mercoledì 24 luglio 2013

Come riflette, pensa e quali emozioni prova un bambino

Oggi cari amici vi voglio parlare dei bambini, di come affrontano le proprie emozioni, come pensano o per meglio dire, come noi mamme e papà possiamo aiutarli, per insegnargli al meglio i limiti che deve avere. E' giusto che per il nostro bambino siamo i suoi maestri. E così ho avuto modo di fare due chiacchere con la scrittrice e amica Liliana Jaramillo che per me e per voi ha scritto questo:




Metacognizione e bambini:  Che cos'è e quali sono i suoi benefici?

 

Nei processi di apprendimento ogni  bambino elabora informazioni  in modo diverso. Questo processo varia non solo per il tipo d’informazione che  il bambino elabora, ma anche per come  esprime ed usa le sue capacità cognitive nell’ ambiente che lo circonda.

 

Una cosa sono gli stimoli a cui è esposto e le conoscenze che acquisisce, un’altra il suo potenziale cognitivo e motivazione ad assumere impegni intellettuali.

 

Riflettere sui nostri pensieri, motivazioni, emozioni, capacità e limiti è qualcosa che tutti siamo in grado di fare, e si chiama metacognizione.

 

Per lavorare sulla metacognizione con i bambini, in principio, è necessario il supporto di un adulto consapevole  che sia in grado di fornire al bambino le informazioni  che non possiede, necessarie per risolvere un problema  e per  ampliare il suo bagaglio di conoscenze. Gradualmente, queste informazioni entreranno a far parte del  repertorio cognitivo del piccolo. Oltre a questo, l’adulto può aiutare il bambino ad essere consapevole dei propri limiti, e poi a superarli.

 

In questo modo l'atto del conoscere diventa un atto sociale, in cui non solo l’adulto esercita il ruolo di “maestro” per il bambino, ma anche questo, man mano che cresce, impara e condivide informazioni con gli altri, ad esempio i suoi coetanei con cui si confronta, anche in termini di risultati. Tuttavia bisogna ricordare che il bambino è anche mediatore del proprio apprendimento.

 

L’acquisizione di competenze metacognitive è strettamente legata al livello di maturità del bambino e viceversa. Man mano che cresce il bambino diventa sempre più consapevole di se stesso e delle sue azioni, diventando più autonomo. Inoltre, esercitare le abilità metacognitive nel bambino promuove e contribuisce a sua volta alla maturazione fisica, psicologica e neurologica, migliorare conoscenza di se stesso come una persona con pregi e difetti, Comprendere meglio un compito o un problema non solo a scuola ma anche nella vita quotidiana.

 

Implementare la metacognizione con bambini in età prescolare

 

·         Incoraggiate vostro figlio a pensare a ciò che  sa, facendo domande per approfondire l'argomento che viene discusso in quel momento

 

  • Insegnategli a riflettere sulle regole della casa, ad esempio raccogliere i giocattoli dopo aver giocato, dicendo “Se si raccolgono i giocattoli, la stanza diventa ordinata e pulita, possiamo evitare di inciampare sui giocattoli e cadere. Mettere a posto i giocattoli significa anche collaborare con mamma e papà che sono stanchi la sera dopo una lungo giorno di lavoro e si possono arrabbiare facilmente. Inoltre, diventiamo responsabili e indipendenti nel fare le cose, ed evitiamo conflitti, perché mamma e papa si possono arrabbiare se vedono tutti giocattoli per terra”. In questo modo i bambini possono riflettere sulle cause e le conseguenze delle cose e non agire solo impulsivamente.
  • Indagare sulle motivazioni del bambino prima e dopo la soluzione di un compito: se gli è piaciuto svolgerlo oppure no, come si è sentito durante il suo svolgimento, ecc.

 

Sono Liliana Jaramillo. Scrittrice e Psicologa autrice del libro stimolazione infantile: Sviluppa al meglio l’intelligenza fisica, mentale ed emotiva del tuo bimbo da 0 a 3 anni. Edizioni San Paolo. E direttrice del sito www.stimolazioneinfantile.it

 

Questo è solo un assaggio! Di quello  che uscira’ nel mio secondo libro Bambini di mente farfalla: Come sviluppare al meglio il cervello destro e sinistro del tuo bambino da 3 a 6 anni. Edizioni Franco angeli.
 
 
Allora grazie per la tua testimonianza a me è piaciuta moltissimo e a voi?


 

1 commento:

  1. considera che io già provo ad interagire con il mio pargoletto nel pancione....quindi sicuramente approfondirò il discorso anche dopo la nascita....ottimo spunto

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