domenica 24 marzo 2013

Cellule staminali del cordone ombelicale:l'utilità della conservazione



Cellule staminali del cordone ombelicale: l'utilità della conservazione

Questo è un argomento un pò delicato e soprattutto ognuno di noi la pensa diversamente a riguardo. Ma proprio perchè vi è la libertà di pensiero, mi piace tratare anche argomenti un pò più "spigolosi".

 L'argomento cellule staminali viene sempre più spesso portato all'attenzione del grande pubblico da televisione e carta stampata. Di conseguenza, sono sempre di più i genitori in attesa di un bambino che si interrogano sull'utilità della conservazione delle cellule staminali. In questo breve articolo proveremo a chiarire perché le cellule staminali rappresentano un importante strumento terapeutico in ambito clinico.
Ad oggi sono ottanta le patologia che il Ministero Italiano della Salute ha individuato come trattabili con cellule staminali, e per le quali risulta quindi appropriata la conservazione delle staminali del cordone ombelicale. Prendiamo ora il caso di un paziente colpito da una di queste malattie (tra le quali figurano leucemie, anemie e disordini genetici1) che necessiti di una infusione di cellule staminali: sarà necessario in questo caso reperire un donatore compatibile, una operazione, questa, che ha probabilità di successo stimate in una su 50.000/100.000 (0.002-0.001%)2. Utilizzando per il trapianto cellule staminali del cordone ombelicale (anziché altri tipi di staminali, come per esempio quelle adulte, presenti nel midollo osseo) sarà però necessario soddisfare condizioni di compatibilità meno severe, grazie alla minore "maturità" immunologica di questo tipo di cellule3. Inoltre, se si sceglie di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale del proprio bambino, al momento della nascita, queste saranno immediatamente disponibili in caso di necessità sia per il bambino che per la sua famiglia. Queste cellule staminali, prelevate dal sangue cordonale dopo la nascita, sono infatti compatibili al 100% con il bambino dal cui cordone è stato effettuato il prelievo, ma sono anche compatibili fino al 50% con i suoi genitori e fino al 25% con eventuali fratelli o sorelle. Questa è una precisazione importante: il campione conservato presso una banca privata del cordone ombelicale può infatti essere impiegato sia dal donatore stesso (il bambino), attraverso un trapianto autologo, sia da una altro componente della sua famiglia (trapianto allogenico familiare). È proprio quest'ultima l'eventualità che si verifica più spesso, secondo i datti dell'EBMT (European Bone Marrow Transplantation)4.
Ecco perché la decisione in merito alla conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è una decisione importante, che merita di essere attentamente vagliata dai genitori in attesa di un bambino: un gesto semplice di protezione e amore che un giorno potrebbe rivelarsi estremamente importante per la salute della vostra famiglia.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com

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