venerdì 4 gennaio 2013

Intervista con la psicologa evolutiva Francesca Lesmo

Ringrazio Francesca per l'intervista che mi ha rilasciato, e che vi riporto in questo post.
Sicuramente è una testimonianza che va ad arricchire il mio blog, che vede approffondire diversi argomeni che trovo interessani e anche molo importanti. Lei è una psicologa del'età evolutiva, comprese le età fra i 0-18 anni. Per cui riguarda un pò tutte le fasce di età del bambino, fino a raggiungere la maggiore età.
Questa intervista la trovo molto interessante, di seguito ve la riporto, ringraziandola di nuovo.
Non mancheranno altri approfondimenti e se avete bisogno di rivolgergli qualche domanda, riguardamte qualche argomento del vostro bambino che vi sta a cuore, scrivete pure, farò da intermediaria.





Buongiorno a tutti i lettori e grazie a Debora per quest’intervista. Sono la dottoressa Francesca Lesmo, psicologa clinica specialista dell’età evolutiva (0-18 anni), iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia con il numero 15019. Mi sono laureata in prima battuta all’Università degli Studi di Milano Bicocca e ho completato la formazione specialistica all’Università degli Studi di Bergamo. Costantemente alla ricerca del miglioramento professionale, attualmente approfondisco la mia formazione con una Scuola di Specializzazione in psicoterapia psicoanalitica dell’età evolutiva.
Esercito l’attività professionale nel mio studio, a Bergamo; ricopro il ruolo di consulente psicopedagogica in una scuola dell’infanzia e collaboro attivamente con la neuropsichiatria infantile degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Intervengo nelle scuole di ogni ordine e grado con attività di consulenza educativa, serate a tema, supervisione del gruppo insegnanti, gruppi per genitori.
Con il progetto Spazio alle Mamme! ho voluto creare una serie di gruppi per le mamme, con le mamme; il particolare momento della nascita di un figlio rivoluziona completamente l’esistenza, fa sentire spaesate, confuse e sempre piene di dubbi. Inizia, con la nascita di un figlio, un’avventura lunga tutta la vita. Ritrovarsi nel gruppo permette di condividere gioie e dolori, fatiche e risorse; permette di non sentirsi giudicate e di vivere il più serenamente possibile l’avventura della maternità.

1)Perché rivolgersi ad una psicologa dell’età evolutiva per il proprio figlio?



Se tuo figlio o tua figlia ti preoccupa perchè…



- È ingestibile
- Ha difficoltà a dormire o a mangiare
- Ha ricominciato a fare la pipì a letto
- Ha paure che sono diventate difficili da affrontare
- Ha problemi scolastici
- Sta attraversando un momento particolare di crescita
- È preoccupato o triste
- Ti sembra sofferente
- È aggressivo
- È vittima di bullismo
- Ha dei dolori fisici ma gli esami clinici sono tutti negativi
- Ti sembra diverso dagli altri
- Non rispetta le regole
- È sempre distratto
- Sta attraversando la vostra separazione
- Gli insegnanti segnalano qualche problema di ordine emotivo


Aiutarlo è importante perchè può migliorare sensibilmente la sua vita. Accogliere il suo disagio, non lasciarlo nell'indifferenza, è il più grande regalo che possa ricevere.

2)Perché rivolgersi ad una psicologa dell’età evolutiva per un adulto?


Quando nella vita si affrontano cambiamenti importanti o eventi che rivoluzionano l'equilibrio, mettendo in crisi le strategie che fino a quel momento hanno permesso di affrontare la quotidianità, spesso ci si sente preda delle circostanze e non si percepiscono più le proprie risorse.
Quando nella vita le emozioni negative hanno il sopravvento e limitano, parzialmente o del tutto, il benessere, impedendo di realizzare il proprio potenziale, la frustrazione aumenta a dismisura, generando un circolo vizioso.
Quando la situazione globale è di benessere generale, ma si ha bisogno di prendere una decisione importante o di fermarsi un attimo a riflettere, allora un professionista può favorire la lucidità di pensiero, far emergere le risorse e aiutare a focalizzare l'obiettivo. Perchè una specialista dell'età evolutiva per tutto questo? Perchè "il bambino è il padre dell'uomo", così scriveva Freud, ad
indicare che le radici di ciò che siamo trovano fondamento nelle nostre esperienze e riflessioni infantili. Ecco perché il dialogo e la riflessione sull'oggi non possono prescindere da un pensiero sul passato.



3)Perché sono importanti i gruppi per le neo mamme?



La nascita di un bambino è fondamentalmente un incontro: per la prima volta la mamma abbraccia il suo piccolo e il bimbo riconosce la sua mamma.
Dal concepimento sono ormai passati mesi, durante i quali, piano piano, nella testa della mamma si è formata l’immagine di suo figlio: lei si guarda il pancione e vede già il bimbo, ne delinea i tratti del viso, ne intravede la forma delle mani, disegna i suoi piedini.
L’attesa è il periodo dell’immaginario; il bambino che cresce dentro la pancia della mamma si sviluppa piano piano anche dentro la sua testa.
Quando viene il momento del parto, però, la realtà entra prepotentemente in scena: il dolore accompagna il passaggio alla vita e, in qualche modo, è già uno shock. Ed è qui che avviene il primo vero incontro, spesso difficile.
La mamma, finalmente, si trova tra le braccia il piccolo tanto aspettato e non lo riconosce: le sembra brutto, spesso, e il suo visino corrugato non esprime propriamente la gioia di essere venuto al mondo.
Per la mamma la fatica dell’incontro con il bambino reale, che è inevitabilmente diverso da quello immaginato, arriva al rientro a casa, quando si trova a tu per tu con il nuovo esserino che le sconvolge i ritmi e i pensieri.
La maggior difficoltà sta nella pazienza di conoscersi passo dopo passo, di imparare ad amarsi e a capirsi. Un neonato è dispotico ed egoista, chiede il totale asservimento a sé e la mamma si trova a non capacitarsi di come le sue fantasie potessero essere tanto rosee e lontane dalla concreta realtà.
Il progetto di accompagnamento al primo anno di vita del bambino trae le sue origini dall'idea, maturata dopo anni di lavoro con le mamme e i loro bambini, che attualmente le coppie si sentano sempre più sole nell'affrontare il difficile compito di diventare mamme e papà e di crescere il loro bambino nel modo più sereno possibile. Spesso i neogenitori si sentono inesperti e impreparati a risolvere le piccole o grandi difficoltà che lo sviluppo del piccolo comporta. Risulta di fondamentale importanza, anche per la prevenzione di fenomeni importanti come la depressione post partum, che le neomamme trovino uno spazio in cui potersi confrontare con tra loro e con una psicologa esperta, per essere sostenute nel percorso di crescita.


Ecco la nostra chiaccherata è finita, spero l'abbiate trovata interessante, cosa ne pensate?<
Intervista con la psicologa educativa Francesca Lesmo Recensita da UBERTI DEBORA il 04 gennaio . Intervista Parla psicologa educativa Francesca Lesmo Voto: 4,5

1 commento:

  1. Cara Debora sei una super mamma e sai trovare il modo di fare che le mamme si incontrino per risolvere sempre ogni piccolo problema!!!
    Complimenti cara amica.
    Tomaso

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