di scarpe ai lati di un grosso camino e anche se ha rischiato di prendere fuoco, l'ha scampata.


          Anche questa è una testimonianza di diversi anni fa, dove possiamo vedere, come siano cambiati i "tempi" e siano stati fatti progressi nella medicina. Ora si ha la possibilità di avere incubatrici, allora si adattavano con una semplice scatola di scarpe con un pò di cotone. Se il bambino era abbastanza forte soppraviveva altrimenti.
          Vi dirò, anch'io faccio parte di questi "fortunati" sono nata nel 1978, di sei mesi, parto prematuro, grande immatura. Pesavo 900 grammi, rimasta 700 grammi, qui trovate il mio racconto Ricordi di quando ero piccola

          domenica 16 giugno 2013

          Ciclo mestruale e le sue fasi

          Visionando e cercando di perfezionare il mio sito, vedo che mancano  nozioni di base di cui non se ne parla,  ma legate alla gravidanza, come il ciclo mestruale e le sue fasi. Perchè per concepire un bambino è molto importante conoscere il nostro corpo.  Il ciclo mestruale, le sue fasi, periodo fertile, ovulazione, tutti termini legati alla gravidanza e al concepimento.





          Cos'è il ciclo mestruale?

          Il ciclo mestruale, è il periodo mediamente di 28 giorni,(varia da 25 a 36 giorni) che intercorre tra una mestruazione e l'inizio della prossima. Ha una durata che varia da 3 a 7 giorni. Per poter calcolare la durata del proprio ciclo mestruale, bisogna contare i giorni  del proprio ciclo per almeno due mesi. Così da avere il calcolo dell'ovulazione, vale a dire il periodo più fertile.
          Ogni 28 giorni l'endometrio (il tessuto che riveste l'utero) per attori ormonali si "stacca" e viene eliminato con le mestruazioni.

          Il nostro organismo controlla e regolarizza il ciclo mestruale tramite:

          • l'ipotalamo: è una parte piccola del nostro cervello, che controlla l'ipofisi, che rilascia sostanze che serve a far arrivare ordini  all' ovaio.
          • l' ipofisi: che ho già nominato prima; è una piccola ghiandola che si trova all'interno della nostra testa. Produce ormoni, in grado di "comandare" tutte le ghiandole del nostro corpo. FSH e LH sono i due ormoni che produce e comandano l'ovaio.
          • ormone: è una sostanza chimica che viene prodotta da ghiandole interne e  viene introdotta nel sangue.
          • l'ovaio: ogni donna ne ha due, è una ghiandola a secrezione interna. L'ovaio produce ormoni, fra i più importanti vi sono il progesterone e l'estradiolo. L'estradiolo è maggiore nella prima fase del ciclo mestruale e determina lo sviluppo del sesso femminile. Il progesterone è importante nella prima parte della gravidanza per l'impianto dell'embrione.
          Le fasi del  ciclo mestruale sono:

          • Fase I: Chiamata fase follicolare, durante la quale il follicolo matura. L'ovulazione avviene tra il 7° e il 21° giorno per cui in un ciclo di 28 giorni, avverrà nel 14°giorno. Il follicolo scoppia e libera l'ovulo maturo nelle tube di Fallopio, è pronto per essere fecondato. Questi giorni, sono favorevoli per rimanere incinta.
          • Fase II: Il follicolo, dopo aver liberato l'ovulo, si trasforma in corpo luteo e produce progesterone. Ormone necessario e utile per unìeventuale gravidanza.
          • Fase III : Fase pre-mestruale, intorno al 24 giorno se non è avvenuta la fecondazione, l'endometrio si sfalda e intorno al 28 esimo giorno inizia un nuovo ciclo.



