lunedì 3 settembre 2012

Streptococco del gruppo B : sintomi e cura

Oggi vi voglio parlare dello streptococco del gruppo B. Ne avete sentito parlare ,sicuramente se avete il  libretto della gravidanza dove vi sono segnati gli esami da fare nei 9 mesi, vedrete che ad un certo momento, dovrete sottoporvi anche a questo esame. Ma parliamo insieme per fare un po' di chiarezza cos'è, perché dovete effettuare questo esame, i suoi sintomi e la sua cura.


Lo streptococco del gruppo b (streptococco beta emolitico) colpisce il tratto della vagina e dell'ano della donna in gravidanza.
Questo batterio può essere anche contratto durante il parto, visto che la mamma lo trasmette al figlio durante il parto. Perché se l0infezione entra nel sangue del bambino, può provocare anche danni gravi, come meningite e polmonite. Dovete sapere che lo streptococco del gruppo b è presente nel 15-20% delle donne, senza dare alcun sintomo. Il problema nasce solo se l'infezione si manifesta alla fine della nostra gravidanza, appunto perché vi è il pericolo che la trasmettiamo al nostro bambino, altrimenti negli altri casi è del tutto curabile con appositi antibiotici.
Infatti è per questo che durante la gravidanza all'incirca verso la 28°settimana venite sottoposte al tampone vaginale e rettale e nel caso risulta positivo, dovete prendere l'antibiotico, che riduce la probabilità che, durante il vostro parto il bambino che sta per nascere durante il passaggio nel canale del parto non contrae l'infezione.
Ricordate che alcuni sintomi di streptococco sono:
  • febbre
  • malessere
  • aumento dei globuli bianchi nelle analisi che effettuate
  • batteri nelle urine
Non fatevi prendere dall'ansia e dalla paura, sicuramente tramite un' urinocultura  per la ricerca dello streptococco del gruppo b. Per chi non si è ancora sottoposta a questo esame e vuol sapere come viene effettuato,  usano dei lunghi bastoncini tipo cotton-fioc,  prelevano dei piccoli campioni  e avrete il risultato nell'arco delle 48 ore.



La sua presenza richiede cure tempestive e se la mamma è positiva al test durante la gravidanza, le vengono somministrati antibiotici durante il parto per evitare appunto che, nel nascere  lo possa trasmettere al bambino.

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