sabato 18 gennaio 2014

Cosa si prova ad essere gemella

Oggi ho il piacere di pubblicare cosa si prova ad essere una gemella. Quante volte me lo sono chiesta? Quante volte ve lo chiedete?
Ho avuto il piacere di conoscere Cinzia Tabellini e la sua pagina facebook https://www.facebook.com/langolocoloratodicinzia?fref=ts
 Ci mettiamo a Parlare e lei mi dice di essere una gemella. Allora colgo questa occasione per farmi raccontare cosa si prova ad essere una gemella.



Per cui incomincia così il suo racconto di "cosa si prova ad essere gemella".



Anch'io sono gemella! Ho un fratello gemello, un'esperienza unica. Siamo stati molto legati per tutta l'infanzia, sono passati 55 anni dalla nostra nascita. Prima sono nata io con parto naturale, allora non esistevano le ecografie e mamma avendo altri due bambini, ha preso un' ostetrica.
Dopo la mia nascita mio padre vedendo che mamma aveva ancora la pancia chiamò il medico di famiglia. Che arrivò da Rimini in bicicletta, si faceva fatica a circolare con l'auto.
Mio fratello stava nascendo con i piedi, quindi, l'ha girato con le mani.
Il medico gridava a mia mamma a gran voce sentendola urlare:
"Non urli signora, devo salvarvi entrambi, il parto è aperto".
Mia mamma ancora oggi, non vuole ricordare quel momento, e il medico anni dopo, ogni volta che vedeva il mio bellissimo fratello gemello diceva:
 " quando ti vedo mi prudono ancora le mani".
Siamo  nati di circa 2 kg.  E non avendo l'incubatrice, ci hanno avvolti nel cotone come due mummie. Mia mamma aveva tanto latte e quindi siamo cresciuti bene e abbiamo preso il latte materno per 9 mesi.
Allora non c'erano i pannolini e mio papà che lavorava in stazione, portava i "ciripà" (pannolini di stoffa) in stazione e li stendeva dove avevano i macchinari.
Questa è la nascita, mio padre ci chiamava: i miei gioielli, quando gli chiedevano cosa avesse , lui rispondeva sempre che a casa aveva due gioielli preziosi.
Per mia madre è stato uno shock, perché pochi mesi prima sua mamma si era paralizzata. E quindi non aveva aiuti.
Cercava qualcuno che l'aiutasse (aveva altri due bimbi) ma quando diceva che erano due...sparivano tutte!
Così mio padre non lo disse e....finalmente una signora vedendo le facce sconsolate dei miei genitori, non potè che aiutarli.
Fortunatamente crescevamo sani, io stavo sempre bene, mio fratello mangiava meno e aveva sempre un po' di bronchiti ma era sano... mia mamma diceva "non capisco mangiano uguale e la bambina cresce di più"
Lei non sapeva che di nascosto il mio gemello mi metteva la sua pasta nel mio piatto.....
I gemelli si coprono sempre, uno con l'altro, non fanno la spia e.....si difendono sempre.
Se qualcuno mi diceva o faceva qualcosa, mio fratello interveniva subito.
Anche noi avevamo e abbiamo due caratteri diversi. Io soccombevo, ma non mi dispiaceva.
Noi abitiamo a 300 km di distanza, abbiamo fatto scuola elementare e asilo assieme, c'erano altre due coppie di gemelli: un altro maschio e femmina e due maschi.
Mio fratello era più bravo a scuola ma non si impegnava, io mi impegnavo di più. Da grandicelli andavamo a comperare un paio di jeans, io con mamma e lui con papà. Quando tornavamo a casa era la stessa marca oppure ci piacevano le stesse cose.
Nei gemelli c'è sempre uno che cede di più e non è detto che sia il più debole.
Essere gemello o gemella è un legame indissolubile che lo capisce solo chi lo vive, gli altri non capiscono. Ricordatevi che se anche litigano, si adorano.

Grazie Cinzia per la tua bellissima esperienza.  Ecco cosa si prova ad essere una gemella ora ne sappiamo qualcosa in più. Sono mamma di gemelle, ma le mie bimbe ora hanno solo 5 anni e la tua testimonianza mi è piaciuta moltissimo, soprattutto avere la conferma di quanto si amano.





 

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