           

          Esperienza di parto gemellare di Anna

          Da oggi nasce una nuova pagina nel mio sito "Esperienza di parto di altre mamme".
          Per condividere, raccontare, sfogarsi, sostenersi in quel giorno in cui " abbiamo dato la vita".
          Ecco l'esperienza di Anna, del suo parto gemellare, della sua situazione difficile , ma del suo grande amore di mamma.



          Ho 2 figli, il grande di 12 anni e la piccola di 8, avuti da un precedente matrimonio costretto... Avevo 19 anni e una madre malata di tumore in fase terminale... Non volevo morisse con il pensiero di lasciare una figlia ragazza-madre...

          Un matrimonio fondato sulle bugie e sulla violenza fisica e psicologica... Fino a quando, ho avuto il coraggio di dire basta... Proprio nel momento in cui tutto sembrava più vetro che mai, arriva un raggio di sole che invade le nostre vite, il mio attuale compagno, il grande amore della mia vita.

          Dopo 5 anni di convivenza il desiderio di avere un figlio nostro cominciava a farsi sentire in entrambi, ma ciò che mi frenava era la paura che lui potesse cambiare il suo atteggamento nei confronti dei miei 2 figli grandi...

          Continuavo a rimandare... Ogni scusa era buona... tanta era la paura che mi portavo dentro! Poi un giorno a causa di grossi problemi che ho alle gambe dovetti cominciare una cura e non sapevo che avrebbe contrastato l'effetto della pillola anticoncezionale.
          Agli inizi di aprile 2012 iniziai ad avere strane sensazioni... Ma continuavo a sperare che così non fosse... Finché tra mille ansie, mi decisi a verificare la situazione e mi recai in una struttura privata per l'esame delle beta..
          Al pomeriggo il ritiro con esito positivo... Non ci credevo... Tornai a casa piangendo e urlando dalla disperazione... Il mio compagno cercava di consolarmi ma io non glielo permettevo... Non volevo andasse così: volevo sentirmi pronta, volevo decidere io quando.
          Volevo desiderarlo veramente... E tutto comunque, dopo il definitivo divorzio e dopo un eventuale matrimonio tra noi... Magari con una più stabilità economica... Insomma, non era quello il momento più adatto.
          Passarono i primi giorni e pian piano iniziai ad accettare la situazione anche se in cuor mio speravo in un errore.... Presi appuntamento con la ginecologa che aveva seguito le mie 2 gravidanze.
          Il 26 aprile 2012 mi recai all'appuntamento... Eravamo in ritardo, quindi mentre il mio compagno cercava parcheggio, io mi avviai agli ambulatori... Lui non fece in tempo ad arrivare... Quindi entrai da sola. Dopo tanto blablabla, mi accomodai sul lettino per l'ecografia.
          Cominciò a muovere il suo strumento sulla mia pancia.. Fece una faccia strana... Si tolse gli occhiali, li pulì... Ricominciò... No, c'era qualcosa che non andava... Mi disse che non riusciva a vedere bene e che preferiva provare con l'ecografia vaginale...
          In quel momento, giuro che cominciai a sperare che il test fosse un falso positivo... Mi stampai un mega sorriso sul viso... Per una volta le cose sarebbero andate come desideravo... All'improvviso la sua voce mi riporta sulla terra:
           
            "Mah  guardi, ci sono due camere gestazionali e due sacche vitelline... Io la guardai ma continuai a sorridere... La dottoressa mi ripete tutto con le stesse parole... Io ho quel sorriso stampato sul volto e sembra paralizzato... Allora lei: "ma ha capito?"

          Io:" credo di sì ma... ma spero di no!"   Da quel momento sono sprofondata in uno sconforto immenso: come avrei fatto? Chi mi avrebbe aiutato? Gli altri 2 avevamo ancora tanto bisogno di me... Per non parlare dell'aspetto economico, avrei dovuto comprare tutto.

          Ricominciare da zero... E cosa avrebbe detto il mio compagno? Un aborto? No, non potevo... La mia coscienza non me lo consentiva...

          E poi non ero riuscita a portare a termine le 2 gravidanze singole cosa sarebbe successo ora? Cominciai a pensare che quella era la punizione che Dio mi dava: non ne volevi uno e io te ne mando 2... E quando accetterai questa situazione te lì porterò via....

          Questo il pensiero che mi accompagnerà per quasi tutta la gravidanza e anche oltre...

          Uscii tremante e al mo compagno lì impaziente, non riuscii a dire che "abbiamo un grosso problema"... Non riuscivo a parlare... Poi in macchina scoppiai in un pianto e continuavo a ripetergli che mi dispiaceva... Ma lui poverino non capiva...

          " SONO 2!!!!" Il mio compagno  cominciò a ridere ... Ridere fino alle lacrime... Mi abbracciò e mi disse:"E questo sarebbe un problema?"
          Da quel momento, cerco di soddisfare ogni mia perplessità, di confutare ogni mia tesi, di incoraggiarmi ogni qual volta lo sconforto prendeva il mio cuore.
          Nei successivi controlli si definì anche quella che sarebbe stata secondo i calcoli la data presunta del parto, il 21 dicembre... Guardando il calendario ogni volta il mio sguardo cadeva sul 17 novembre... E da sola mi dicevo che era troppo presto...

          Alla morfologica a 18 settimane la bella sorpresa: un maschio e una femmina! Cercavo di non amarli perchè la scusa che Dio me li togliesse era tanta... Quello che accadde dopo mi fece ancor più convincere di questo  pensiero...

          Già alla morfologica il ginecologo, mi raccomandò di stare un pò a riposo perché il collo dell'utero era già raccorciato...

          Cercai di seguire il consiglio ma con altri due ragazzi per casa non era semplice...
           
           
          Alla 21esima settimana  il collo dell'utero tra i 18 e i 20mm... Riposo assoluto! Ricordo ancora le sue parole: allora Anna, succedesse qualcosa  ora sarebbe un aborto... Quelle sue parole risuonarono nella mia testa nelle settimane avvenire e continuava a girarmi intesta il pensiero di questa punizione divina...
           
           Se prima cercavo in internet notizie sui gemelli e poi sul collo dell'utero, ora cercavo notizie sulla prematurità...

          Son diventata esperta per tutto ciò che riguarda i prematuri e le probabilità di sopravvivenza nelle varie settimane... Era diventata un ossessione.... Ero lì immobilizzata sul divano in costante attenzione ai movimenti del mio pancione...

          Leggevo di chi si era ritrovata nelle mie stesse condizioni, ma non trovato mai qualcosa  che avesse un accorciamento del collo uterino così forte in un'epoca gestazionale così prematura.

          Iniziai a sperare in quel 17 novembre che prima mi sembrava troppo presto... Ora diventava una meta ideale... Trascorrevano i giorni lunghi, interminabili...
           
           
          Alla 24esima settimana la situazione è precipitata: canale cervicale 6 mm con ampio funneling... Il dottore m'indirizza immediatamente in ospedale dove mi prenderà poi in carico il centro delle gravidanze a rischio... Caddi nel baratro della depressione...

          Piangevo sempre notte e giorno... Piano piano i giorni passavano... E ringraziavo il Signore ogni mattino e ogni sera di avere ancora il mio pancione... Avrei voluto andare in giro mostrare quella pancia che mi rendeva orgogliosa... Ma non potevo...

          31esima settimana: eco di accrescimento... Tutto regolare, crescita nella norma... Circa kg 1,400 ognuno.
          I dottori che mi seguivano mi dissero che dalla 34esima i gemelli sono in grado di respirare da soli quindi sarebbero stati fuori pericolo... E valutarono che per allora il loro peso sarebbe stato di circa kg 2,300 e non avrebbero necessitato neanche di culla termica.

          Mi tranquillizzai solo quando arrivai a quella fatidica 34esima settimana.

          Iniziai a pensare di riuscire ad andare oltre ad ogni aspettativa e superare persino quel 17 novembre che mi perseguitava...

          Al mattino della 35esima+1 cominciai ad avere la pancia dura come un sasso, ma senza dolori... Decisi che fosse il caso di fare un controllo in ospedale.... Anche perché era proprio il 17 novembre!
          Alla visita risultò una dilatazione di oltre 5 cm... La bambina aveva deciso che era arrivata l'ora di farsi conoscere!

          Fu un vero peccato scoprire che nel frattempo si era girata in posizione podalica e fui costretta a sottopormi ad un cesareo d'urgenza...

          Mentre mi portavano in sala operatoria tremavo come una foglia... Un dramma unico: dosaggio insufficiente di anestetico... Non so come riuscii a non svenire nel sentire il bisturi incidere la mia pancia... Un dolore lancinante!

          Alle 17.36 sentii il pianto della bambina... Alle 17.37 arrivò anche il pianto del fratellino...

          Cosa provai? Solo dolore...

          Mi sentii un mostro... Li vidi x un attimo, ma nel mio cuore sembrava fosse arrivato l'inverno siberiano.

          Li portarono via e mi promisero che li avrei rivisti a breve in camera...
          Non fu così... Dall'eco di accrescimento la loro crescita era andata avanti x poco e poi si era fermata... Dalle stime avrebbero dovuto pesare all'incirca kg 2,6 e invece a malapena erano di kg 2...

          La bambina ebbe della poliapnea e la trasferirono in neonatologia, mentre il maschietto rimase nel nido... Non potevo alzarmi per poterli conoscere...

          Conobbi Davis solo il giorno dopo ma non potei  neanche stringerlo tra le mi braccia perché era attaccato ad una flebo di glucosio...

          Lo presi in braccio solo dopo 2 giorni...

          Aveva già 3 giorni quando potei conoscere Micol... La riconobbi subito in mezzo alle altre cullette... E scoppiai a piangere

          Mentre tutti mi incoraggiavano dicendo che non c'era niente di cui preoccuparsi, che comunque la bambina stava bene, una dottoressa mi fece capire che la situazione non era così leggera e che nn si potevano conoscere i tempi di permanenza lì...
          Ovviamente nel mio cuore fecero breccia quelle parole non di certo gli incoraggiamenti!

          Lei venne sottoposta ad un sacco di accertamenti, per capire quale fosse l'orgine di questi  atti respiratori così frequenti... Lui venne trasferito vicino alla sorellina per comodità ma solo per prendere peso...

          Dopo 11 giorni di torture, grazie a quella dottoressa malefica, arrivò la telefonata della responsabile del reparto che mi annunciava che il giorno dopo Micol e Davis sarebbero venuti a casa...

          Così, dopo 12 giorni tornammo a casa, il 29 novembre 2012... Alla fine le cose andarono molto bene dalla catastrofe che la mia mente continuava a proiettare... Ancora piango a quasi 6 mesi di distanza per le emozioni che mi son sentita negare...

          O meglio, che la mia mente contorta in quel momento non mi ha permesso di vivere.

          Voglio cancellare quel 17 novembre.

          Sto ancora lottando per venir fuori da quella depressione in cui mi sono trovata.

          E piano piano riuscirò... Grazie solo al mio compagno che continua a sopportare le mie ancora tante paranoie.

          Mi è stato vicino dal primo istante... Devo tanto anche ai miei due figli grandi, Isaac ed Esther che hanno pazientemente assecondato le mie interminabili richieste durante la mia immobilità.

          Micol e Davis sono gli amori di casa... Protetti e coccolati da tutti... Amati e adorati da mamma, papà, fratello e sorella...

          Mi è mancata anche l'emozione di allattarli... Quell'intimità non c'è stata... Piccoli e pigri com'erano, sono stata costretta a tirar via il latte e darlo con i biberon.

          Sono andata avanti circa 40 giorni... Poi piano piano il latte è cominciato a calare perché il tiralatte non ha la stessa efficacia della suzione del bambino.

          Quando sarebbero stati in grado di prenderlo dal seno, lo rifiutavano purtroppo, perché ormai erano già abituati al biberon.

          Spesso mi sento inadeguata a questo ruolo... Credo di non essere stata una buona madre e di non esserlo ancora oggi... Mi capita di chiudermi in bagno e far sfogo ai miei sentimenti con un bel pianto

          Poi un bel respiro e tutto ricomincia.

          I sentimenti negativi prima o poi daranno spazio alle gioie e alle soddisfazioni che i monelli ci regaleranno...

          Nel frattempo spero che questo racconto, possa dare forza e speranza a chi si ritrova nella stessa situazione in cui mi son trovata io.

           

           
          Nei successivi controlli si definì anche quella che sarebbe stata secondo i calcoli la data presunta del parto, il 21 dicembrconvincere di questo pensiero...

           
          Trovo che sia una bellissima testimonianza ,che da oggi andrà a far parte delle" Esperienze di parto di altre mamme" gemellari e non, racchiuse nella nuova pagina " Esperienze di parto di altre mamme".
          Questo favoloso momento, visto da tanti puni di vista e stati emotivi differenti.
          Buona lettura.
          Se volete raccontarmi anche la vostra esperienza, anche in forma anonima, inviatela a ubertidebora@yahoo.it.
          Sarà un piacere condividere ciò che avete provato.
           





                  venerdì 14 giugno 2013

                  Errori da evitare nei primi anni del bambino

                  Cari amici e lettori, oggi voglio parlarvi di errori da evitare nei primi anni del bambino. I primi anni del bambino, sono molto importanti per lui e per noi, per cui dobbiamo cercare di evitare alcuni errori che spesso nella quotidianità, non ci rendiamo conto di commettere. Oppure crediamo che non siano importanti .





                  Quali sono gli errori che involontariamente commettiamo nei primi anni di vita del bambino?

                  Ecco alcuni comportamenti errati, che dobbiamo evitare con il bambino:

                  • Non mettergli fretta: Ogni bambino ha i suoi tempi e non cercare di accellerarli, ne trarrai sicuramente l'effetto contrario. A 13 mesi non cammina? Significa che il suo scheletro, i muscoli e l'equilibrio non sono pronti a sostenerlo. A due anni e mezo ha ancora il pannolino? Significa che non ha ancora il controllo degli sfinteri, ma lo avrà presto.
                  • Dare il buon esempio: Ricorda che per il tuo bambino ha molto più significato e valore un gesto che mille parole. Se un genitore si comporta male, il bambino tenderà ad imitarlo. Per esempio se tu genitore, dicci parolacce, non puoi pretendere che il tuo bambino non lo faccia.
                  • Le regole: devi impostare regole chiare e coerenti. Bisogna che siano seguite e fatte rispettare da noi genitore di comune accordo. Ma anche da nponni, baby sitter. I "no" devono essere pochi, me devono rimanere "no" non trasformarsi in "forse"  o "sì". Il bambino che non ha regole cresce insicuro.
                  • Poca televisione: non fategli passare molte ore davanti alla tv, sarebbe bene non più di 2 ore al giorno, scegliendo programmi adatti al bambino.
                  • A dormire presto: i bambini di 2-3 anni devono dormire dalle 10,5 alle 12,5 ore per notte e da 1 a 3 ore nel pomeriggio. Bisogna chiarirgli che il giorno è fatto per stare svegli e la notte per dormire. Per questo durante il riposo giornaliero, la stanza del bambino dovete far in modo che non sia nè troppo buia, nè troppo silenziosa.
                  • Arrivo di un nuovo fratellino o sorellina: se il tuo bambino ha 2 o 3 anni, per lui può essere un trauma, cercate di dargli affetto rassicurandolo e dicendogli che il nuovo arrivato non toglierà amore a lui. Voi gli volete bane ugualmente.
                  • Giocate con lui: cercate di dedicare se lavorate, almeno 1 ora al giorno del vostro tempo per giocare con vostro figlio.
                  • Punizione è meglio di un ceffone: in un momento di rabbia, vi scappa un ceffone, ma bisogna ricordare che così il bambino crede che sia giusto picchiare. Se disubbidisce una punizione immediata e che dura poco tempo, ha più efficacia di un ceffone.
                  • Leggetegli le fiabe: prinma di dormire lo aiuta a sviluppare linguaggio e creatività.

                  Questi sono alcuni consigli, che spesso nella vita di tutti i giorni, presi da lavoro, impegno, stanchezza e quant'altro dimentichiamo.
                  Ma fermatevi un attimo, leggeteli e se già non li avete messi in pratica fatelo, poi fatemi sapere.



                   
                  Errori da evitare nei primi anni del bambino

                  Recensita da UBERTI DEBORA il 15 Giugno .
                  Quali sono gli errori da evitare nei primi anni del bambino Errori da non commettere durante i primi anni del bambino

                  Voto:4,5

                  Creme solari per bambini

                  L'Estate è arrivata e dobbiamo acquistare creme  solari per il nostro bambino. Il mare ci aspetta. Ma quali sono le migliori marche da usare di creme  solari  per il bambino. In commercio vi sono molte marche di creme e solari per bambini.
                   
                   
                  Quali sono le caratteristiche di una buona crema solare per bambini?
                  • Deve avere un' alta protezione: non vi sono più in comercio i solari con "schermo totale", perchè non esiste. La protezione giusta per il bambino è 50 "protezione molto alta".Sappiate che la protezione che troviamo sulla crema si riferisce ai raggi UVB che sono i raggi che generano le scottature. Bisogna guardare che ci sia anche la protezione dai raggi UVA l' Unione Europea stabilisce che deve esserci, pari a 1/3 di quelli UVB. I raggi UVA danneggiano la pelle in un lungo lasso di tempo, invecchiandola. Per cui deve essere presente la protezione da raggi UVA e UVB.
                  • Dovete spalmare la crema più volte il giorno, anche se sopra vi è l'indicazione "resistente all'acqua". Sempre ricordando di non esporre il bambino al sole nelle ore più calde: dalle 11 alle 16.
                  • Portate con voi il capellino e fategli bere molta acqua, e se gli piace offritegli per merenda frutta e yogurt.
                  • Le creme solari devono esere non allergizzanti
                   
                  Come deve essere la composizione di creme e solari per bambini per essere sicuri?
                   
                  I solari e creme per bambini hanno due tipologie di filtri:
                  1. Filtri fisici che sono ben tollerati dalla pelle, anche nei bambini con pelli delicate. Questi filtri sono il biossodo di titanio e l'ossido di zinco. Respingono tutti i raggi del sole, impediscono così alla pelle di surriscaldarsi. In genere nellcreme e solari non vi sono solo i filtri fisici, ma anche chimici.
                  2. I filtri chimici, sono ritenuti ad alto livello di allergie. Quelli ritenuti tali sono: benzophenone-3, 4 methylbenzylidene camphor, para aminobenzoic acid chiamato anche PABA.
                   
                   
                  Quando comperate creme e solari per il vostro bambino assicuratei che abbiano queste caratteristiche.
                  Personalmente, mi sono sempre trovato bene creme e solari della BioNike.
                  E voi quale creme e solari per bambini usate ?
                   
                   
                  
                   
                   
                   
                   
                   
                   
                   
                   
                  Creme e solari per bambini

                  Recensita da UBERTI DEBORA il 14 Giugno .
                  Cosa devono contenere le creme e i solari per bambini Cosa dobbiamo guardare nelle creme e solari per bambini

                  Voto:4,5